mercoledì 3 giugno 2015

Liquefazione?

Governo su Terminal container Taranto: possibile liquidazione di Tct, prepariamo alternative

«Ci stiamo confrontando con Taranto container terminal sulle nuove prospettive che avrà il porto di Taranto una volta che gli investimenti infrastrutturali e la piastra logistica saranno completati, ma prende sempre più piede un atteggiamento di disimpegno della società». Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, ha introdotto stasera a Palazzo Chigi il nuovo vertice - il terzo in un poco più di un mese - sulla crisi del terminal container di Taranto, presenti il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, il Mise, il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, il presidente dell'Autorità portuale, Sergio Prete, e i sindacati.
La situazione è delicata: dal 28 maggio i 540 addetti al terminal sono in ferie forzate perchè la cassa integrazione è scaduta e non è stata ancora rinnovata. Inoltre dalla società Tct - partecipata da Hutchinson, Evergreen e gruppo Maneschi - non sono giunti segnali nè sulla volontà di restare nel porto di Taranto, nè di accettare la pre-intesa siglata alla presidenza del Consiglio lo scorso 11 maggio.

«Dobbiamo prepararci a soluzioni alternative - dice De Vincenti -, in particolare il passaggio chiave è quello della concessione. Se Tct confermerà il pre-accordo del 18 maggio bene. Diversamente, se ufficializzeranno l'abbandono, la concessione dell'infrastruttura verrà ritirata e tornerà al Governo e all'Autorità portuale. Che intendono - aggiunge De Vincenti - utilizzare al meglio l'asset del porto di Taranto. Non sarà facile ma il posizionamento di Taranto e la logistica sono favorevoli per qualsiasi imprenditore. Facendo leva sulla concessione, si possono aprire fasi nuove. Verificherò nei prossimi giorni perchè non siamo disposti a perdere quest'occasione».

«Sembra vicina la liquidazione della società Taranto container terminal - annuncia il ministro Delrio -. Il Governo punta a dare un percorso ai lavoratori e cercare un nuovo operatore che possa al meglio utilizzare le opportunità. Per vari motivi, Tct ormai non ci crede più. Il Governo ha messo a disposizione tutto di Tct, ma loro poi hanno scelto altro. Non vanno sprecati gli investimenti fatti, gli operatori devono cominciare a fare qualcosa, e bisogna mantenere un clima sociale tranquillo perchè dobbiamo costruire delle soluzioni».

«Chiediamo chiarezza da Tct essendo titolare della concessione ma allo stesso tempo diciamo che forse è tempo di aprire anche ad altri avendo la disponibilità di una banchina così lunga e con un pescaggio adeguato» sottolinea Daniela Fumarola, segretario Cisl Taranto. «Ora la priorità è mettere i lavoratori in sicurezza con una prospettiva - aggiunge Giancarlo Turi, segretario Uil Taranto -. Bisogna governare l'emergenza e trovare una soluzione che rassereni gli animi per non arrivare ad una situazione sociale ingovernabile». (sole24h)

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