giovedì 22 gennaio 2015

Se c'erano ancora dubbi sullo scempio...

La galleria degli orrori made in Ilva. Le foto fornite in audizione dal custode Valenzano

Il 14 gennaio scorso, avevamo riportato il resoconto dell’interessante audizione della dottoressa Barbara Valenzano, uno dei custodi giudiziari dell’Ilva, ascoltata dai senatori delle commissioni Ambiente e Industria, impegnati nell’esame del ddl 1733 (decreto legge su llva e sviluppo di Taranto).
In quell’occasione (leggi qui), la Valenzano aveva indicato una serie di criticità, anche pesanti, che continuano ad interessare lo stabilimento ionico, nonostante qualcuno si ostini a considerarlo tra gli impianti siderurgici più efficienti d’Europa. Bene, siamo in possesso anche della relazione presentata dalla Valenzano corredata da foto  (cliccate sopra le immagini per leggere meglio le didascalie) che mostrano in maniera inequivocabile lo stato di indecenza in cui l’azienda continua ad operare. Ecco, dunque, la galleria degli orrori made in Ilva. Buona visione! (A. Cong)

AREA PARCHI – Si legge nella relazione: “La barriera frangivento non contribuisce sostanzialmente alla riduzione delle emissioni di polveri nelle aree esterne allo stabilimento”
barriera


AREA GESTIONE ROTTAMI FERROSI



area rottami ferrosi


rottami ferrosi 4

AREA GESTIONE ROTTAMI FERROSI – Si legge nella relazione: “Allo stato attuale risultano installati 3 fog cannon. Non sono previsti interventi per la bonifica dei suoli e della falda superficiale. Si precisa che, un mese fa, durante i lavori di scavo per cantieri Aia, nell’area tra Acciaieria 1 e GRF , è stata riscontrata la presenza di rifiuti nei primi strati del suolo”.


AREA PARCHI
area parchi

area parchi 2

area parchi 3

acque meteoriche

acque di processo

AFO 5


AREA COKERIE
cokerie

 AREA ACCIAIERIE
acciaierie

slopping

videomonitoraggio

DISCARICHE ILVA
discariche

GALLERIE SOTTERRANEE
gallerie

Si legge nelle conclusioni: “Si evidenzia in ultimo che la Suprema Corte ha restituito la facoltà d’uso degli impianti ad Ilva solo a condizione che fosse «rigorosamente rispettato il Cronoprogramma degli Interventi previsti dal Provvedimento di Riesame AIA», programma che oggi ha maturato per legge già tre anni di proroghe”. 
(Alessandra Congedo - Inchiostro verde)

Nessun commento: