Per fortuna no!
Ecco lo scambio tra l'associazione “Taranto, Città Spartana” e l'associazione “Il Palio di Taranto”
«Con la sponsorizzazione del Palio di Taranto, la Total E&P Italia, insieme ai suoi partner Shell e Mitsui, intende sostanziare il suo impegno a contribuire alla valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale di Taranto- si legge in una nota della società- di cui il Palio, con il suo stretto legame al mare come elemento integrante della storia della città, è un brillante esempio». Un vero controsenso, che ha infatti suscitato il forte disappunto di numerosi cittadini. Fortemente critico, in merito alla questione è anche Marco De Bartolomeo, referente dell'associazione “Taranto, Città Spartana”. «La nostra immagine del futuro di Taranto è indissolubilmente legata al rispetto dell’ambiente e a politiche di sviluppo sostenibile. Per questo motivo – dichiara- contestiamo la presenza dell’operatore petrolifero “Total” tra gli sponsor dell’evento “Palio di Taranto”. Una scelta da cui “Taranto, Città Spartana” si dissocia».
A scanso di equivoci, Marco De Bartolomeo precisa che «il brand spartano legato alla città di Taranto, depositato presso la Camera di Commercio, viene sempre più spesso utilizzato da molteplici soggetti: con alcuni collaboriamo attivamente, con altri non abbiamo nulla a che fare. Ognuno di loro ne ha la facoltà giuridica». Tuttavia, «tra giuridicamente e legittimamente la differenza sta nella sfumatura "giusto" – spiega- Siamo contenti e orgogliosi quando questo avviene in contesti virtuosi, molto meno -prosegue- quando viene associato ad attività corresponsabili del mancato sviluppo turistico e commerciale del porto di Taranto e, per questo, diametralmente opposte alla visione del destino della nostra città».
Dispiaciuti per la spiacevole posizione assunta dagli organizzatori del Palio di Taranto, «ci resta solo un amaro sorriso nel pensare che perfino i vogatori, orgoglio della nostra tradizione marinara, siano incentivati ad andare a gasolio», conclude Marco De Bartolomeo. (CronacheTarantine)
E giunse la precisazione da parte dell'associazione:
L'associazione "Il Palio di Taranto", dopo aver preso atto delle critiche di parte della cittadinanza riguardo ad alcune sponsorizzazioni della manifestazione "Palio di Taranto edizione 2015", RINUNCIA alle partnership di Total, Shell e Mitsui. L'evento deve continuare ad essere parte integrante di quel patrimonio storico e culturale della città al quale tutti i tarantini devono sentire di appartenere. Il comunicato completo sarà pubblicato domani su tutti gli organi d'informazione locale.
Palio di Taranto, la Total tra gli sponsor: "Taranto, città spartana" si dissocia.
Si disputerà l'8 maggio la prima tornata del “Palio di Taranto”, una competizione sportiva nata dall'idea di Francesco Simonetti, presidente onorario dell'associazione cosciente delle enormi potenzialità del mare di Taranto. Un'intuizione senza ombra di dubbio vincente che però stona con la volontà di farsi sostenere per questo evento dalla Total E&P Italia, società da anni fortemente impegnata nella realizzazione del progetto petrolifero Tempa Rossa, sul nostro territorio.«Con la sponsorizzazione del Palio di Taranto, la Total E&P Italia, insieme ai suoi partner Shell e Mitsui, intende sostanziare il suo impegno a contribuire alla valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale di Taranto- si legge in una nota della società- di cui il Palio, con il suo stretto legame al mare come elemento integrante della storia della città, è un brillante esempio». Un vero controsenso, che ha infatti suscitato il forte disappunto di numerosi cittadini. Fortemente critico, in merito alla questione è anche Marco De Bartolomeo, referente dell'associazione “Taranto, Città Spartana”. «La nostra immagine del futuro di Taranto è indissolubilmente legata al rispetto dell’ambiente e a politiche di sviluppo sostenibile. Per questo motivo – dichiara- contestiamo la presenza dell’operatore petrolifero “Total” tra gli sponsor dell’evento “Palio di Taranto”. Una scelta da cui “Taranto, Città Spartana” si dissocia».
A scanso di equivoci, Marco De Bartolomeo precisa che «il brand spartano legato alla città di Taranto, depositato presso la Camera di Commercio, viene sempre più spesso utilizzato da molteplici soggetti: con alcuni collaboriamo attivamente, con altri non abbiamo nulla a che fare. Ognuno di loro ne ha la facoltà giuridica». Tuttavia, «tra giuridicamente e legittimamente la differenza sta nella sfumatura "giusto" – spiega- Siamo contenti e orgogliosi quando questo avviene in contesti virtuosi, molto meno -prosegue- quando viene associato ad attività corresponsabili del mancato sviluppo turistico e commerciale del porto di Taranto e, per questo, diametralmente opposte alla visione del destino della nostra città».
Dispiaciuti per la spiacevole posizione assunta dagli organizzatori del Palio di Taranto, «ci resta solo un amaro sorriso nel pensare che perfino i vogatori, orgoglio della nostra tradizione marinara, siano incentivati ad andare a gasolio», conclude Marco De Bartolomeo. (CronacheTarantine)
E giunse la precisazione da parte dell'associazione:
L'associazione "Il Palio di Taranto", dopo aver preso atto delle critiche di parte della cittadinanza riguardo ad alcune sponsorizzazioni della manifestazione "Palio di Taranto edizione 2015", RINUNCIA alle partnership di Total, Shell e Mitsui. L'evento deve continuare ad essere parte integrante di quel patrimonio storico e culturale della città al quale tutti i tarantini devono sentire di appartenere. Il comunicato completo sarà pubblicato domani su tutti gli organi d'informazione locale.
Il Presidente, Francesco Simonetti
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