Non si interviene tempestivamente sulle fonti inquinanti, ma si promettono soldi per futuribili centri di cura per grandi e piccini.
Meglio curare che prevenire. I tumori, come l'acciaio, alzano il PIL!
Ecco, in sintesi, la soluzione di Stato per l'emergenza sanitaria a Taranto.
Decreto Ilva, la commissione Sanità del Senato esprime parere favorevole
La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha espresso parere favorevole al cosiddetto Decreto Ilva introducendo, però, alcune osservazioni nel merito del provvedimento. A darne notizia è il senaore d’Ambrosio Lettieri, capogruppo di FI nella Commissione Sanità. Tra le raccomandazioni l’estensione a un più ampio ambito territoriale, per lavoratori e residenti all’interno della regione Puglia, la possibilità di usufruire dell’offerta di esami per la prevenzione e per il controllo dello stato di salute; la destinazione di una parte delle risorse stanziate dall’articolo 2, comma 4-octies del decreto-legge n. 136 del 2013 all’azienda sanitaria locale di Taranto, al fine di migliorare la disponibilità dei servizi sanitari e il servizio provinciale di trasporto oncologico; la previsione di un termine specifico entro il quale l’Istituto superiore di sanità sia chiamato ad aggiornare lo studio epidemiologico “Sentieri” relativo ai siti di interesse nazionale pugliesi; l’adozione di una misura per il potenziamento delle risorse e degli strumenti a disposizione dell’ARPA Puglia, in relazione alle peculiari necessità di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini nell’ambito della regione Puglia, compresa la deroga, anche parziale, al blocco del turn over per potenziare la pianta organica del personale ARPA.Non ultimo assicurare la disponibilità di risorse certe per l’attuazione del Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria, comprese quelle ipotizzate – il premier Renzi le aveva quantificate complessivamente in 30 milioni di euro - per il finanziamento del Centro di Ricerca sui tumori infantili nell’Ospedale S.S. Annunziata di Taranto. “Il compito del governo non si esaurisce qui”, stigmatizza il sen. d’Ambrosio Lettieri, “è necessario, infatti, che il governo si faccia carico di vigilare sulla effettiva disponibilità dei fondi. Nel Decreto che sta per essere convertito in legge è previsto anche l’utilizzo di parte delle risorse della famiglia Riva oggi poste sotto sequestro. È evidente che i tempi della bonifica e della tutela della salute dei cittadini di Taranto non possono seguire quelli della giustizia che sono imprevedibili. Il governo deve, dunque, farsi carico degli oneri derivanti dall’attuazione del Decreto ove quelle risorse non fossero immediatamente disponibili”. “Inseriremo questa raccomandazione in un ordine del giorno”, conclude d’Ambrosio Lettieri, “e presenteremo degli emendamenti in questa direzione perché tutto non si trasformi in una beffa per famiglie e lavoratori già stremati da un’attesa che non può più concedere deroghe”. (Inchiostroverde)
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