Altamarea ha presentato in una conferenza stampa presso la masseria Fornaro a Taranto le risultanze dell’incontro avuto con i parlamentari Vico, Patarino e Franzoso in merito alla bozza di proposta di legge per l’indennizzo degli allevatori di Taranto colpiti dall’emergenza diossina.
I parlamentari hanno condiviso la bozza a loro presentata e hanno ritenuto di partire con una prima mozione urgente, che ha un iter molto più veloce della legge e che investe lo stesso Presidente del Consiglio.
La mozione sarà sottoscritta trasversalmente da più parlamentari che sosterranno la proposta.
Altamarea ha fatto presente che il governo in passato è intervenuto con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per fronteggiare l’emergenza diossina in Campania scoppiata con il caso della “mozzarella di bufala”.
Il caso Taranto presenta aspetti analoghi e per certi aspetti ancora più gravi, connessi ad un inquinamento cronico legato alle attività industriali.
Per tali ragioni il “caso Taranto” può essere affrontato con procedure d’urgenza a sostegno del comparto zootecnico.
La situazione già grave è destinata ad aggravarsi ulteriormente se si effettuassero controlli a tappeto delle carni, che presentano normalmente valori di diossina di gran lunga superiori a quelli del latte nel comparto ovicaprino.
Prima che il problema esploda in tutta la sua gravità mettendo in ginocchio interi settori produttivi e colpendo in special modo gli allevatori, è necessario avviare con urgenza provvedimenti di indennizzo diretti a sostenere il comparto zooctenico.
Si ricorda che fino a oggi sono stati abbattuti oltre 1500 capi di bestiame e che ne verranno eliminati altri 500 nei prossimi giorni dopo la sentenza del TAR di Lecce, tutti contaminati da diossina oltre i limiti di legge.
Altamarea invita il Presidente della Regione Puglia a dichiarare lo stato di calamità per le zone colpite anche in virtù del fatto che l’intera area attorno al polo industriale è stata dichiarata dalla stessa Regione non pascolabile nel raggio di 20 chilometri.
La raccolta di firme dei cittadini a sostegno della proposta di legge per l’emergenza diossina ha raggiunto le duemila firme ed è stata rilanciato con una petizione su Internet
il coordinamento Altamarea
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