domenica 16 maggio 2010

E Riva propone la solita gitarella!

Taranto, Riva al Comune «Venite in fabbrica»

L’Ilva invita il Consiglio comunale «a visitare lo stabilimento». E nove consiglieri comunali fra maggioranza e opposizione dicono che quest’invito, proprio mentre sono in arrivo un Consiglio comunale che si occuperà dell’Ilva e la protesta degli ambientalisti sulle cokerie, è inopportuno. La lettera è stata inviata dall’azienda al presidente dell’assemblea, Gina Lupo. «Nelle prossime settimane - si legge - l’assemblea sarà chiamata ad occuparsi delle questioni relative allo stabilimento di Taranto. Il contributo della massima assise cittadina potrà essere efficace nella misura in cui sarà alto il livello di conoscenza e consapevolezza della realtà industriale».
L’Ilva «rimane disponibile a fornire gli elementi conoscitivi utili a consentire agli organi decisori l’assunzione responsabile delle determinazioni di competenza». Il Gruppo Riva estende l’invito al sindaco e alla giunta comunale, sottolineando gli «investimenti sull’eco-compatibilità degli impianti che continuano malgrado la crisi economica». Nella lettera l’azienda sottolinea «l’intenso dibattito sui processi di ambientalizzazione» in cui è coinvolto il siderurgico ma anche «le attenzioni di cui l’Ilva è bersaglio da parte di taluni portatori di interessi che mirano a disconoscere l’importanza economica e sociale della presenza dello stabilimento per l’area tarantina e la sua rilevanza strategica per l’intero comparto siderurgico nazionale. In tale quadro - sottolinea l’Ilva - si avverte la carenza di azioni propositive da parte di talune rappresentanze locali, che seppur involontariamente è ostacolo all’azione di miglioramento dell’impatto ambientale per l’assenza di riferimento certo».
Nove consiglieri ritengono però che non sia questo il momento adatto per visitare il siderurgico. Sono Annibale Carelli di Sel, Mario Laruccia dei Riformisti, Salvatore Ranieri di At6, Mario Stante e Antonella Mignogna del Movimento Ionico per la Legalità, Filippo Illiano dell’Idv, Lucio Lonoce del gruppo misto, Ciccio Voccoli di Rifondazione Comunista e Pasquale Di Noi di Sds. Cosa dicono in sostanza questi consiglieri? Presenteremo un documento al presidente del Consiglio comunale, invitando l’Ilva a riformulare in altra data l’invito ai consiglieri ad andare in fabbrica. Non è opportuno, sostengono i nove, che l’invito sia stato fatto con l’approssimarsi della manifestazione di Altamarea (29 maggio) e soprattutto perchè martedì prossimo in Consiglio c’è la discussione sul risarcimento danni. Il Consiglio infatti torna a riunirsi il 18.
Interessante la tempistica rispetto alla lettera aziendale perché si discuterà della mozione presentata il 26 aprile scorso dal gruppo «I Riformisti», facente capo all’ex vicesindaco Gaetano Carrozzo. L’assemblea dovrà pronunciarsi sulla richiesta di azione amministrativa per interrompere i termini prescrittivi per l’azione di risarcimento danni «da chiedere all’Ilva - si legge nel documento - a seguito della sentenza di Corte di Cassazione del 2005».
La richiesta di risarcimento, oggetto anche di un’esposto alla magistratura del sindaco Ezio Stefàno, è anche uno dei tre quesiti proposti nel referendum sulla chiusura totale o parziale dell’Ilva promosso dal comitato cittadino «Taranto Futura» impegnato nella raccolta delle 3mila firme necessarie per indire la consultazione. Il sindaco Stefàno ha anche scritto al presidente del circolo tarantino di Legambiente, Lunetta Franco. Gli ecologisti hanno chiesto interventi efficaci per contrastare l’emergenza benzoapirene con la rapida messa a norma delel cokerie dell’Ilva senza aspettare il rilascio dell’Aia. Legambiente chiede interventi anche nei confronti dell’Eni. «Condivido le vostre considerazioni - ha dichiarato Stefàno - e mi farò portavoce delle stesse al tavolo regionale convocato a fine mese».
Quel tavolo è stato convocato dalla regione in prefettura a Taranto il 28 maggio. Si parlerà con Ilva e istituzioni di atto d ’intesa. Il giorno prima della marcia di «Altamarea» che chiede la chiusura della cokeria. A proposito di tempistica... [f.col. GdM]

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