Ilva: piano, in 2 anni zero perdite e piena occupazione
Azzerare le perdite tra il 2016 e il 2017, in modo da
poter mettere subito l'azienda sul mercato. Rispettare il cronoprogramma
degli investimenti ambientali e riassorbire praticamente tutta la forza
lavoro nel giro di 18-24 mesi. La nuova Ilva, scrive Repubblica, disegna
il nuovo piano industriale. E lo fa cento giorni dopo l'arrivo dei tre
nuovi commissari straordinari (Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado
Carrubba) nominati dal Governo per risanare l'azienda).
"Il problema della cassa non e' di poco conto. Con la newco contiamo di
arrivare nel 2015 a un miglioramento del risultato economico di circa il
20-30% rispetto allo scorso anno", ha spiegato il nuovo direttore generale
di Ilva, Massimo Rosini.
La societa' si sta inoltre proponendo come partner principale di Tap, il
gasdotto che dovrebbe collegare l'Uzbekistan con il Salento. E sta
spingendo anche su segmenti come gli elettrodomestici e l'automobile
(dall'azienda smentiscono la rottura del rapporto con Fiat). "L'obiettivo
-ha proseguito Rosini- e' tornare a produrre 8 mln di tonnellate come nel
passato, rispettando pero' tutti gli standard ambientali".
L'aumento della produzione permetterebbe anche il riassorbimento della
forza lavoro. Oggi Ilva ha 4.000 lavoratori con contratti di solidarieta',
il minimo storico della forza lavoro dell'azienda che conta su poco piu'
di 11.000 persone. Ma, ha concluso Rosini, "gia' dalla meta' del 2016 e'
previsto un progressivo rientro delle maestranze".
(CdS)
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