martedì 11 maggio 2010

Bap e Legambiente

COMUNICATO-STAMPA
LEGAMBIENTE SU EMERGENZA BENZO(A)PIRENE: SUBITO A NORMA COKERIE E AGGLOMERATO, SENZA ASPETTARE L’AIA.




Legambiente propone che nel piano d'azione della Regione debbano rientrare alcuni degli interventi già previsti nelle bozze di AIA per ILVA ed ENI: interventi ritenuti efficaci e per la realizzazione dei quali non è più possibile aspettare i tempi lunghi ed incerti di rilascio delle stesse AIA da parte del Ministero dell'Ambiente.
Questi ritardi hanno sinora consentito alle industrie del territorio di procrastinare in maniera intollerabile l'adeguamento alle BAT (o, come da noi richiesto, alle migliori tecnologie in assoluto) e quindi il risanamento ambientale dei loro impianti. L'emergenza benzo(a)pirene ne è eloquente conseguenza.
Nel caso in cui il piano d'azione della Regione non fosse predisposto in tempi brevi, questi provvedimenti dovrebbero rientrare in un'ordinanza sindacale che si renderebbe conseguentemente necessaria.
Si tratta di prescrizioni in materia di controllo ambientale, affiancate da altre in grado di incidere direttamente sui livelli di emissione, alcune delle quali anche non previste dalle bozze di AIA.
Gli impianti interessati dovrebbero essere quelli a maggiori emissioni di IPA, secondo i dati (2006) del registro nazionale delle emissioni INES: cokeria (22,58 t/a) ed agglomerato (8,50 t/a). E la raffineria ENI di cui sono disponibili solo dati (2009) relativi a COV ( 630 t/a).

Le misure che Legambiente propone di inserire nel piano d'azione della Regione o, eventualmente nell'ordinanza sindacale, sono :

COKERIA ILVA
in materia di controllo, l’installazione dei seguenti sistemi di monitoraggio:

1. a videocamera delle emissioni diffuse e di quelle convogliate,
2. ad alta risoluzione temporale lungo il perimetro dell’impianto,
3. in continuo di IPA e BTEX (benzene e simili) e polveri sulle macchine caricatrici e sfornatrici;

per ridurre le emissioni :

1. riduzione della produzione di coke susseguente al mancato rispetto delle percentuali di porte con emissioni visibili e/o all'incompleta distillazione della miscela di carbon fossile dopo ogni caricamento,
2. presentazione da parte dell’Ilva (entro 30 giorni dalla notifica ed in concordato con l'ARPA) di un progetto di abbattimento delle emissioni presso i camini della cokefazione e di uno studio per la riduzione dell’80% delle emissioni diffuse.

AGGLOMERATO ILVA

1. installazione di un sistema di monitoraggio a videocamera delle emissioni diffuse e di quelle convogliate;
2. campionamento in continuo di diossina, PCB ed IPA;
3. anticipo interventi di manutenzione volti a migliorare l'impianto di captazione ed abbattimento polveri nella fase pre-sinterizzazione.

RAFFINERIA ENI

Implementazione:

1. del piano di monitoraggio e controllo su cui già sussiste un accordo azienda - ARPA,
2. di un programma di Leak Detection and Rpair (LDAR) secondo i protocolli EPA 21,
3. del sistema di monitoraggio in continuo di COV e benzene contestualmente al suo potenziamento (tre centraline da adeguare a standard più efficaci e due nuove da installare),
4. di un sistema di controllo dell'efficienza di abbattimento delle polveri da parte dei filtri MEEP.

Legambiente Taranto

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