domenica 11 maggio 2008

Comunicato stampa

L'iniziativa svoltasi a Bari "Taranto sotto la lente" organizzato dall'Arpa Puglia, in occasione della Fiera Mediterre, ha permesso di fare il punto sullo stato di inquinamento del territorio jonico, raccogliendo i dati di tanti esperti scientifici.

Finalmente a Bari si è discusso di Taranto quindi e delle sue problematiche ambientali, e non si sono prese decisioni calate dall'alto come siamo soliti ricevere qui da Taranto quando di industria in Regione Puglia si tratta.
Non ultima, la determinazione dirigenziale n.172 del 14 marzo 2008 dell'Assessorato all'ecologia della Regione Puglia, che esclude il progetto relativo all'impianto di zincatura a caldo da installare nello stabilimento siderurgico di Taranto della ILVA S.p.A., dalle procedure di V.I.A. anche per la motivazione che "gli impatti attesi in fase di esercizio per quanto riguarda i comparti atmosferico, idrico, suolo e sottosuolo, rumori, paesaggio, risultano minimali".
In questo modo noi cittadini del Comitato per Taranto, che avevamo chiesto all'allora assessore del Comune di Taranto Pastore di accedere alla documentazione sulle emissioni della zincatura a caldo e di esprimere delle osservazioni ambientali in merito, siamo stati messi completamente fuori gioco.
Siamo davanti ad una nuova ed incredibile trasgressione della Convenzione di Aarhus, che mira ad assicurare "l'accesso del pubblico alle informazioni sull'ambiente detenute dalle autorità pubbliche e a favorire la partecipazione dei cittadini alle attività decisionali aventi effetti sull'ambiente".
Inoltre la Valutazione di Impatto Ambientale prevede espressamente la partecipazione del pubblico nell'elaborazione di piani e programmi in materia ambientale.
Siamo stati dunque colpiti e feriti due volte.
Inoltre siamo completamente tenuti all'oscuro dei dati delle sostanze inquinanti che fuoriescono dai tanti impianti industriali presenti sul territorio jonico. Ad esempio se conosciamo oggi i dati sulla diossina che fuoriesce dall'Ilva, contenuti nel registro Ines, nulla si sa invece di industrie come la Cementir.
Allora ci domandiamo, quali poteri e diritti hanno i cittadini per pretendere la trasparenza dei dati? E quali altri per evitare che determinazioni in ambito ambientale vengano emesse segretamente, senza prima consultare la cittadinanza? quali sono le condizioni per l'accesso alla giustizia in materia ambientale?
Per rispondere a queste e a tante altre domande, e per rafforzare la nostra consapevolezza di cittadini attivi, il Comitato per Taranto organizza per lunedì 12 maggio 2008, ore 18.00 presso la sede della Uil in Piazza Dante, un incontro pubblico informativo dal tema "Cittadinanza attiva: poteri e strumenti per la salvaguardia ambientale".
Interverranno all'incontro il dott. Massimo Ruggieri e il dott. Arturo Acacia che relazioneranno sui poteri e strumenti di cittadinanza attiva (con la presentazione della Rubrica del Cittadino attivo)
Modererà l'incontro il prof. Alessandro Marescotti.
E' un momento di riflessione a cui la cittadinanza è invitata a partecipare perché ci si renda conto di "quanto poco e volutamente si sa" e di quanto noi come cittadini possiamo fare per il nostro territorio.

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