domenica 29 novembre 2015

E manifestazione fu!




Ci avete rotto il Clima: Giustizia Sociale e Ambientale per Taranto!
Anche Taranto in piazza il 29 Novembre nella giornata mondiale contro il surriscaldamento globale alla vigilia del vertice Cop 21 di Parigi sui cambiamenti climatici.
Questa mattina, in concomitanza con tante città in Italia e nel Mondo, anche a Taranto un corteo per le strade della città, per un modello di sviluppo diverso, basato sulla giustizia ambientale, la giustizia sociale, la conversione ecologica dell'economia, la qualità della vita e un modello energetico libero dai combustibili fossili.
Taranto e la sua drammatica situazione di devastazione ambientale (Ilva, Eni, Tempa Rossa, Marina Militare, discariche, inceneritori, etc) rappresenta a pieno le contraddizioni di un modello globale di sviluppo malato che sta mettendo a rischio la vita delle persone e dell'intero ecosistema in nome del profitto di pochissimi e di un modello produttivo insostenibile.
Durante la manifestazione esposti cartelli con i volti delle persone che in passato e nel presente hanno venduto, e vendono tutt'ora, fumo all'opinione pubblica, giocando e svendendo la vita delle persone, la salute e l'ambiente del nostro territorio.
Lo stesso sistema di potere che si erge oggi a garante dei diritti della popolazione, funzionale agli interessi delle lobby e del governo centrale, garantito da decreti e commissariamenti e che continua a minare la vivibilità democratica del nostro territorio, a creare povertà, emarginazione, debito, continuo ricatto occupazionale e desertificazione economica.
Sanzionata Banca Intesa, una delle principali banche che continua a prestare soldi ad Ilva in continuo debito ma con garanzia statale, socializzandone le perdite, privatizzandone i profitti e lucrando sui drammi della nostra comunità con le tasche dei cittadini italiani.
Rivolto un appello alla Curia locale per prendere posizione contro Don Marco Gerardo, attuale parroco della Chiesa del Carmine e condannato a dieci mesi in primo grado per favoreggiamento nell'inchiesta Ambiente Svenduto.



















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