Porto di Taranto: si lavora per la progettazione esecutiva del Centro servizi al Molo San Cataldo
In data 16.01.2015 si è tenuta la sesta seduta pubblica relativa alla procedura aperta per l’affidamento dell’appalto per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori del “Centro Servizi Polivalente per usi portuali al Molo San Cataldo del Porto di Taranto” nella quale, a valle della valutazione dell’offerta tecnica da parte della commissione giudicatrice, si è proceduto all’apertura delle offerte economiche e di tempo.È stata, pertanto, definita la graduatoria provvisoria che vede la costituenda A.T.I. verticale Christian Color Srl/Cardinale Srl/Antonacci Termoidraulica Srl quale prima classificata con una offerta risultata anomala.
Al termine della verifica della congruità dell’offerta del primo classificato da parte di apposita nominanda Commissione si potrà procedere all’aggiudicazione dell’appalto. (ilnautilus)
Porto Taranto, Tar decide il 22 gennaio sui dragaggi. Authority in attesa di ripartire
Si conoscerà già il 22 gennaio, o al massimo uno o due giorni dopo, il verdetto del Tar Lecce sui dragaggi nel porto di Taranto la cui consegna è stata bloccata sul filo di lana da due ricorsi presentati da altrettante imprese escluse dall'appalto. Uno è di Grandi Lavori Fincosit, seconda in graduatoria, l'altro, invece, della Piacentini, classificatasi ultima. Le due aziende hanno entrambe chiesto al Tar la sospensiva dell'atto con cui l'Autorità portuale, a fine novembre, ha assegnato i dragaggi ad Astaldi per un importo di quasi 52 milioni di euro. L'intervento sarebbe dovuto partire il 5 gennaio. Prevista l'asportazione di 2,3 milioni di metri cubi di sedimenti marini per portare i fondali del terminal container di Evergreen ad una profondità di 16,50 metri e consentire così l'attracco di navi più grandi.“Se il Tar di Lecce, come ci auguriamo, non darà la sospensiva alle imprese ricorrenti - afferma il presidente dell'Autorità portuale di Taranto, Sergio Prete -, andremo avanti con Astaldi e firmeremo la consegna lavori in modo da partire con i dragaggi. Poi vedremo il giudizio di merito, ma in questa sede, qualora dovessimo perdere, l'Authority ha anche la possibilità di risarcire le aziende che hanno promosso la causa”. “È un rischio che dobbiamo correre - sottolinea Prete - e d'altra parte lo abbiamo corso per i lavori alla banchina. Il gruppo Matarrese, che insieme ad altre imprese si è aggiudicato l'opera a novembre 2013, nei mesi scorsi ha impugnato al Tar il provvedimento dell'Autorità portuale che gli revocava l'appalto e lo assegnava ad un altro raggruppamento. In questo caso - osserva Prete - il Tar non ha dato la sospensiva a Matarrese e il giudizio di merito si è concluso solo pochi giorni fa dandoci ragione. Nel frattempo, però, l'Authority ha già consegnato all'antivigilia di Natale i lavori alla banchina al nuovo gruppo che sta procedendo col cantiere. Con i dragaggi faremo lo stesso”. L'Authority valuta intanto positivamente il fatto che il Tar abbia calendarizzato l'udienza poche settimane dopo la presentazione dei ricorsi, il che dovrebbe consentire di contenere i tempi di fermata. Anche il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, nei giorni scorsi aveva scritto al presidente del Tar di Lecce chiedendogli un pronunciamento sollecito considerata l'importanza che i lavori al porto hanno per Taranto.
L'ammodernamento e il rilancio del porto rientrano infatti tra gli interventi del nuovo decreto legge sull'Ilva e su Taranto varato dal Govermo alla vigilia di Natale e ora al vaglio del Senato. Decreto che estende i poteri commissariali del presidente Prete su tutte le opere con l'obiettivo di dare un'accelerazione ad un asset strategico per la città. L'Authority aveva messo in programma la consegna quasi contestuale delle prime due opere relative al terminal container di Evergreen - banchina e dragaggi, totale 100 milioni -, quando in extremis sono arrivati i ricorsi al Tar per il secondo appalto. “L'audizione dei giorni scorsi in Senato - dice Prete - ha confermato come volontà del Governo e del Parlamento sia quella di varare un provvedimento che non intervenga solo sull'Ilva ma rimetta in moto lo sviluppo di Taranto, ecco perchè nel decreto legge si parla di porto, di Città vecchia e di bonifiche. E c'è anche buona apertura a migliorare il decreto in tutti quei punti dove si rivelerà necessario”.
L'Autorità portuale ha intanto chiesto alla presidenza del Consiglio di programmare un nuovo vertice sul terminal. Il sottosegretario Graziano Delrio ha già incontrato le parti il 30 ottobre e a fronte del drastico calo di attività nell'infrastruttura e alle contestazioni di Evergreen per gli enormi ritardi nei lavori, ha chiesto all'Authority un nuovo cronoprogramma degli interventi. Che è stato consegnato e colloca la fine di buona parte delle opere ad aprile del 2016 mentre i primi 900 metri di banchina saranno pronti già a fine anno. L'evoluzione del giudizio al Tar sui dragaggi influirà sul mantenimento o meno dei tempi individuati. Ed anche per questo che probabilmente la nuova convocazione da Palazzo Chigi arriverà dopo il 22 gennaio. (Sole24h)
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