Ilva: eurodeputati Cinque Stelle, stabilimento Taranto va chiuso
Prepararsi ad un domani senza Ilva. Puntando su cultura, turismo, pesca e agricoltura. Piernicola Pedicini e Rosa D'Amato, europarlamentari del Movimento Cinque Stelle, non hanno dubbi: "Il centro siderurgico non ha futuro, bisogna voltare pagina".
Lo
hanno detto i due eurodeputati oggi a Taranto in una conferenza stampa
all'esterno dell'Ilva. La mancata visita a Taranto della commissione
Ambiente e Sanita' del Parlamento Europeo (Envi), inizialmente
programmata dal 3 al 5 novembre, si e' trasformata oggi, per i
"grillini", in una serie di incontri a Taranto. Nella mattinata odierna i
due portavoce pentastellati hanno incontrato i rappresentanti sindacali
di Usb, Cobas e dei movimenti Wwf, Peacelink e Taranto Respira. In
seguito hanno raggiunto la portineria A dell'Ilva, assieme ad un gruppo
di attivisti, per "lanciare" le idee del movimento sull'emergenza
Taranto. Pedicini, componente della commissione europea sull'Ambiente,
dichiara: "Ci vorra' un periodo di transizione, ma puntiamo al
superamento dell'attuale situazione dello stabilimento: l'Ilva di
Taranto deve chiudere per sempre. Non sta in piedi da nessun punto di
vista, manca la sostenibilita' economica".
L'esponente
dei Cinque Stelle contava sulla visita dei "colleghi" europei: "Sarebbe
stato il modo per far osservare e comprendere a tutti, con i propri
occhi, la realta' dello stabilimento. La proposta - sottolinea Pedicini -
era partita da noi ed eravamo riusciti a coinvolgere i Verdi e la
Sinistra Europea rappresentata in Italia da Sel. Il presidente della
commissione mi ha assicurato che la visita all'Ilva e' soltanto rinviata
e che si svolgera' nel prossimo semestre. In caso contrario denunceremo
ogni ritardo. Anche perche', stavolta, l'appuntamento e' saltato per
l'indisponibilita' di due parlamentari del Pd, Caputo e Paolucci, e di
altri tre componenti". Pedicini punta sull'economia "circolare" che
prevede un uso piu' efficace delle risorse e l'abbattimento dell'impatto
ambientale: "Seguiamo in pieno le linee previste dalla commissione
europea. E' possibile reimpiegare tutti i lavoratori che usciranno dal
ciclo produttivo dell'Ilva in maniera stabile e "pulita". Basta un
esempio: dal riciclo dei rifiuti solidi urbani si possono ottenere
migliaia di posti di lavoro". D'Amato, europarlamentare tarantina, e'
soddisfatta per l'esito degli incontri con l'associazionismo locale. "La
nostra presenza - spiega - e' una risposta alla ispezione rinviata.
Avevamo chiesto ugualmente al commissario Ilva, Corrado Carrubba, la
possibilita' di visitare l'impianto ma non ci e' stato concesso.
Manterremo il fiato sul collo sullo stabilimento piu' inquinante
d'Europa: per Taranto l'unica prospettiva va al di la' della
siderurgia". Dura l'accusa al Governo. "C'e' una totale mancanza di
prospettiva da parte dell'esecutivo - dice D'Amato -. Quando si discute
di ambientalizzazione, si parla sempre degli stessi progetti e degli
stessi soldi che tornano in circolo con un nome diverso. Al territorio,
pero', non servono finanziamenti a pioggia ma una completa
riprogrammazione del territorio, assecondando le vocazioni naturali
della citta'" (dazebao)
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