2 permessi alla Shell per ricerche nel Golfo di Taranto
ROMA - Non bastava la polemica innescata dal via libera ad analisi nel mare delle Tremiti a caccia di eventuali giacimenti petroliferi, oggi una nota di Shell Italia annuncia che la società petrolifefa ha ottenuto dall'Ufficio Nazionale Minerario Idrocarburi Geotermia del Ministero dello Sviluppo Economico l'accettazione di due istanze di permesso di ricerca offshore nel Golfo di Taranto, presentate lo scorso novembre.
La società ha precisato che di tratta dei blocchi ''d73F.R.-SH'' (Mare Jonio, zona F) e ''d74F.R.-SH'' (Mare Jonio, zona D e F), che coprono un'area di 1356 km quadrati. Shell ''confida di poter eseguire presto una campagna di acquisizione sismica dei dati; i dati raccolti con l'attivita' sismica saranno la base per valutare ogni decisone su eventuali pozzi esplorativi''.
''L'Italia e' decisamente posizionata sulla mappa del Gruppo Royal Dutch Shell come uno dei paesi piu' importanti per l'Europa continentale - ha commentato Marco Brun, Country Manager Shell in Italia e CEO Shell Italia E&P - con opportunita' di crescita nel settore dell'esplorazione e produzione di idrocarburi. Siamo gia' fortemente impegnati nel Paese e siamo felici, con questa nuova opportunita' nel Golfo di Taranto, di poter ulteriormente espandere i nostri interessi esplorativi offshore oltre alla presenza gia' in essere dall'inizio dello scorso anno nel Canale Di Sicilia. Speriamo davvero che entrambe le opportunita' esplorative possano porre le basi per un futuro di crescita in Italia'.(GdM)
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