COMUNICATO STAMPA di Legambiente Taranto
Rilasciata con oltre due anni e mezzo di ritardo l’AIA a Eni, Enipower, Edison. Ancora nulla per l’Ilva
Il Ministero dell’Ambiente ha rilasciato le Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) a Raffineria ENI, centrale ENIPOWER ed EDISON. Si tratta di provvedimenti assunti con notevole ritardo rispetto alla scadenza del 31 Ottobre 2007 imposta dalla Comunità Europea. Di fatto sono state concessi a queste imprese oltre due anni e mezzo di franchigia, ritardando l’adeguamento dei loro processi produttivi alle Migliori Tecnologie Disponibili (MTD) o, come richiedono le associazioni ambientaliste, alle M.T. in assoluto. I ritardi hanno inoltre stravolto l’applicazione dell’accordo di programma che subordinava il rilascio delle varie AIA ad una valutazione propedeutica della loro efficacia in rapporto all’intero complesso delle criticità ambientali dell’area jonica. Non è comunque chiaro se l’accordo di programma sia da considerarsi scaduto (i 300 gg sono trascorsi da un pezzo) o tuttora in vigore come alcuni articoli dei tre provvedimenti lascerebbero presumere. Nel primo caso Taranto sarebbe privata di un importante intervento organico per il risanamento ambientale della sua area industriale. Nel secondo caso, l'applicazione dell'accordo di programma dovrebbe subire ulteriori ritardi per il colpevole allungamento dei tempi di rilascio dell'AIA all'Ilva. In entrambi i casi Taranto, per le inadempienze del Ministero dell'Ambiente, è ancora oggi privata di uno strumento di fondamentale importanza, quale il raccordo delle AIA, per affrontare l'attuale emergenza benzo(a)pirene. Per cui tutto viene fatto ricadere sulle spalle di Regione Puglia e Comune di Taranto.
Il rilascio delle AIA regolamenta finalmente in maniera organica l'assetto in materia ambientale delle autorizzazioni e dell'organizzazione dei processi produttivi delle tre aziende interessate. Ma data la corposa documentazione, una valutazione delle AIA rilasciate a raffineria ENI, centrali ENIPOWER ed EDISON non può che essere espressa dopo un loro approfondimento. Va comunque rilevato come a queste aziende venga concessa un'ulteriore insopportabile dilatazione dei tempi per la presentazione dei progetti e la successiva fase di loro realizzazione. E questo nonostante le stesse aziende fossero da lungo tempo sostanzialmente a conoscenza delle prescrizioni a loro imposte data l'interminabile durata delle istruttorie. E' comunque ancora possibile intervenire sulle AIA rilasciate nel caso di loro inadeguatezza: in sede di applicazione dell'accordo di programma (se confermato), o su intervento del sindaco in base al D.L.vo 59/05. Variazioni potrebbero anche scaturire dai nodi rimasti tuttora irrisolti per la raffineria ENI nell' ambito delle procedure ancora in corso riguardanti la "Direttiva Seveso" (ossia la normativa sui rischi di incidenti rilevanti).
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