Clini, non ci sono piu' scuse, Ilva ora deve correre
Per Clini dopo la sentenza non è comunque il caso di parlare di
soddisfazione. "Abbiamo un impegno, lo abbiamo preso con una legge, lo
avevamo con l'Aia - rileva -. Avevo detto, quando si erano aperte le
contestazioni al decreto da parte della magistratura di Taranto, che
c'era il rischio che si fermasse il risanamento, anche perché c'era la
possibilità che l'impresa rinunciasse dopo che aveva accettato tutte le
condizioni dell'Aia, ora - conclude Clini - dobbiamo recuperare il tempo
che avrebbe potuto essere utilmente speso per avviare il programma di
risanamento che comunque è partito".
"Adesso non ci sono più scuse per nessuno. L'azienda deve correre, le
amministrazioni locali devono essere impegnate sul pezzo, così come il
ministero dell'Ambiente". Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Corrado
Clini, commentando, in un intervista a Nove in Punto su Radio 24, la
sentenza della Corte Costituzionale che ha dato il via libera al decreto
Salva Ilva. "Non credo che siano più ammissibili - afferma Clini - quei
tentativi di balletto di responsabilità e di competenze che è un
classico della nostra esperienza amministrativa. La strada è segnata. La
Consulta ha detto che lo è dal punto di vista costituzionale, io posso
aggiungere che lo è dal punto di vista ambientale e industriale".(Ansa)
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