Ieri, nel Consiglio comunale di Taranto, è stato dato il via libera al piano-Salinella per costruire migliaia di nuovi alloggi, con una quota del 20 per cento destinati all’edilizia sociale.
Su questo provvedimento la maggioranza ha perso pezzi trovandone però all’opposizione tanto da raggiungere quota venticinque. Da sempre contrari al progetto, hanno lasciato l’aula Voccoli (Rifondazione), Basile (Pdci) e Lemma (Pd) di maggioranza, Vietri (Pdl) di minoranza. Politicamente significativo il gesto di Anna Rita Lemma, capogruppo del Pd la quale, in disaccordo con gli altri consiglieri democratici, ha preferito andarsene piuttosto che votare sul provvedimento. Dall’inizio ha considerato troppo alto l’indice di fabbricabilità accettato dal consiglio comunale, 0.585 che arriva a 0.725 con le premialità, rispetto allo 0.375 iniziale e ha valutato l’intera operazione sempre come un «pasticcio». Il gesto di ieri potrebbe addirittura costarle il posto di capogruppo. Dell’opposizione hanno votato a favore i due riformisti (Laruccia e Mancini), l’indipendente Lomartire e Stellato (Udc). Il sindaco, questa volta presente in aula, ha detto sì anche lui al progetto. «Diamo una risposta ai senza casa - ha commentato Stefàno - e anche all’occupazione perché i cantieri daranno posti di lavoro. Siamo riusciti a coniugare gli interessi della città, dell’ambiente e degli imprenditori». (Corriere del Mezzogiorno)
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