Genova - Un pezzo di storia d’Italia, un pezzo di storia di Genova, nel segno dell’economia, ma anche della cultura e del percorso sociale. «L’Ilva non solo rappresenta uno dei pilastri dell’industria siderurgica italiana, ma è anche capace di raccontare come siano cambiati i processi economici e sociali nel nostro Paese in quest’ultimo secolo», racconta Claudia Cerioli, curatrice dell’inventario “Archivio Ilva: 1882-1994”, pubblicato dalla Fondazione Ansaldo con prefazione di Marco Doria.
«Un volume che arriva al termine di tre anni di lavoro in cui sono stati raccolti e analizzati tutti i documenti di un archivio molto vasto - sottolinea Cerioli – non solo si ripercorre la cronologia industriale dell’impresa, ma si fanno emergere anche gli aspetti più curiosi nei confronti dei propri dipendenti. Si parte dai suoi inizi, passando per gli assorbimenti storici fra i quali anche quelli degli stabilimenti di Campi e Cornigliano, assumendo il nome di Italsider, arrivando fino alla privatizzazione negli anni ’90 con il gruppo Riva. Non si dimenticano anche le iniziative culturali, si pensi per esempio al supporto ai lavori cinematografici di Eugenio Carmi e Kurt Blum, al contributo sostanziale nella costruzione di case popolari a Sturla e San Martino fino alla progettazione del dopolavoro e delle vacanze».
Sudore, lavoro e organizzazionemeticolosa della vita dei proprilavoratori. «L’Ilva, quando era pubblica, aveva un’organizzazione oggi impensabile – continua Cerioli – per alcune frange sindacali era fin troppo totalizzante: per i propri lavoratori costruiva case popolari negli anni ’50, molto diverse da quelle del boom economico di vent’anni dopo, offrivasvago e organizzava vacanze per la famiglia. Una presenza molto forte, che oggi sembra parte di un altro mondo».
L’archivio Ilva, costituito da cinquemila unità, è uno dei complessi archivistici tra i più importanti dell’intero patrimonio documentale della Fondazione Ansaldo. Già dichiarata di notevole interesse storico il 30 giugno del 1983, quando ancora era conservata all’archivio storico Nuova Italsider, la parte più consistente della documentazionevenne ceduta in comodato dall’Ilva Spa, nel 1993, all’allora Archivio Storico Ansaldo. (secoloxix)
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