mercoledì 28 gennaio 2015

Indottolo contagiosolo

Ilva, i commissari in missione a Taranto. Lo sciopero dell'indotto contagia il siderurgico


  I commissari straordinari dell'Ilva Corrado Carrubba ed Enrico Laghi sono arrivati a Taranto entrando nella sede della Prefettura per incontrare il prefetto, Umberto Guidato. Non c'è invece il terzo commissario, Piero Gnudi. I commissari incontreranno nel corso della giornata diverse autorità e nel pomeriggio rappresentanti del mondo imprenditoriale. I due commissari, dopo aver lasciato la Prefettura, sono andati al Comune di Taranto per incontrarsi con il sindaco, Ippazio Stefano. I lavoratori dell'indotto che stazionano da giorni davanti alla sede del Municipio non hanno avuto reazioni. I commissari non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti: "stiamo lavorando", hanno solo detto.
   L'incontro fa seguito alla riunione che si è svolta ieri sera nella sede romana dell'Ilva tra gli stessi commissari e i sindacati nazionali e territoriali, in cui l'azienda ha sostanzialmente confermato la prosecuzione dei contratti di solidarietà per i dipendenti, anche se è necessario il via libera del ministero del Lavoro. I commissari hanno garantito il pagamento degli stipendi di gennaio e confermato l'impegno a trovare le risorse per i lavoratori degli appalti. Su questo tema c'è attesa per la conversione in legge del decreto di dicembre che sbloccherebbe ingenti risorse per Taranto. Quanto ai fondi Fintecna, i commissari hanno riferito  ai sindacati che per il via libera dei 150 milioni previsti è necessaria una modifica al decreto Ilva. Oggi pomeriggio è previsto anche un incontro tra la dirigenza dello stabilimento siderurgico di Taranto, i segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm e le Rsu per una valutazione della situazione produttiva e dei carichi di lavoro.
    Prosegue, intanto, la mobilitazione dei lavoratori dell'indotto che chiedono il pagamento degli stipendi arretrati e garanzie sul futuro occupazionale con assembramenti davanti alla portineria imprese dell'Ilva e davanti al Municipio. Si attende un emendamento al decreto per Taranto che fornisca rassicurazioni sui crediti vantati dalle ditte prima della procedura di amministrazione straordinaria. E' possibile in giornata che il presidio da Palazzo di città si sposti sotto la sede della Prefettura.
   A sostegno della lotta dei lavoratori dell'indotto, è iniziato alle 7 di oggi lo sciopero ad oltranza dei lavoratori dell'Ilva aderenti al coordinamento provinciale dell'Usb. "La mancanza di sensibilità
del governo e delle forze politiche rispetto alla tragica situazione - sostiene l'Usb - emerge chiaramente ogni minuto di più. I lavoratori delle ditte dell'appalto sono quelli che da più di due anni subiscono sulla loro pelle gli effetti dello scellerato comportamento dei Riva e rischiano di pagare il prezzo salatissimo dei danni fatti da altri". Oltre allo sciopero, l'Unione sindacale di base ha organizzato un presidio permanente davanti alle portinerie della fabbrica. (RepBa)

Ilva, operai dell'indotto in presidio ma azienda avverte i fornitori: "Tornate al lavoro"

   "Vi invitiamo a dare esecuzione ai contratti pendenti ... di cui siete parte, segnalandovi che l'eventuale interruzione o ritardata esecuzione delle prestazioni previste a vostro carico dai suddetti contratti costituirebbe un grave inadempimento alle obbligazioni contrattuali da voi assunte nei confronti di Ilva". Lo scrive l'Ilva in una lettera circolare ai fornitori, pubblicata dal sito di informazione on line 'Corriere di Taranto'. I commissari straordinari mettono in guardia le aziende dell'indotto che vantano crediti nei confronti del Siderurgico e che nei giorni scorsi hanno avviato la procedura di cassa integrazione per i propri dipendenti. L'Ilva avrebbe anche rassicurato le imprese per i crediti maturati a partire dal 21 gennaio 2015, che rientrano nella contabilità separata della newco. L'amministrazione straordinaria, invece, di fatto azzera i crediti precedenti e per questo imprenditori, lavoratori e sindacati chiedono un intervento del governo per garantire il pagamento delle spettanze arretrate.
   La protesta dei lavoratori dell'indotto intanto prosegue con i dipendenti che manifestano da giorni perché non percepiscono lo stipendio da mesi e chiedono garanzie sul futuro occupazionale. Oggi, presidi davanti alla portineria imprese dello stabilimento siderurgico (dove è stata montata una tenda) e davanti al municipio di Taranto, oltre all'occupazione dell'aula consiliare. Non sono previsti blocchi stradali, al contrario di quello che è avvenuto ieri dalla prima mattinata alle 18 circa sulla statale 106.
   In una lettera ai fornitori del 23 gennaio scorso con cui annuncia l'ammissione di Ilva, da parte del ministero dello Sviluppo Economico, alla procedura di amministrazione straordinaria secondo la procedura prevista dalla legge Marzano, e la nomina quali commissari straordinari di Piero Gnudi, di Corrado Carrubba e di Enrico Laghi, lo stesso Gnudi invitava le ditte che hanno rapporti economici con il colosso siderurgico fino alla data del 21 gennaio "a dare esecuzione ai contratti pendenti di cui siete parte" e segnala "che l'eventuale interruzione o ritardata esecuzione delle prestazioni previste a Vostro carico dai suddetti contratti pendenti costituirebbe un grave inadempimento alle obbligazioni contrattuali da Voi assunte nei confronti di Ilva". Gnudi sottolineava che "il decreto ministeriale di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, subordinatamente alla dichiarazione dello stato di insolvenza da parte del Tribunale competente, determina, a partire dalla data del Decreto stesso, e quindi dal 21 gennaio 2015, l'apertura del concorso dei creditori sul patrimonio dell'impresa, con la conseguenza che tutti i crediti sorti nei confronti di Ilva fino alla data del 20 gennaio 2015 compresa dovranno essere accertati secondo le forme e con le modalità del procedimento di accertamento del passivo" previsto da alcuni articoli dalla Legge Fallimentare richiamati anche dalla legge Marzano e dal decreto legislativo 270 del 1999. Per questo i contratti pendenti al 21 gennaio 2015, cioè quelli "le cui obbligazioni principali non siano già state a tale data interamente eseguite da entrambe le parti" continuano "ad avere esecuzione senza soluzione di continuità ai sensi dell'articolo 50 del Decreto legislativo 270 del 1999".
   Inoltre Gnudi segnalava che i crediti relativi ai contratti pendenti e "derivanti dalle prestazioni regolarmente rese a Ilva a partire dal 21 gennaio 2015 saranno soddisfatti dalla procedura di amministrazione straordinaria in 'prededuzione' rispetto ai crediti maturati prima dell'apertura delle procedura". In pratica i nuovi crediti avranno precedenza rispetto ai vecchi. Anche le fatturazioni dovranno essere separate: fino al 20 gennaio e a partire dal 21 gennaio. (RepBa)

Nessun commento: