mercoledì 21 gennaio 2015

Buongiorno!

Ilva, cassa integrazione per i lavoratori dell'indotto. Via allo stato di agitazione, corteo e sit-in a Taranto

Sciopero molto partecipato a Taranto delle ditte dell'appalto Ilva questa mattina. Dopo l'assemblea dalle 7 alle 9 davanti alla "portineria imprese" è partito un lungo corteoche ha raggiunto la prefettura dove c'è stato un sit-in. Sindacalisti e una delegazione di lavoratori evidenzano la mancanza di garanzie per le imprese che lamentano ritardi nei pagamenti da parte dell'Ilva e temono che i crediti possano essere azzerati con l'amministrazione straordinaria.
Durante il tragitto è stata interdetta la circolazione sulla strada per Statte, poi al rione Tamburi e nella città vecchia, il tempo necessario per consentire il passaggio del lungo serpentone di operai, diverse centinaia. Quando i manifestanti hanno raggiunto piazza Castello, al corteo si è unito il sindaco Ippazio Stefano con alcuni esponenti della giunta e consiglieri comunali. «Sono qui per lottare al fianco dei lavoratori», ha sottolineato il primo cittadino, che l'altro ieri aveva scritto una lettera al premier Matteo Renzi chiedendo garanzie per le imprese e gli operai dell'indotto, che temono di vedere azzerati i propri crediti con l'adozione dell'amministrazione straordinaria. È stato bloccato anche il ponte girevole e sono stati notevoli i disagi per il traffico veicolare.
Stefano prima di unirsi al corteo dei lavoratori dell'indotto Ilva ha scritto una nuova lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi per rappresentare «una vicenda che, sempre più, assume i contorni - osserva il primo cittadino - di una drammatica emergenza economica e sociale pronta ad esplodere». L'ormai imminente gestione straordinaria dell'Ilva, secondo Stefano, «ha elevato a livelli non più sostenibili le preoccupazioni per il futuro delle tante imprese del territorio che, con grande sforzo e senso di responsabilità, hanno in questi mesi comunque garantito lavori e forniture per lo stabilimento pur senza ricevere i legittimi pagamenti».
Il sindaco sollecita nuovamente l'attenzione del governo ritenendo necessario «un ulteriore e tempestivo sforzo teso a dare certezze anche alle tante imprese dell'indotto che rappresentano una componente fondamentale della nostra economia, al pari dello stabilimento Ilva. È emersa l'esigenza, in particolare, di ricercare le soluzioni tecniche e normative in grado di assicurare il pagamento delle spettanze fin qui maturate dal locale indotto». In alternativa, si punta all'individuazione «di solidi e certi percorsi di garanzia di tali crediti - aggiunge Stefano - in grado di far affluire la liquidità necessaria alla sopravvivenza delle imprese». Per il sindaco è inoltre «indispensabile l'individuazione di misure atte a garantire la continuità del sistema delle imprese locali, anche nell'ambito dei procedimenti di riassetto e di rilancio dello stabilimento Ilva».
La manifestazione si è conclusa con un sit-in sotto la prefettura dopo aver raggiunto la città in corteo. Il prefetto, Umberto Guidato, che ha incontrato il sindaco, Ippazio Stefano, i rappresentanti sindacali e una delegazione di lavoratori, ha annunciato che si farà portavoce presso il governo delle istanze degli operai e delle imprese dell'appalto. I sindacati hanno sottolineato che in mancanza di risposte positive la mobilitazione proseguirà e coinvolgerà tutto il territorio. (RepBa)

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