Rapporto Arpa sulla qualità dell'Amiente Urbano, in Puglia critica Taranto, migliora Bari
Dal Rapporto ISPRA emergono alcune criticità relative alle aree urbane pugliesi: la città di Taranto rappresenta un record negativo sul territorio nazionale per le emissioni di inquinanti in atmosfera
E' stato presentato il VI Rapporto ISPRA sulla Qualità dell’Ambiente Urbano, edizione 2009, un prodotto dell’intero Sistema delle Agenzie Ambientali (ISPRA/ARPA/APPA) condiviso anche con ANCI e con la collaborazione dell’ISTAT, che analizza la situazione ambientale in 34 città italiane con particolare riferimento alle tematiche suolo, rifiuti, acqua, aria, trasporti e mobilità, inquinamento acustico ed elettromagnetico. Il Direttore generale di ARPA Puglia, Prof. Giorgio Assennato, è stato invitato come relatore nel corso della manifestazione ed è intervenuto con una relazione sul rapporto tra città e industria, focalizzata sulla città di Taranto, una delle tre città pugliesi incluse nel Rapporto insieme a Bari e Foggia.
Dal Rapporto ISPRA emergono alcune criticità relative alle aree urbane pugliesi: la città di Taranto rappresenta un record negativo sul territorio nazionale per le emissioni di inquinanti in atmosfera, con particolare riferimento a PM10, NOx, Benzene e SOx. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, a fronte delle rilevanti problematiche presenti nelle città del Nord, Bari fa registrare un solo caso critico rispetto al numero di superamenti annuo presso la centralina di Via Caldarola, laddove non vi sono sforamenti dei limiti nella città di Taranto. Mancano invece i dati delle centraline di monitoraggio di Foggia dove, purtroppo, le risorse pubbliche stanziate alla Provincia e al Comune per l’allestimento della rete di rilevazione non sono state utilizzate, come si può vedere anche dai dati presenti sul sito di APA Puglia (http://www.arpa.puglia.it/ReteRilevamento/ ) I dati relativi alla raccolta differenziata sono molto bassi nella città di Taranto che fa registrare solo un 5,7% (comunque in aumento rispetto al dato dell’anno precedente), contro il 16,8% per Bari e 12,5% per Foggia. La criticità idraulica, intesa come rischio alluvioni, è alta per Foggia e Bari mentre non si discosta particolarmente dai dati degli anni precedenti per la città di Taranto. Molto sfavorevoli i dati relativi alla perdita di acqua immessa in rete a Bari, dove la differenza tra acqua immessa ed erogata fa registrare una perdita pari al 51%. Per quanto riguarda gli interventi in favore della mobilità sostenibile, la città di Taranto non ha attivato né piste ciclabili né parcheggi di scambio, ed è posizionata agli ultimi posti relativamente al trasporto pubblico .
Bari fa registrare un dato migliore ed evidenzia in ogni caso un trend crescente degli ultimi anni. Per l’inquinamento acustico né a Bari né a Taranto è stata effettuata la classificazione, attività alla base dei successivi interventi. Tra le note positive, si osserva un trend crescente dei flussi turistici verso la città di Taranto. La VI Edizione del Rapporto sulla qualità dell’Ambiente urbano, è accompagnata dal Focus su “Le Buone Pratiche Ambientali”che analizza alcuni casi esemplificativi di iniziative realizzate, affinché possano fungere da esempio per altri enti.
Tra queste, vengono citati alcuni interventi svolti nelle città pugliesi: la “Riqualificazione del Parco Cimino”, i “Parcheggi di Testata Cimino – Croce”, la “Riforestazione area urbana”, la “Raccolta differenziata” a Taranto, e il “Bike Sharing” a Bari.
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