sabato 29 maggio 2010

Sit-in per l'ambiente: il sindaco non è tarantino!


Ed ecco, a caldo, un primo bilancio del sit-in organizzato da Altamarea sotto il palazzo di città per ottenere risposte e impegni concreti da parte dell'amministrazione comunale sulla terrificante questione ambientale.
Dopo ore trascorse da centinaia di persone sotto il sole, impegnate a discutere, a cantare, a sensibilizzare passanti ed amministratori, la primadonna comunale s'è negata come una zitellina "cuntignosa" trovando scuse ridicole: matrimoni, impegni inesistenti, scappa la pipì, ed altro...
Si affaccia in piazza giusto il tempo per ricevere un discutibile ironico lupino.
Dopo che la gran parte della gente era andata via, pochi minuti dopo lo svenimento di un manifestante per insolazione, la principessa sul pisello dei debiti fa chiamare qualcuno per esporgli a quattr'occhi quanto di "meraviglioso ed unico" fatto dalla sua giunta per la questione Ilva... Un mare, anzi una palude di chiacchiere confuse...
La contessina Stefano, forse terrorizzata dai suoi stessi concittadini (ricordate il dispiegamento di forze dell'ordine per inaugurare l'inceneritore dei veleni?), si sarebbe voluto assicurare l'appoggio di un rappresentante di Altamarea che poi rappresentante non era, dal momento che non era solo Altamarea a manifestare e che la stessa Altamarea non ha un rappresentante ufficiale!
L'espediente serviva a dividere i manifestanti e a cercare di imporre una logica da concerazione sindacale. Mentre chi ha accettato lo ha fatto per convincere il nostro coniglietto a trovare il coraggio di parlare con la gente...
Verso le dodici e mezza, mentre le spose aspettavano senza bouquet e i loro parenti ancora tenevano il riso nei sacchetti, madame stefano si presenta in completino grigio-piccolo-borghese della domenica, con i soliti sorrisi da circostanza e prova a sfoderare tutta la solita tiritera della tesi degli anni '70 sull'Ilva, dei dati mancanti, dei limiti delle sue responsabilità... roba vecchia e poco utile ormai a parargli la credibilità...
Viene coperto di insulti e crediamo abbia ringraziato il cielo per la dabbenaggine dei tarantini che non prevedevano un simile copione di presa in giro e non si erano attrezzati con uova e frutta marcia!
Come si risolve il problema benzo(a)pirene? come si abbatte l'inquinamento? e la diossina? "boh? noi abbiamo già fatto tanto... anzi, ora proporremo persino che le auto a metano non circolino sui Tamburi per non inquinare...!!!"
Per non parlare della follia di affidare l'inchiesta a Liberti (clicca sul nome per sapere chi è).
E via con le urla della gente.
Per schermirsi, Stefàno dice che dipenderà tutto dal tavolo tecnico con la regione in programma il 7 giugno, cui parteciperanno anche le associazioni (su richesta formale delle associazioni stesse, non di certo sua!), come se lui non contasse niente. Promette che se non si smuovono le cose (quali cose? ha capito di cosa si stava parlando?), firmerà la diffida inviata dai cittadini alla regione.
Intanto, si innervosisce, cerca di evitare le domande, si nasconde sotto la coltre della stampa, con la scusa delle interviste. Ad un cittadino che gli ricorda il suo programma elettorale e la sua amarezza per averlo votato, Stefàno risponde urlando sfacciatamente: "Non ho bisogno dei suoi voti né tantomeno di elettori come lei"!
Alla fine, mentre le domande si moltiplicano e uno dei manifestanti comincia a mettere ordine per ottenere risposte, ecco che finge di perdere la pazienza e, dopo soli 10 minuti di apparizione mariana, corre come un bimbo offeso tra le braccia dei municipali, dietro la porta del palazzo di città... Ormai ridotta più a casa rifugio del sindaco e dei suoi "amichetti" che casa dei cittadini.
Il "sindaco dei lupini", ha dato il meglio di sè!
La strategia di dividere e confondere oggi è emersa con tutto il suo più squallido sistema di frasi a metà, promesse e rimandi, sorrisi e strette di mano false.
La confusione al potere, già tristemente nota per le soluzioni raffazzonate d'emergenza, per l'urbanistica (si pensi alla variante Salinella o all'area vasta), per la salute (San Raffaele), per i rifiuti (inceneritori, raccolta indifferenziata), fa il gioco delle lobby e dei soliti arricchiti che si vendono la città e fanno burattiname di questa giunta incompetente sul viale del tramonto di credibilità.
Maturano i tempi per una cittadinanza critica e disillusa. Presto alla Procura giungerà un esposto sul malgoverno ambientale e sanitario della città di Taranto!

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