lunedì 19 aprile 2010

Trivellazioni selvagge in Puglia: via libera del Ministero!

Tremiti. Parere positivo del Ministero alle trivellazioni.
I comitati locali, Legambiente Puglia, l'assessore Losappio: “E’ una vergogna!!


Tra nucleare e petrolio, si continua a pensare soluzioni inefficaci per la lotta ai cambiamenti climatici e per la sicurezza energetica del nostro Paese. La società petrolifera Petroceltic Elsa potrà sondare il mare tra il Gargano e le Isole Tremiti, a 12 chilometri dall'arcipelago e a 11 dalla costa, alla ricerca del petrolio: l'Ufficio Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente ha infatti espresso parere positivo alla richiesta della società irlandese. L'unica parvenza di buon senso che il ministero ha manifestato è relativa all'obbligo per la società di dotare le navi di ricognizione di un sistema di avvistamento dei cetacei. L'area prescelta, infatti, è antistante al tratto di costa in cui nello scorso dicembre si spiaggiarono nove capodogli.

“Non si può negare che in Italia ci sia bisogno di investimenti nel settore energetico, ma di certo non nel petrolio, una fonte il cui utilizzo va in direzione opposta rispetto agli impegni presi dal nostro Paese con la firma del protocollo di Kyoto. - dichiara Francesco Tarantini, Presidente di
Legambiente Puglia - Inoltre, sembra che a nessuno interessi l'impatto ambientale che queste operazioni comporterebbero, oltre che nella prima fase di di ricerca di idrocarburi, soprattutto in quella della costruzione di piattaforme petrolifere che trasformerebbero il territorio in un distretto petrolifero, danneggiando il turismo, la salute dei cittadini e la pesca. E' una vergogna pensare ancora a deturpare le bellezze della nostra Regione. Le Isole Tremiti, in particolare, rappresentano una vera ricchezza per l'Italia dal momento che lì sorge una delle tre aree marine protette pugliesi"
Le compagnie petrolifere pagheranno allo Stato circa il 30% tra royalties e tasse, mentre alla nostra regione resta solo l'1%. In altri Paesi del mondo si pagano dal 30% all'80% di royalties come ricompensa per i danni ambientali. Vista la penuria di petrolio da noi, il basso costo è l'unica ragione che rende interessante la nostra area regionale agli occhi dei petrolieri.
“Legambiente ribadisce l'importanza di tutelare le aree protette e incentivare la produzione e l'uso delle fonti rinnovabili. Dal dossier 'Comuni Rinnovabili 2010' emerge che la Puglia vanta 3,95 MW di idroelettrico, 95,19 di solare fotovoltaico, 1128,75 di eolico, 139 di biomasse e che i Comuni con il più alto numero di MW installati di eolico sono tutti pugliesi. Il comune che registra la maggiore potenza installata è Troia (FG), con i suoi 171,9 MW. Seguito da Minervino Murge (BT) con 116,4 MW e dal Comune di Sant'Agata di Puglia (FG) con 97,2 MW.
Il nuovo scenario delle fonti rinnovabili sta facendo riscoprire nuove strade da intraprendere per rendere più moderno, efficiente e anche sostenibile il sistema energetico – continua Tarantini - E che dovrà passare per tanti piccoli impianti per creare una vera e propria 'generazione distribuita', un espediente che non si basa più su pochi grandi impianti produttivi, ma integra e connette alla rete di distribuzione elettrica una miriade di impianti di piccola o media dimensione che utilizzano fonti rinnovabili. Pertanto, dati in mano, - conclude Tarantini - non possiamo che opporci a quest'ennesimo scempio e, come ci siamo battuti contro le piattaforme petrolifere nel Mar Grande a Taranto e al largo di Monopoli, assumiamo la stessa posizione per le trivelle alle Tremiti: siamo pronti a manifestare al fianco dei cittadini e delle associazioni ambientaliste." (Brindisisera)

Michele Eugenio Di Carlo, Presidente del
Comitato per la tutela del mare del Gargano, dichiara: "Ad appena pochi giorni dal no fermo e deciso pronunciato dal Comitato per la tutela del mare del Gargano e da numerosi esponenti politici della Capitanata, riguardo la possibilità di autorizzare alla ricerca di petrolio la società irlandese "Petroceltic Elsa" nel mare compreso tra i laghi di Lesina e di Varano e le Isole Tremiti su una superficie di 528 chilometri quadrati, un no motivato dalla considerazione che l'attività iniziale di studi geologici esplorativi del sottosuolo minerario, attraverso prospezioni sismiche che generano onde sonore, potrebbero essere la causa dello spiaggiamento dei noti sette capodogli e dalla constatazione che gli eventuali esiti positivi delle prospezioni sismiche darebbero il via alla perforazione del fondo marino, fino a 4000 metri di profondità, con la costruzione di infrastrutture petrolifere lungo le linee costiere pugliesi e gravi
danni all'ambiente, alla fauna e alla flora marina con negative ripercussioni per l'economia turistica e lo sviluppo sostenibile del territorio, apprendiamo preoccupati e amareggiati, da notizie di stampa, che l'ufficio valutazione di impatto ambientale del Ministero dell'Ambiente ha espresso parere positivo alla richiesta della società irlandese, subordinandolo semplicemente all'obbligo di
dotare le navi di ricognizione di un sistema di avvistamento dei cetacei. (Ildiariomontanaro)

"Il Comitato Nazionale VIA ha espresso parere favorevole alle perforazioni esplorative nel mare antistante le Isole Tremiti e si accinge a fare altrettanto per quelle davanti alla Foce del Fortore. In attesa del si del Ministero (scontato dopo l'analogo consenso per Monopoli) non si può ignorare che anche in questo caso il Governo Nazionale intende esprimersi esattamente in direzione opposta rispetto alla Giunta Regionale ed al suo organo tecnico (Via Puglia). "Non è del resto una novità. Anche per la nuova centrale AGIP di Taranto, per quella di Edipower a Brindisi, per le normative sulle energie rinnovabili, sulle aree protette e sulle industrie a rischio di incidenti rilevanti, sul rigassificatore di brindisi il Governo con i suoi vari esponenti capeggiati dal Ministro pugliese ha avviato in questi due anni un sistematico "pressing" contro le scelte della Puglia in varie materie e settori nel tentativo di frenarne l'attività. "Dopo il risultato elettorale c'è da augurarsi un qualche cambiamento e anche una maggiore determinazione degli esponenti del Pdl a difendere la propria terra da decisioni governative così dannose. Cosa farà l'Amministrazione Provinciale di Foggia per difendere la riserva marina e il rapporto turismo-beni naturali che fa delle Tremiti un punto di riferimento mondiale? Come reagiranno i parlamentari europei del Pdl che si sono rivolti alla Commissione Europea? E qualcuno dei tanti onorevoli e senatori pugliesi vorrà chiedere conto ai Ministri ed al Presidente del Consiglio italiano?" (Teleradioerre)

Vedi anche Greenreport.it per una scheda dettagliata

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