martedì 8 aprile 2008

Diamo-la-VIA!

Sottotitolo
Lasciatemi scegliere ipotesi e svolgimento e vi dimostrerò tutto quello che volete
La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) non può essere, allo stato attuale, quella garanzia che gli amministratori credono di fornire per l'impianto di una qualsiasi opera che comporti impatti e rischi.
La stesura del materiale, infatti, è commissionata dal proponente stesso (l'industriale, la compagnia,la multinazionale) ai professionisti (pagati profumatamente) per dichiarare la fattibilità della proposta e produrre una sterminata mole di dati (appositamente selezionati). Il tutto passa poi agli enti pubblici (Ministero o Regioni) che dovranno analizzare la pratica (non sempre alla portata delle competenze o della tempistica imposta), sottoporla agli enti locali, alla cittadinanza e alle associazioni, infine approvarla, rigettarla, chiedere chiarimenti o varianti...

Come si fa passare una VIA
(ovvero prontuario del tecnico e del politico che se ne fregano dei concittadini, del bene pubblico, del territorio):

- si scelgono ipotesi e condizioni iniziali "soft" con ampi margini discrezionalità;
- si escludono i rischi più catastrofici etichettandoli come altamente improbabili;
- si minimizzano i rischi certi o si annegano sotto statistiche ad hoc;
- si insiste sulle opportunità lavorative, sull'indotto, sul progresso del territorio;
- si favoleggiano vantaggi economici per tutti;
- si preannunciano inesistenti cordate di imprenditori prone a sfruttare i vantaggi indiscussi dell'opera;
- si tengono lontani i cittadini da tutta la procedura;
- si fanno campagne rassicuranti su organi di stampa e televisioni;
- si organizzano ricchi convegni con personalità dal mondo dei media e tecnici blasonati;
- si fa in modo che il nome e il logo del proponente venga accostato a cose positive come festival culturali, iniziative ecologiche, ecc...;
- si bollano i pareri contrari come "Fronte del NO", "Sindrome NIMBY", "Ambientalisti=terroristi=agitati=persone pericolose e disadattate";
- si cerca di osteggiare l'accesso ai dati di valutazione;
- si innalzano barriere per disattendere le regole sulla trasparenza degli atti e sulla partecipazione popolare;
- si cerca di dividere la cittadinanza e le associazioni facendo leva sugli interessi personali o di gruppo;
- si querela a salve per intimidire e scoraggiare;
- si concedono proroghe ad oltranza per permettere alle imprese di elaborare strategie e controproposte sempre più complesse e appetitose;
- si minaccia la crisi economica e il disfacimento delle politiche nazionali;
- ...

Fin qui nell'ambito del (più o meno) legale... poi c'è il capitolo delle corruzioni, concussioni, pressioni, voti di scambio, tangenti e affini: un mondo vario, con tutti i colori, con i personaggi più impensabili.
Ma con una sola, squallida, insana e miserabile realtà...

Buona VIA a tutti!

Ogni riferimento a fatti e persone reali è puramente casuale

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