martedì 29 aprile 2008

Amministrazione annacquata

Mentre in Puglia una regione di sinistra continua a spezzettare e privatizzare l'acqua di tutti, ad Aprilia, nella campagna laziale tradizionalmente legata alla destra i cittadini si uniscono per rivendicare il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua.
Qualcosa non va con le ideologie?

A proposito di finanze dell'Acquedotto Pugliese, se n'è parlato nella trasmissione RAI Report del 14 ottobre 2007:

Gli Enti pubblici hanno sempre bisogno di soldi e li trovano facendo mutui e obbligazioni. Poi si fanno sistemare i debiti dalle banche che si inventano operazioni di finanza strutturata. E così si spostano i debiti in là nel tempo e il pacco se lo ritroveranno le giunte future. Questi scherzetti poi costano cari: le banche hanno un debole per le Regioni, le Province e i Comuni, perché di solito non capiscono i rischi che corrono e non si accorgono dei costi impliciti nelle operazioni “swap”. Gli “swap” fanno parte della famiglia dei derivati (la stessa dei derivati emessi sui mutui subprime che hanno messo in crisi le borse di mezzo mondo) e si chiamano così perché derivano il loro valore da variabili esterne.
Sono strumenti complessi e rischiosi, dove chi ne sa di più lucra profitti abnormi, e chi ne sa di meno perde tutto. Pare che in Italia non si possa vivere senza i derivati perché non hanno lasciato fuori nessuno, dalla grande Regione al piccolo Comune di montagna, dalla lavanderia, al policlinico, all’istituto delle suore. Sono almeno 30 mila le imprese private coinvolte, e 900 gli enti pubblici che ci stanno rimettendo centinaia di milioni. Siccome però nel caso degli enti pubblici passano per perdite potenziali, non vengono scritte da nessuna parte, e rimangono debiti fantasma. Per esempio all’azienda dell’Acquedotto Pugliese, di proprietà della Regione, le banche hanno fatto assumere un rischio così elevato che i cittadini pugliesi rischiano un domani di restare senza i soldi per riparare le tubature.

Ecco parte dell'intervista di Stefania Rimini all'Assessore al Bilancio della Regione Puglia, Francesco Saponaro:

"SF-In questi fondi le banche ci possono inserire per esempio anche titoli di stato dell’Europa dell’Est, obbligazioni dell’Alitalia o anche i bond del comune di Taranto che poi è fallito. Quando poi la Regione chiede che sia tolto dal suo fondo uno dei titoli a rischio, quanto le costa?
Ass FS-Mi dicono che è costato 2 milioni di euro.
SF-Sostituire solo il titolo Telecom?
Ass FS-Sostituire il titolo Telecom.
SF-Cioè ogni volta che uno si muove sono dolori.
Ass FS-E’ cosi dolori.
SF-Ad intascare i 2 milioni è la banca Merril Lynch che ha messo in piedi il fondo di ammortamento per la Regione Puglia. Per una storia simile e sempre con Merril Lynch nei guai è finita anche l’azienda pubblica dell’acqua, di cui la Regione Puglia è azionista. Qualche anno fa, all’epoca di Fitto, i soldi dell’Acquedotto Pugliese sono stati investiti in azioni che hanno avuto un andamento negativo:General Motors e Ford.
Ass FS-Nel bilancio dell’acquedotto pugliese, in un biennio, nel biennio 2004/2005 tutto ciò ha comportato l’accantonamento di circa 13 milioni di euro.
SF-Sono soldi che devono star fermi lì e se ne avessero bisogno per rifare le tubature non li possono usare. Servono a coprire un rischio perché il meccanismo è che se la Ford fallisce i soldi nel fondo ce li deve rimettere l’Acquedotto Pugliese e non la Banca.
Ass FS-sull’azienda pubblica, l’Acquedotto Pugliese e invece gli eventuali profitti legati alla gestione finanziaria del paniere...
SF-Chi se li prende?
Ass FS-...Se li prende la banca."

lunedì 28 aprile 2008

L'acqua bene comune... tra accordi e privatizzazioni

Stiamo assistendo ad una vera e propria privatizzazione del servizio idrico pugliese e di quello lucano, ma non ce ne accorgiamo.....

Infatti proprio ieri 28 aprile è stato siglato a Matera un atto di intesa tra Regione Puglia e Regione Basilicata.
Cosa prevede questo accordo? Prevede innanzittutto la soppressione a partire dalla fine di giugno dell''Ente irrigazione', istituito il 18 aprile 1947, che verrà sostituito da "Acqua Spa", che con un capitale di 1,7 mln di euro, sara' gestito per il 40% dalla Regione Puglia e per il restante 60% dalla Regione Basilicata.
Che cos'è l'Ente di Irrigazione? L’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia fu istituito il 18 Aprile 1947 per decreto del Capo provvisorio dello Stato. E' una personalità giuridica di diritto pubblico, l'Ente è al servizio di un territorio di oltre 3 milioni di ettari pari a circa il 10% di quello nazionale.I suoi compiti perseguono fini volti alla soluzione dell’antico e grave problema dell’approvvigionamento idrico nei territori di competenza. Fondamentale è il ruolo riferito alla programmazione ed esecuzione di studi, ricerche, progettazioni, realizzazione e gestione di opere volte a ricercare, reperire, captare, invasare, addurre e distribuire sempre maggiori volumi di acque ad uso plurimo".
Perchè sopprimere un ente pubblico e sostituirlo con Acqua Spa? Non è un dispendio di denaro ingiustificato?

Infatti se si guarda al passato, ed in particolare al 2002, troviamo che tra Puglia e Basilicata esisteva una sola società a gestire il serivizio idrico: l'Aqp.
A dicembre del 2002 a seguito di una guerra "sui prezzi" dell'acqua, le due Regioni provocheranno lo scisma che porterà la Puglia a versare alla Lucania ben 11,7 milioni di euro per la cessione di un ramo d'azienda dell'Acquedotto Pugliese, a favore dell'Acquedotto Lucano: da una società a due società!
Per gestire invece le risorse idriche interregionali è stata creata Acqua Spa, la terza società... E l'atto di intesa servirebbe proprio a regolamentare i criteri e i principi per la definizione delle rispettive quote di partecipazione al capitale sociale di Acqua Spa.
Quindi ricapitolando, da una sola società per due regioni, ora siamo arrivati a tre società: qual'è il senso di questa spartizione di poteri? il cittadino quali vantaggi ne trae? I presidenti delle due Regioni hanno consultato i cittadini e i movimenti dell'acqua prima di sottoscrivere questo importante atto?

Sappiamo che dietro alla parola "privatizzazione" si nasconde molto spesso un mondo quello del "bussiness dell'acqua" intento solo a massimizzare i profitti e a ridurre i costi. E questo significa licenziamenti, blocco alla modernizzazione degli impianti, caduta della manutenzione, peggioramento della qualità e rialzo dei prezzi....a danno della collettività: altro che acqua bene comune...l'acqua sta ormai diventando un bene mal gestito da pochi, e la storia ce lo insegna molto ma molto bene.

E' ancora vivo purtroppo il ricordo di una brutta estate, quella del 2007, in cui la cittadinanza tarantina è stata improvvisamente colpita da una gravissima crisi idrica. Non possiamo dimenticare.

Si promette maggiore efficenza, e maggiore equilibrio economico, con la nuova Acqua Spa..... E noi ci crediamo, e diciamo al nostro caro amico: aspetta e spera...
E l'ente di Irrigazione? ci sentiamo rispondere che è oramai un ente da sciogliere, e da mettere in liquidazione soprattutto per la sua situazione economica disastrosa.... Troppi debiti, insomma, non è conveniente per lo Stato mantenere una carretta che "gestisce male" il servizio idrico... Sopprimiamo l'ente, vendiamo tutto il suo patrimonio, e si ricomincia: si riparte da Acqua Spa!

E noi ancora qui a guadare, ad aspettare che venga messa in pratica l'efficienza del nuovo servizio idrico.... e continuiamo a dire al nostro amico: aspetta e spera...
Aspettiamo l'estate.... aspettiamo.

E intanto....
i dipendenti dell'Aqp di Taranto e Provincia aderiranno il 30 aprile allo sciopero generale di otto ore. Partiranno da Taranto per Bari, a manifestare davanti alla sede dell'AQP. Ma perchè?
Per opporsi alla posizione intransigente dell'Azienda, che non mantenendo gli impegni presi relativi alle attribuzioni al personale delle nuove qualifiche funzionali, ha dichiarato decaduti gli accordi raggiunti, e avviato l'attribuzione delle qualifiche secondo la propria penalizzante visione.
E' in questa maniera che si amministra un servizio pubblico come quello idrico?

E intanto......
anche il Movimento Pugliese dell''acqua continua la sua campagna di sensibilizzione rivolta non solo ai cittadini pugliesi ma anche agli stessi rappresentanti istituzionali.
Interessante e degna di nota, l' iniziativa svolta ad Altamura in collaborazione col Comitato Acquamura. Qui sotto il documento che ne parla.








In uscita nelle librerie: due libri, due storie da leggere


Alessandro Langiu - Maurizio Portaluri

Di fabbrica si muore

Un reportage e un testo teatrale che ricostruiscono la storia esemplare e drammatica di un operaio

E' la storia di Nicola Lovecchio, operaio del petrolchimico di Manfredonia, alla ricerca di risposte sulla genesi di una malattia devastante che non gli lascia alcuna speranza.La prima parte del libro, scritta da Michele Portaluri, è un lavoro d'indagine, quasi un reportage che, partendo dall'incidente che nel 1976 provocò la fuoriuscita di decine di tonnellate di arsenico dallo stabilimento (evento lasciato colpevolmente scivolare nel silenzio e nell'indifferenza) denuncia i misteri del petrolchimico. La seconda parte è un testo di teatro di denuncia, scritto da Alessandro Langiu, in cui la drammatica vicenda di Lovecchio viene rappresentata con la forza della realtà e con un'intensità emotiva che spiazza e commuove il lettore.

Alessandro Langiu è nato a Taranto nel 1973. Autore, attore e regista di testi teatrali, racconti e sceneggiature, si occupa di tematiche sociali e ambientali. Tra i suoi ultimi lavori Otto Mesi in Residence sull'Ilva di Taranto e Venticinquemila granelli di sabbia sull'inquinamento del capoluogo ionico.

Maurizio Portaluri (1960) è medico oncologo radioterapista. Laureato e specializzato all'Università Cattolica, ha lavorato alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e dal 1999 è primario all'ospedale di Brindisi.


Pagine 120,

ed. Manni editore,

Prezzo € 12,00

in libreria da maggio 2008

Di un altro tarantino, è il libro in uscita da ieri 28 aprile.

Si tratta di Maschio adulto solitario di Cosimo Argentina.

Dal sito della casa editrice Manni editori:

"Io sono Kuma, un maschio adulto solitario che…"
Mi fermai; volevo dirle che amavo Sara, ero protetto dagli Invisibili e avevo come migliori amici un cieco di Bari e una tigre chiusa in un cortile condominiale ma pensai che questa dove cazzo se l'era guadagnata tutta 'sta fiducia.
Allineato e coperto, così dovevo starmene.

C'era una volta il romanzo di formazione, dove i ragazzi diventavano uomini.
Oggi, invece, i maschi adulti si de-formano in un eterno ritorno all'adolescenza.
Così, Dànilo Colombia, protagonista di questo romanzo, a diciotto anni sa già che la sua vita è un viaggio a ritroso, una discesa agli inferi, una partita a perdere: la famiglia, il lavoro, l'amore, non sono obiettivi da conquistare, ma gli archetipi di una felicità mai veramente provata (e in ogni caso tramontata per sempre).
Tuttavia, Dànilo non sa fuggire. Anzi, s'impantana nel grembo di una Taranto maleodorante e fatiscente, e il suo cuore s'inabissa in un esilio disperato nel quale essere soli è, nello stesso tempo, dolore incurabile e sopravvivenza.
Un romanzo "nero", carico di humour che conferma l'ingresso di Cosimo Argentina tra i più originali e potenti narratori italiani contemporanei.

Cosimo Argentina è nato a Taranto nel 1963 e vive in Brianza dal 1990 dove insegna diritto ed economia politica.
Ha esordito con il romanzo Il cadetto (Marsilio 1999) a cui sono seguiti, tra gli altri, Bar Blu Seves (Marsilio 2002), Cuore di cuoio (Sironi 2004) e Viaggiatori a sangue caldo (Avagliano 2005).

collana Punto G
pagine 312
prezzo € 17,00
in libreria dal 28 aprile 2008




Taranto - Sui No global in Italia e nel mondo: "... In Movimento"


TARANTO: DALLA MAPPA DEI VELENI ALLA MAPPA DELLE SOLUZIONI

Comunicato stampa


Lunedì 28 aprile, alle ore 17.30, presso il salone della UIL (piazzale Bestat 2, Taranto) si terrà un incontro seminariale sul tema dell'AIA (Autorizzazione Intergrata Ambientale) dal titolo:

TARANTO: DALLA MAPPA DEI VELENI ALLA MAPPA DELLE SOLUZIONI

Sono previsti i seguenti interventi

1. Michele Carone (Comitato per Taranto): "Cos'è e cosa prevede l'AIA per la riduzione delle emissioni inquinanti";
2. Alessandro Marescotti (PeaceLink): "L'accordo di programma firmato in Regione e la partecipazione dei cittadini";
3. Roberto Giua (Arpa Puglia): "La mappa delle soluzioni: dove intervenire nell'area industriale con l'AIA";
4. Maria Spartera (Arpa Puglia): "La mappa delle soluzioni: come intervenire con le migliori tecnologie disponibili (BAT)";
5. Francesco Sorrentino (UIL Taranto): "Rappresentati dei lavoratori per la sicurezza, tutela della salute e controllo dell'inquinamento".
6. Sebastiano Romeo (Comune di Taranto, assessore all'Ecologia): "L'AIA e il ruolo del Comune di Taranto";


Al seminario sono invitate tutte le associazioni e le realtà che a Taranto si occupano di ambiente e salute.

"L'obiettivo - spiega Giulio Farella, del "Comitato per Taranto" - è di costituire un movimento comune che presenti una piattaforma di osservazioni che vengano tenute in conto nell'ambito delle autorizzazioni. Le prossime settimane saranno decisive in quanto il carattere vincolante dell'AIA renderà cogenti le prescrizioni e la tempistica dei provvedimenti di ecosostenibilità da attuare nelle industrie".

Gli accordi avranno cioè valore di legge, a differenza del precente "Atto di intesa" a carattere volontaristico.

Alessandro Marescotti (PeaceLink) presenta lo spirito del seminario in questi termini:

"Il movimento ambientalista a Taranto non è il "fronte dei no": è invece un movimento concreto e propositivo. Siamo cioè in grado di entrare nel merito dell'individuazione e utilizzo delle migliori tecniche disponibili per ridurre gli inquinanti".

Il seminario metterà a fuoco quanto previsto dall'articolo 4 del Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 ("Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento"): l'adozione delle migliori tecnologie disponibili (BAT).

"Le BAT - osserva Francesco Sorrentino (UIL Taranto) - sono uno dei cardini dell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). L'importanza dell'AIA è tale che non può essere lasciata a comitati di esperti: occorre creare un canale di comunicazione fra gli esperti, i lavoratori e la società civile".

Comitato per Taranto
PeaceLink
UIL Taranto

Rassegna stampa













venerdì 25 aprile 2008

Nella chiesa di Bellusco




Cosa te ne fai di un titolo, I Mercanti di Liquore

Memorie della Resistenza Italiana


Sono un testimone del secondo conflitto mondiale. O meglio, sono un testimone delle "due guerre" del secondo conflitto mondiale: della gurra fascista e della guerra partigiana.
La mia paura nel raccontare quegli anni è sempre stata questa: che la mia verità potesse prevalere fino al punto di tradire, di stravolgere l'altra verità, quella storica, quella che conta. (p. XI)

Un esercito partigiano che è cresciuto, direi misuratamente, verso la fine. Siamo partiti in pochissimi, poi siamo cresciuti. L'esercito partigiano della Liberazione è bene armato e bene organizzato. Soltanto se ricordiamo i giorni dell'8 settembre, i giorni bui dello sfascio, i giorni del cosidetto "disordne Badoglio", riusciamo a renderci conto del percorso compiuto nei venti mesi della guerra partigiana.(...)
E infine la primavera del 1945, una primavera di vittoria. Ma questa vittoria non è piovuta dal cielo. E' costata un prezzo enorme. Sono almeno 2000 i nostri caduti: i partigiani morti in combattimento, i partigiani fucilati o impiccati dai fascisti e dai tedeschi, i deportati morti nei campi di sterminio. E poi tantissime le vittime civili, le vittorie di rappresaglie, i prigionieri militari in mano tedesca morti in Germania (anche questi sono morti per la Resistenza), i soldati morti l'8 settembre al Brennero, nei Balcani, a Cefalonia combattendo contro i tedeschi.(pp. 173-174)

da Le due Guerre, Guerra fascista e guerra partigiana, di Nuto Revelli, Einaudi, 2003, pp. XI, 173-174

Nei primi giorni ci fu un bombardamento tedesco. Kisraoui , che non scendeva mai nei rifugi, volle andarci dicendo: "Se ti capita qualcosa, Velio mi ammazza!"
Era uno di quei cunicoli scavati nella roccia di cui è così ricco il sottosuolo napoletano e che erano adibiti un tempo a cantine per il vino e dove ora stanno allestendo percorsi turistici.
C'era una ressa impressionante e si sentiva quasi fisicamente la paura della gente, aggravata dagli inevitabili racconti degli episodi più tremendi mentre si attende il segnale di fine allarme. Secondo uno di questi, era crollato un palazzo e sembrava che la cantina nella quale si erano rifugiati gli inquilini fosse stata schiacciata dal peso delle macerie.
Non si sentivano segni di vita; le ricerche furono abbandonate; una bandiera e una scritta "cimitero di guerra" segnò il posto.
Ma una parte della volta della cantina non aveva ceduto e sotto c'era un enorme mucchio di cipolle; la gente che era sopravvissuta lì sotto mangiando le cipolle riuscì ad aprirsi un varco scavando con le mani e a uscire alla luce dopo quattordici giorni.

in Mabruk, Ricordi di un'inguaribile ottimista, di Nadia Gallico Spano, Am&D Edizioni, p. 227.


"E' da ieri sera che i tedeschi stanno scappando da Roma . Tutti lo sanno che è solo questione di una mezza giornata..." e tutti fecero sì... sì... con la testa ché era 'na cosa risaputa.
E con la cipolla in mano Nino cercò di arruffianarselo raccontandogli tutto quello che conosceva della grande Storia. La Storia che stava cambiando proprio in quelle ultime ore. Una Storia mondiale che avrebbe sbriciolato uomini e cipolle con il suo procedere portentoso. (p. 12)

Durante la guerra la notte era la fine del mondo.
Senza tutta la caciara dell'esseri umani, per dodici ora ci stava il silenzio e le finestre chiuse. Le nove di sera e le cinque di mattina si rassomigliavano come due minuti dello stesso quarto d'ora, e da Val Melaina al Quadraro era tutto un chiacchiericcio di grilli.(p. 22)

da Storie di uno scemo di guerra, di Ascanio Celestini, Einaudi, 2005.

Pochi istanti prima di
morire a voi tutti gli ultimi
palpiti del mio cuore.
W l'Italia
Domenico Fiorani (Mingo)


Edda, voglio scriverti queste mie ultime e poche righe. Edda, purtroppo sono le ultime sì, il destino vuole così, spero ti giungano di conforto in tanta triste sventura.
Edda, mi hanno condannato alla morte, mi uccidono;
però uccidono il mio corpo non l'idea che c'è in me.
Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgoglioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giusta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano anzi sia di aiuto nella grnade lotta.
Di quella causa che fino a oggi ha servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso.
Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiorire l'idea che purtroppo per poco ho servito, masempre fedelmente.
Edda il destino ci separa, il destino uccide il nostro amore quell'amore che io nutrivo per te e che aspettava quel giorno che ci faceva felici per sempre.
Edda, abbi sempre un ricordo di chi ti ha sempre sinceramente amato. Addio a tutti.
Addio Edda

Frittaion Bruno.


Mimma cara,
la tua mamma se ne va pensandoti e amandoti, mia creatura adorata, sii buona, studia ed ubbidisci sempre gli zii che t'allevano, amali come fossi io.
Io sono tranquilla. Tu devi dire a tutti i nostri cari parenti, nonna e gli altri, che mi perdonino il dolore che do loro.
Non devi piangere nè vergognarti per me.
Quando sarai grande capirai meglio.
Ti chiedo solo una cosa sola: studia, io ti proteggerò dal cielo.
Abbraccio con il pensiero te e tutti, ricordandovi

la tua infelice mamma

Paola Girelli

Da Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945) a cura di Poero Malvezzi e Giovanni Pirelli. Einaudi, 1955.

mercoledì 23 aprile 2008

per un uomo

Le ciminiere sono nerofumo e pianti di madri e figli
Sotto, morti e malati nella guerra dei sopravviventi
Tutti si incontrano alzando lo sguardo verso i campanili del progresso
Si prega nella cenere, per la cenere dei salari da spendere

Addio albanese in un Paese ingrato
Paure e odio sono state coltivate negli istinti grigi della periferia totale
Tu sei morto per l'agonia di questo secolo nuovo in una città vecchia
Noi restiamo ma ogni giorno ci avvicineremo a te

e portiamo le nostre croci sulla testa
orgogliosi di te.


martedì 22 aprile 2008

Earth Day 2008

Oggi 22 aprile è la giornata tutta dedicata all'ambiente, e alla salvaguardia della nostra bellissima ed affascinante Terra.
Peccato che non sempre ci accorgiamo di Lei, di quanto sia delicata e preziosa.

Spesso anche con dei piccoli comportamenti scorretti non ci curiamo del nostro patrimonio ambientale: e allora sforziamoci di comprendere che è necessario fare la raccolta differenziata.... è lontano il cassonetto... eh va beh che ci costa fare 10 metri in più? camminare fa bene alla salute!
e allora incoraggiamo anche gli altri a farla e a camminare, passeggiare, e non usare l'automobile per fare pochi metri.
Impariamo ad usare i trasporti pubblici, o se questi non funzionano, impariamo ad andare in bicicletta:
ad Amsterdam tutti, vecchi e giovani lo fanno: perchè qui no?
a Padova e a Ferrara, dall'avvocato, allo studente, all'operaio, fino all'anziana signora tutti prendono la bici... per muoversi.

E la busta di plastica per fare la spesa? Via! non va più di moda!
Ora si usa la borsa in tessuto, ecologiche, belle e trendy: provare per credere! Visitate questo sito....
e poi facciamoci l'abitudine: dal 2010 niente più sacchetti di plastica.

E poi cos'altro?
e poi tantissimo altro, ma è meglio fermarsi qui: il discorso è lungo.

Un ultimo messaggio:
take action! and Protect Our Kinds From toxic Mercury...







Taranto - E' online la mappa degli inquinanti


Al seminario dal titolo ""Taranto - la mappa dei veleni " tenutosi ieri 21 aprile presso la Uil, realizzato dalla stessa organizzazione sindacale, insieme a Peacelink e al Comitato per Taranto, è stato presentato un nuovo strumento, funzionale alla conoscenza degli inquinanti emessi dalle industrie pesanti presenti nel territorio jonico.

Questo strumento è la "mappa dei veleni" consultabile on line. Ideatore di questo prezioso strumento è il Presidente di Peacelink: Alessandro Marescotti, che non finisce mai di stupirci.

Ma come funziona questa mappa?
è molto semplice: è necessario cliccare sul link "Taranto - la mappa degli inquinanti", e potrete visitare una pagina web dove al suo interno troverete un albero con tantissimi rami e radici....
E ad ogni ramo corrisponde una casella. Ad ogni casella corrisponde un'importante informazione.
In questo modo potrete realizzare una ricerca mirata, con l'aiuto di semplici strumenti conoscitivi.

Per esempio si desidera avere maggiori informazioni sull'Apirolio o su qualche altro inquinante a Taranto? .... è semplice basta cliccare sulla casella.
La mappa non è ovviamente completa ma si potrà arricchire in futuro di nuove informazioni. E' infatti una mappa in continuo aggiornamento, ed è questa la particolarità che la rende maggiormente interessante.

Cosa aspetti a provarla?
Vai alla MAPPA: e buona navigazione!







L'eco Rassegna














lunedì 21 aprile 2008

"Potranno tagliare tutti i fiori, ma non riusciranno a fermare la primavera"


Una comunità tra Fragagnano, San Marzano e Grottaglie che lotta unita contro l'ampliamento del terzo lotto della discarica in località Torre Caprarica:
per la difesa del territorio, per il dialogo democratico.

Sono diverse le ragioni che spingono le popolazioni dei territori tra i comuni di Grottaglie e San Marzano, a mobilitarsi, ma si riassumono tutte nella difesa della terra e dell'ambiente, nella tutela e nella salvaguardia di una zona dichiarata d'interesse.
E' da tantissimi mesi oramai che il Presidio Permanente No Discariche è sorto, proprio perchè spinto da queste ragioni.
Ma non basta solo essere così fortemente legati alla propria terra per arrivare a stare tantissimi mesi a presidiare una discarica.
Il Presidio non è sinonimo della sindrome del "nimby" assolutamente no!
Il presidio permanente No Discariche è la ricerca di una soluzione alternativa alle discariche stesse che vengono "imposte" dall'alto al cittadino senza che questo venga minimamente consultato.
Il Presidio è l'unione di tante intelligenze, tante forze, e tante umanità che ha scoperto la presenza di una condotta idrica dell’Acquedotto pugliese nelle vicinanze dell’area oggetto dell’ampliamento: un rischio effettivo di contaminazione delle acque.
Il Presidio è un laboratorio democratico, che dal basso cerca di costruire il dialogo con le istituzioni: ma queste più volte hanno dimostrato la chiusura al confronto e al dialogo.
E anche ieri, si è assistito all'ennesimo comportamento scorretto da parte dell'ente che dovrebbe essere preposto alla tutela del territorio: il Comune di Grottaglie.
Infatti proprio ieri alle 17.00 il Presidio si è spostato al Consiglio comunale per riunirsi in assemblea di cittadini: un'assemblea permanente che cerca un dialogo continuo e che si mette a disposizione delle istituzioni 24 ore su 24.
Le richieste sono più che lecite e giuste e vanno dal blocco immediato dei lavori del terzo lotto, dall'annullamento degli atti autorizzativi da parte della Provincia di Taranto, e da parte di tutti gli enti competenti fino alla negazione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (di cui si discuterà il 30 aprile nell'ambito della conferenza di servizi sull'Aia).

Il Comitato per Taranto oltre ad appoggiare le rivendicazioni avanzate esprime solidarietà nei confronti del Presidio Permanente No Discariche, impegnato ogni giorno con grande coraggio e determinazione, su un terreno complesso e dai mille interessi, quale quello dei rifiuti industriali.
Auspica inoltre che le autorità tutte attuino immediatamente i provvedimenti atti a fermare il procedere dei lavori per l'ampliamento della discarica.
Le autorità hanno tutto il potere di soddisfare le richieste dei cittadini, nell'interesse di una comunità, nell'interesse di un territorio: è bene che questo loro potere lo impieghino ora per una giusta causa.







Taranto - La Mappa dei Veleni

L'iniziativa organizzata dal Comitato per Taranto, Peacelink e Uil, sarà presentata oggi 21 aprile 2008 dalle ore 17.30 alla Uil, in Piazzale Bestat.


Lunedì 21 aprile, alle 17.30 si terrà il seminario "Taranto, la mappa dei veleni". Il seminario è centrato sulle fonti di inquinamento a Taranto e sarà corredato dalla proiezioni di mappe concettuali e dalla distribuzione di materiali informativi. L'incontro è dedicato alla divulgazione di questioni collegate alla chimica ambientale e alla sicurezza ambientale, a cominciare dalle analisi che hanno consentito di appurare a Taranto alcuni casi di contaminazione da diossina nel sangue umano, nel latte materno, nel latte di capra, nel formaggio, nella carne e nell'acqua.
Il seminario sarà continuato e approfondito lunedì 28 aprile, sempre alle 17.30 con un secondo incontro intitolato "Taranto: dalla mappa dei veleni alla mappa delle soluzioni". L'incontro sarà dedicato alla conoscenza dell'Autorizzazione Integrata Ambientale.
Entrambi gli incontri si terranno nel salone della UIL di Taranto (piazzale Dante 2, al 3' piano, zona Bestat).
Gli incontri sono destinati a studenti, insegnanti, lavoratori dell'area industriale e cittadini interessati alla questione ambientale.
In particolare sarà illustrata l'importanza di una partecipazione attiva dei cittadini alla procedura di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) che ha lo scopo di individuare le emissioni inquinanti e di delineare le soluzioni tecniche per ridurle.
Sono previsti interventi di Gabriele Candido (Comitato per Taranto), Alessandro Marescotti (PeaceLink) e Francesco Sorrentino (Uil Taranto). Relazioneranno Arturo Acacia, Lea Cifarelli e Massimo Ruggeri. Saranno presentate alcune mappe concettuali e schede didattiche per "alfabetizzare" alla chimica ambientale.
Gli organizzatori invitano gli amministratori e le associazioni cittadine che si occupano delle questioni ambientali al fine di realizzare un coordinamento a partire dalla diffusione di una maggiore conoscenza dei problemi ecologici in ambito cittadino.

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Alessandro Marescotti - PeaceLink
Giulio Farella - Comitato per Taranto
Francesco Sorrentino - UIL Taranto

Taranto e Provincia: le ultime notizie








Dal Portale Ambiente Regione Puglia
18/04/2008
- Compostaggio nella Provincia di Taranto: lunedì 21, firma del Protocollo di Intesa tra Regione e CIC
Lunedì 21 aprile, l’Assessore Regionale all’Ecologia firmerà con il Presidente del Consorzio Compostatori Italiani (CIC), David Newman, e con il Presidente della Provincia di Taranto, dott. Gianni Florido, il Protocollo di Intesa relativo alle condizioni di utilizzo degli impianti di compostaggio privati della Provincia di Taranto.

La sottoscrizione avverrà, alle ore 11.00, presso la sala presidenziale della Provincia di Taranto e vuole essere un ulteriore passo in avanti verso lo sviluppo della raccolta differenziata di quei territori per la quale il compostaggio della parte umida del rifiuto è elemento di notevole importanza.

Diossina: riparliamone....


UE: "SPIEGEL", ALZATI I LIMITI DIOSSINA TOLLERATA NEL PESCE
Agenzia Giornalistica Italia - Italy
L'Unione europea ha deciso di aumentare la percentuale tollerata di diossina nei prodotti ittici. Lo rivela il quotidiano 'Der Spiegel', secondo il quale la ...





Diossina, c'è preoccupazione a Taranto
Una città avvelenata da anni dai fumi delle industrie «scopre» improvvisamente che l'inquinamento è penetrato anche nei terreni, nell'acqua e al dolore per le ferite ambientali si aggiunge la paura

Gazzetta del Mezzogiorno del 20/04/2008

domenica 20 aprile 2008

Come difenderci dalla diossina

Il Comitato per Taranto intende esprimere la sua preoccupazione per i recenti risultati delle analisi che Arpa e Asl Ta stanno conducendo sugli animali e sulle acque dei pozzi a ridosso della zona industriale.

La presenza di diossina nell'acqua di un pozzo vicino allo stabilimento siderurgico preoccupa per le implicazioni che ciò inevitabilmente comporta sulla salute dei cittadini tarantini.
Dopo il sangue, il formaggio, il latte materno e quello ovi-caprino, ora anche nell'acqua emergono tracce di diossina oltre i limiti consentiti per legge (già irragionevolmente elevati).
Anche l'esito degli esami sulla pecora deceduta a Pasqua parla chiaro: era piena di diossina.

Si ripropone con urgenza l'assoluta necessità di individuare con certezza tutte le fonti inquinanti, il periodo a cui la produzione di diossina risale e le relative responsabilità.
Occorre, inoltre, sottoporre a controllo costante tutte le sorgenti di diossina presenti sul territorio jonico.

Dovranno essere le stesse aziende che hanno prodotto un simile disastro a dovervi porre rimedio bonificando i siti inquinati, ma soprattutto risarcendo gli allevatori che stanno pagando per situazioni non a loro imputabili e di cui sono le prime vittime.

Ringraziamo l'Asl di Taranto, nella persona del dott. Conversano e l'Arpa Puglia per gli sforzi che stanno proficuamente profondendo per ridare dignità ad una città mortificata da anni di inquinamento, ma anche di silenzi e di irresponsabilità istituzionali.

Attendiamo i prossimi risultati sui campioni di tessuti, muscoli e organi interni prelevati sulle capre e pecore abbattute e provenienti da sette aziende del tarantino.

Chiediamo alle istituzioni di continuare ad intensificare campionamenti e controlli, assicurando così la difesa reale della sicurezza e la salute dei tarantini.
Ad una mappatura completa delle fonti inquinanti e dei soggetti responsabili non potranno non seguire provvedimenti in grado di arginare una situazione che rischia di esplodere in tutta la sua gravità.

Ricordiamoci che una società che non difende i propri figli è una società che non ha futuro. Noi tarantini quel futuro vogliamo averlo.

Dalla Gazzetta di Taranto, Venerdì 18 aprile 2008, pp. 1, 5.







Odissea nell'Ippazio.......


Dal sito di Alessandro Guido: .....diossina



venerdì 18 aprile 2008

Econotizie









Taranto - la sindrome autistica: al convegno interverrà anche Massimo Montinari


LA SINDROME AUTISTICA,NUOVE PROSPETTIVE
NELL´OTTICA DEL RECUPERO DEL MALATO
VENERDI´ 18 APRILE 2008 ore 17.00
AULA BUNKER
CORTE D´APPELLO - TARANTO


Obiettivo del convegno è riportare l'attenzione una disabilità che negli ultimi tempi si sta manifestando con una incidenza ben superiore a quella di 20 anni fa: oggi la sindrome autistica colpise 1 bambino su 150 mentre fino a 20 anni fa colpiva 1 bambino su 2500, con predominanza di manifestazione nei maschi secondo un rapporto di 1:4.
Questo incremento di casi è diventato in tutto il mondo, un allarme sociale.
Le cause eziologiche sono molteplici e multifattoriali, ma si delinea sempre di più la correlazione con l'inquinamento ambientale, si veda il recente studio a cura di alcuni ricercatori della Harvard School of Public Health e del Mount Sinai School of Medicine , pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet.

La situazione di Taranto appare ancora più peculiare in termini di incidenza della patologia, con continui allarmi da parte delle famiglie che sempre più numerose arrivano ad avere per i propri figli diagnosi rientranti nello spettro autistico e malattie ad esso correlate.

Tuttavia la realtà tarantina sulle patologie ad innesco ambientale, è tale che non è possibile analizzarne i vari aspetti come fatti isolati perché fortemente concatenati da una matrice comune che è alla base di un vasto gruppo di patologie comprendenti varie forme tumorali, disturbi immunologici, allergici, plurimalformazioni nei feti, disturbi neurologici nei bambini (tra cui quelli rientranti nello spettro autistico) ed altre forme patologiche.

L'associazione di volontariato ComitatoMontinari Puglia Onlus, ha deciso di allargare le tematiche trattate nel corso del convegno anche ad interventi come quello sulla cancerogenesi ambientale che, pur sembrando esulare dal tema principale, in realtà ne risulta fortemente connesso se visto nell'ottica della comune causa eziologica.
Durante il convegno sarà dedicata una piccola parentesi ad alcuni genitori di bambini affetti da sindrome autistica, che porteranno le proprie testimonianze, parleranno dei percorsi dei propri figli e di quali sono attualmente le necessità e le aspettative nei confronti del sistema sanitario alla luce delle nuove conoscenze scientifiche-mediche.

Interverranno:
il dottor Ippazio Stefano, sindaco di Taranto ,
Dottor Ermanno Jacobellis, Presidente della Corte d'Assise D'Appello,
il giudice Augusto Bruschi, Avvocato Generale presso la Corte D'Appello di Lecce Sezione distaccata di Taranto
il dottor Massimo Montinari, Funzionario Medico della Polizia di Stato, Dirigente Ufficio Sanitario VII Reparto mobile di Firenze,
il Dottor Salvatore Pignatelli Responsabile dell'Area dell'età evolutiva del dipartimento USL TA 1,
la dottoressa Angela Tommasicchio sostituto procuratore generale della Corte d'Appello di Bari,
l'avvocato Francesco Terrulli,
l'avvocato Mariangela Stasi
e alcuni genitori di bambini affetti da sindrome autistica.

Il convegno sarà moderato dal giornalista della Rai, Salvatore Catapano.

A margine del convegno sarà presentato il libro "Voci Negate. Testimonianze di chi ha sfidato l'autismo" edito da Edizioni Marianna 1 di Modugno e scritto da Sara Natilla.


Grottaglie - Presidio Permanente No DIscariche

Comunicato Stampa

PRIMA DEL CORTEO
CONFERENZA STAMPA,
VENERDI' 18 APRILE 2008, ORE 14,
AL PRESIDIO PERMANENTE NO DISCARICHE,
DI FRONTE ALLA DISCARICA PER RIFIUTI SPECIALI,
IN CONTRADA LA TORRE CAPRARICA

POI, IL CORTEO


SABATO 19 APRILE 2008 A GROTTAGLIE
COMITATO CONTRO L'ELETTROSMOG E PRESIDIO PERMANENTE NO DISCARICHE
PARTENZA DA PIAZZA SAN CIRO ORE 17
Elettrosmog-Discariche. Due facce della stessa medaglia. Medaglia nera per questa terra inquinata, in cui la democrazia muore ogni giorno di più.
Ambiente e salute, diritti e libertà, tutto soppresso dalla malapolitica al servizio esclusivo degli affari privati conclusi alle spalle e sulla pelle di tutti.
Perciò...

MANIFESTAZIONE.
Silenzi e palleggi di responsabilità non sono più ammessi.
ATTI CONCRETI: SOLO QUESTO ACCETTIAMO.
Presidio Permanente NO discariche - comitato contro l'elettrosmog
info: http://presidiopermanente.blogspot.com/ pronto-telefono: 348 68 70 983


Taranto - Premio al "balcone fiorito"


Comunicato Stampa

In occasione della festività di San Cataldo, il sig. Valentino Gennarini, cittadino benemerito per le numerose iniziative a favore della città, ha proposto a questo Assessorato, e di questo lo ringraziamo, la istituzione di un concorso per il miglior balcone fiorito in Taranto vecchia.
Il premio, che quest'anno viene offerto dallo stesso proponente, ammonta ad € 500, da assegnarsi in misura di € 300 al primo classificato e € 200 al secondo.
La commissione giudicatrice è composta da:
  • Valentino Gennarini
  • Lucio Pierri assessore al Risanamento Città Vecchia
  • Enza Tagliente Ufficio Risanamento
  • Leonardo Paradiso Presidente del Consiglio Circoscrizionale Borgo Città Vecchia.
Per una migliore riuscita della organizzazione, si invita chi volesse partecipare a comunicare via e numero civico delle abitazioni da visitare a:
Signor Renato Francioso, Assessorato Risanamento Città Vecchia - Vico Carducci, 15 - Da lunedì a venerdì ore 8,00 - 14,00

Il concorso è riservato esclusivamente alle private abitazioni.

La premiazione dei vincitori sarà fatta il giorno 9.05 alle ore 17,00
nella Sala degli Specchi del Palazzo Municipale.

Lucio Pierri
Assessore al Risanamento Città Vecchia e Beni Archeologici

giovedì 17 aprile 2008

Taranto - La sentenza dà ragione al Signor Cosimo Semeraro

Si è concluso oggi il processo intentato dal Signor Cosimo Semeraro per occultamento e soppressione dei fascicoli relativi all'amianto: nessuna assoluzione per l'ex direttore Inail, ma la condanna a dieci mesi di reclusione.


30.000 le domande arrivate all'Inail di Taranto: un aggravio di attività per l'ente, secondo l'avvocato del dott. Sulpizio, l' ex direttore dell'Inail accusato di occultamento e soppressione dei fascicoli relativi all'amianto.
E poi, domanda l'avvocato - quale motivo aveva il dott. Sulpizio ad occultare il fascicolo del Signor Cosimo Semeraro? "Non c'è nessun interesse diretto di un funzionario integerrimo" aggiunge, chiedendo "l'assoluzione perchè il fatto non sussiste e perchè non costituisce reato."
Il processo svoltosi oggi nell'aula G del Tribunale di Taranto ha avuto un risvolto diverso dal solito: niente prescrizioni, niente assoluzioni.
Il giudice si è pronunciato emettendo una sentenza di condanna per il dottor Sulpizio di 10 mesi di reclusione (due mesi in più di quelli domandati dal pm).
Le richieste del Signor Cosimo Semeraro sono state ascoltate. Per tutta l'udienza, i suoi occhi lucidi mostravano tutta la tensione accumulata durante il processo, lungo ed estenuante durato circa sette anni.
E a sentenza emessa ha dichiarato che "a tutti è permesso sbagliare, ma voler sbagliare non è permesso a nessuno".
Oggi, 17 aprile 2008 si è conclusa positivamente l'odissea che ha tenuto col fiato sospeso. L'emozione per la sentenza emessa che ha pervaso tutti i presenti, dopo la dichiarazione rilasciata ai giornalisti dal Signor Semeraro, è sfociata in un grande applauso, con abbracci e lacrime di gioia.
Da questo momento in poi l'"urlatore" di Munch, che denuncia e protesta contro le morti bianche, contro le ingiustizie subite dai lavoratori può finalmente sorridere, perchè un grande traguardo è stato oggi raggiunto, grazie anche al coraggio di un grande uomo.





Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno sostenuto in tutti questi anni il signor Cosimo Semeraro e l'Associazione 12 giugno.