giovedì 29 aprile 2010

Un sindaco da respirare a pieni polmoni

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

L’inceneritore dell’AMIU è stato riaperto alcuni giorni fa e da allora riversa sulla città il suo contributo di veleni (diossine, nanoparticelle, ceneri, ossido di carbonio, ecc.).

Il giorno dell’inaugurazione, il sindaco e quelli come lui che si sono sempre dichiarati contrari agli inceneritori e favorevoli alla raccolta differenziata hanno messo musica e stappato spumanti, protetti da un cospicuo numero di forze dell’ordine in assetto antisommossa. Avevano forse paura dei loro stessi concittadini?

Un giorno dopo l’inaugurazione l’inceneritore è stato spento perché i valori delle emissioni (CO, NOx, SO2, polveri totali, TOC, HCl e HF , ecc) erano fuori norma.

Dopo una serie di verifiche e controlli l’impianto è stato riaperto perché, secondo gli esperti, “non era l’inceneritore ad inquinare, ma le centraline di rilevamento a non funzionare bene”!

Dopo questa decisione, la città si trova sotto un’altra ciminiera attiva che, al pari di tutta la grande industria tarantina, brucia ed emette inquinanti senza alcun controllo. Sarebbe questo l’esempio che il Comune dovrebbe dare all’Ilva, all’ENI, alla Cementir ed a tutti coloro cui i tarantini chiedono di far rispettare la legge?

Tutti i cittadini e le associazioni che hanno a cuore la salute pubblica si sono sempre opposti, senza essere ascoltati, alla riapertura di questo ennesimo impianto di produzione di diossina e rifiuti speciali. Ed oggi accusano con profonda delusione la giunta comunale e l’AMIU di contribuire a devastare la qualità della vita degli abitanti, già gravemente compromessa. Inoltre, la stessa raccolta differenziata, più volte proclamata invano, ora serve quasi esclusivamente a raccogliere materiale secco da bruciare, polverizzare ed inalare nei nostri polmoni.

Gli inceneritori hanno anche un costo economico altissimo: un contributo importante e imparziale per la valutazione dei costi di gestione di un inceneritore di rifiuti lo fornisce la Regione Emilia Romagna, nel Bollettino Ufficiale N.8 del 28-01-2010 (al sito http://bur.regione. emilia-romagna. it/area-bolletti ni/bollettino- ufficiale- 28-gennaio- 2010-1/at_ download/ pdf_firmato) , in cui si calcola che un inceneritore medio da 200.000 tonnellate anno costa 34 milioni l’anno per tenerlo operativo (soldi che vengono in gran parte da tasse e contributi statali).

Ai più volte citati studi nazionali della dott.ssa Gentilini, e del dott. Montanari, si aggiungono ogni giorno ulteriori prove della tossicità di questi impianti, come si vede dallo studio dell’Istituto Britannico di Ricerca sulla Salute che ha correlato la mortalità infantile alla direzione del vento che passa sugli inceneritori (si vedano le immagini allegate ed il link http://www.ukhr. org/incineration /index.htm) . E’ incredibile come un sindaco pediatra possa mettere a rischio la vita di 8-9 bambini su mille nella sua città!

Il gruppo di associazioni sottoscritte rinnova, dunque, tutta la sua contrarietà verso questo impianto ed esige dal sindaco e dall’AMIU che:
* in attesa della chiusura definitiva, siano immediatamente riattivati tutti i monitoraggi obbligatori per legge;
* che i dati siano comunicati all’autorità competente e resi disponibili al pubblico.
Secondo il decreto legislativo n.133/2005, in caso di sforamento, l'impianto deve fermarsi in maniera automatica e non può essere riattivato senza monitoraggio. Può bruciare solo metano puro.

Per l’ennesima volta, infine, le associazioni e i cittadini sottoscritti condannano l’atteggiamento delle istituzioni pubbliche che, in barba alle leggi sulla trasparenza ed alle dichiarazioni di intenti, escludono i cittadini dalla partecipazione fattiva alle decisioni rilevanti per la collettività, ignorano la comunicazione istituzionale e osteggiano le osservazioni del pubblico previste dalla legge.

Comitato per Taranto, Taranto libera, Fondo antidiossina Taranto, Meet Up "i Grilli delle 100 masserie", Amici di Beppe Grillo Taranto, Comitato di quartiere di Paolo VI, Peacelink.

Nessun commento: