Quattromila «no» al rigassificatore
Il corteo ha attraversato le strade di Brindisi. Vendola: «Sarà sconfitta inglese, vincerà la politica della vita»
BRINDISI - Tre ore di corteo, da piazza Crispi a piazza Vittoria, per dire «no» al rigassificatore. Quattromila brindisini hanno manifestato sabato pomeriggio il loro netto dissenso alla costruzione dell’impianto di Capo Bianco. Il governatore Nichi Vendola e il sindaco Domenico Mennitti hanno percorso, l’uno accanto all’altro ma circondati dalla politica locale, il tragitto della manifestazione condividendo scelte e indirizzi delle associazioni ambientaliste che chiedono anche una riduzione delle quantità di carbone bruciate nella centrale Enel di Cerano. Fischi e striscioni contro il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, assente annunciato, e ribattezzato dal gruppo del "No al carbone" «FerrarEnel assente ingiustificato».
C’era invece l’ex presidente Michele Errico a rimarcarne l’assenza, non colmata neppure dalla partecipazione «a titolo personale» dell’assessore provinciale al Mercato del lavoro, Vincenzo Ecclesie. «Le elezioni, comunali e provinciali, a Brindisi si sono giocate e sono state vinte sul tema del rigassificatore - ha specificato Vendola - la volontà popolare è chiara, quella degli enti locali è condivisa: questo territorio, insieme a quello di Taranto, è già capitale di un’industrializzazione violenta a cui noi porremo fine. La politica, di qualsiasi colore, che pensa che la malattia e lamorte sono prezzi necessari del progresso, è una politica che puzza di morte e che va sconfitta dalla politica che parla di vita. Questa vicenda costituirà una sconfitta inglese». Tutt’altro che chiusa, secondo Vendola, la partita contro Brindisi Lng che ha ottenuto la Valutazione d’impatto ambientale e che ora attende solo il decreto autorizzativo per riprendere i lavori di costruzione dell’impianto. Ci sono ancora i round da disputare contro gli enti locali e, neppure l’assenza di Ferrarese, preoccupa il governatore. «Mi aspetto che anche la Provincia sostenga la nostra lotta così come ha sempre sostenuto - ricorda Vendola - e mi aspetto anche un fronte comune compatto per ottenere la firma delle convenzioni con le società energetiche, prima tra tutte Enel».
Insieme alle migliaia di manifestanti, anche la politica bipartisan con i sindaci dei Comuni delle province di Brindisi e Lecce, gli assessori regionali Fabiano Amati, Michele Losappio e Lorenzo Nicastro, i senatori Michele Saccomanno ( Pdl) e Giuseppe Caforio (Idv), i consiglieri regionali Maurizio Friolo (Pdl) e Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola). «Vogliamo decidere per il futuro del nostro territorio - ribadisce Michele Di Schiena, magistrato da sempre impegnato con l’associazione Forum Ambiente-Sviluppo-Salute promotore della manifestazione - ed oggi, proprio come durante la manifestazione dello scorso dicembre, la gente ha chiaramente espresso il suo giudizio su ciò che ritiene giusto per la propria città». A conferma che l’appuntamento è stata l’occasione non solo per esprimere un parere contrario al rigassificatore, ma anche l’adesione ad un progetto di sviluppo basato sul turismo. Il corteo, colorato e politicamente variegato, ha sfilato senza problemi anche davanti alla sede di Brindisi Lng, sul lungomare regina Margherita: i giovani ambientalisti hanno fermato la sfilata, si sono sdraiati sulle basole per poche secondi e poi hanno ripreso il percorso.
Francesca Cuomo, CdM
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