venerdì 12 giugno 2015

12 anni fa come oggi, attualità di morte e numeri maledetti

 

Il 12 giugno del 2003, 12/6, il 24enne Paolo Franco di San Marzano di San Giuseppe e  il 29enne Pasquale D’Ettorre di Fragagnano, rimasero vittime di un incidente nello stabilimento jonico, schiacciati da una gru. Suo padre, Angelo, e Cosimo Semeraro, operaio Ilva in pensione, condannato dalla silicosi, fondarono l'Associazione  12 giugno che riunisce vedove, orfani, e genitori delle vittime dell'Ilva. Questa mattina si celebrava la giornata della memoria in nome di tutte le vittime del lavoro.
Oggi 12 giugno 2015, 12/6, 12 anni dopo, ancora un operaio è morto per la cronica mancanza di precauzioni e controlli in quel vecchio dinosauro industriale. L'Ilva è tenuta in attività da anni, nonostante i sequestri giudiziari, per una scellerata alleanza tra i politici e i sindacati.
Gli stessi sindacati che poi, con il corpo ancora caldo dell'operaio che lottava nella sala di rianimazione, fanno il sopralluogo e segnalano in perfetto burocratichese (o - peggio ancora - risegnalano dopo tante "puntuali segnalazioni", come dicono loro),  che i sistemi di sicurezza in uno dei punti più pericolosi dell'acciaieria, l'altoforno, sono difettosi.
12 volte 12, e non basta ancora.
Nella lotteria del ricatto occupazionale, passata dai Riva allo Stato/sindacati, ogni tanto qualcuno viene sacrificato. E' un gioco d'azzardo fondato sulla scelleratezza e l'ignoranza.
La cabala ha scelto il 12 ed il 6. 6+6/6. 
Tre sei che rievocano la bestialità di questo mondo.


Ilva: morto operaio ustionato lunedi' sera all'altoforno Taranto

Taranto, 12 giu. - E' morto alle 15,50 di oggi nella rianimazione del Policlinico di Bari Alessandro Morricella, il dipendente Ilva di 35 anni rimasto gravemente ustionato lunedi' sera in un incidente verificatosi all'altoforno 2. Lo annunciano fonti sindacali. II lavoratore, dopo un breve passaggio dall'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, era stato trasferito d'urgenza la sera stessa al Policlinico ma le sue condizioni in questi giorni sono sempre rimaste gravissime.
  Morricella stava eseguendo un controllo della temperatura della ghisa quando e' stato investito da una fiammata mista a getti di ghisa. Ha riportato ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo. Sull'incidente la Procura di Taranto ha aperto un'inchiesta affidata al sostituto procuratore Antonella De Luca. Diverse le persone gia' interrogate per ricostruire la dinamica dell'incidente che potrebbe essere avvenuto per un anomalo accumulo di gas nell'impianto. Ma ci sono altri punti da chiarire: per esempio, non sarebbe stata ritrovata la cover che il personale addetto a queste operazioni nell'area di colata solitamente indossa. Lo Spesal dell'Asl mercoledi' scorso ha effettuato un sopralluogo nell'area dell'altoforno 2 e ha imposto all'Ilva prescrizioni di sicurezza da attuarsi nell'arco di 60 giorni. Dopo l'incidente all'Ilva ci sono state 24 ore di sciopero. Morricella, sposato e con due figli, viveva a Martina Franca, comune della provincia di Taranto.(AGI)

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