giovedì 22 gennaio 2015

Delirio di onnipresenza

Enrico Laghi, il nuovo commissario Ilva che siede su diciannove poltrone

Oltre un centinaio di poltrone in circa vent’anni di carriera. Un vero record quello messo a segno da Enrico Laghi, appena nominato dal governo commissario straordinario dell’Ilva insieme a Piero Gnudi e all’avvocato Corrado Carrubba. Non a caso, negli ambienti bene della Capitale, il commercialista romano, classe 1969, è stato incoronato “re dei collegi sindacali”. Ad oggi ha infatti diciannove poltrone in società di primo piano della finanza italiana. Poco meno dell’Antonio Mastrapasqua dei tempi d’oro: l’ex presidente dell’Inps ne contava 25. E poi Laghi è anche professore di economia aziendale della Sapienza, presidente del corso di laurea magistrale in economia aziendale e docente di analisi contabile al corso superiore della scuola di Polizia tributaria della Guardia di Finanza. Gli impegni insomma non mancano. Grazie agli anni di esperienza e alle buone frequentazioni.
Dopo la laurea a La Sapienza nel 1992, Laghi inizia del resto immediatamente a lavorare come commercialista proiettandosi subito nel cuore della finanza milanese. Negli anni gli incarichi e si moltiplicano in società di primo piano nella scena economica nazionale: Laghi ha poltrone in aziende del gruppo Telecom, della Rai e poi ancora in filiali di Eni, Pirelli, Nomura. E’ un periodo di lavoro intenso in cui il commercialista stringe amicizie di peso. Soprattutto negli ambienti bancari. Non è un mistero infatti che sia stato l’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, a volerlo presidente del consiglio di amministrazione di Midco spa, la scatola voluta da Poste per partecipare in maniera indiretta al salvataggio Alitalia firmato Etihad. Il banchiere del resto conosce bene Laghi, che è sindaco della stessa Unicredit. E ricopre poi svariati incarichi milanesi: ad esempio è presidente del collegio sindacale della Prelios di Marco Tronchetti Provera con cui proprio Unicredit sta trattando la cessione di un enorme portafoglio di crediti a rischio (i cosiddetti Non performing loans), oltre che presidente del consiglio di amministrazione della società immobiliare Beni Stabili.
Non che Milano sia l’unica area d’azione di Laghi che è anche presidente del collegio sindacale romano del quotidiano online Huffington Post della famiglia De Benedetti, commissario giudiziale della torinese Seat Pagine gialle, consigliere della romana Saipem ed infine anche presidente del collegio sindacale della multiutility Acea, controllata dal Comune di Roma.
Insomma il lavoro non manca certo. Il denaro nemmeno, visto che per il solo incarico in Acea ha ricevuto lo scorso anno un compenso da 202mila euro più altri 60mila per ruoli in controllate e collegate, per un totale di 274mila euro. Legittimo chiedersi però quanto tempo il commercialista romano potrà dedicare al suo ventesimo e delicato incarico: il salvataggio dell’Ilva e di tutti i suoi posti di lavoro. (FQ)

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