martedì 4 agosto 2009

Impariamo dalla Sardegna

Ecco il sito della Regione Sardegna dedicato alla sostenibilità, con tanto di forum di discussione e materiali illustrativi scaricabili ed integrabili.
Un uso avanzato del web tradizionale al servizio del benessere e dei cittadini.
Abbiamo inserito immagini e link per accedere al settore della gestione dei rifiuti, ma le tematiche riguardano tutto l'ambiente e la sua tutela.
Vi invitiamo a visitarlo e a prendere a piene mani!

PS. Visto che si tratta di una regione bellissima e molto organizzata e civile... visto che è estate... perchè non mandiamo l'AMIU e l'Amministrazione a fare un bel campo di lavoro (vero, non al bar!) e a studiare (i libri, non la Gazzetta dello Sport!) in Sardegna? Consulenti compresi!


Approfondimenti disponibili sulla Gestione dei Rifiuti:

Il Green Pubblic Procurement (GPP)

 La progettazione e l'ottimizzazione operativa dei sistemi
di raccolta differenziata integrata
W. Giacetti, R. Venturi, L. Betelli

 Le raccolte differenziate dei rifiuti organici: sistemi di raccolta
della frazione umida a confronto
W. Giacetti, R. Venturi, P. Lepore

 Le raccolte differenziate dei rifiuti organici
W. Giacetti, R. Venturi, P. Lepore

Normativa Gestione Rifiuti


Bibliografia

Siti utili

La Guida Specifica e il Vademecum delle Buone Pratiche per la Gestione dei Rifiuti

4 commenti:

walter ha detto...

Ok per il 2.0, la partecipazione,la rete, che possono essere strumenti di azione e proposizione di idee e proposte che utilizzano la collaborazione e il sapiere collettivo.
Ma il riferimento al Portale della Sardegna a mio parere non è dei più felici, sembra tutto tranne che partecipativo, accessibile. I forum poi sono semplici forum con caratteri piccoli non accessibili a ipovedenti.

A questo punto tanto meglio quello della Puglia, che è stato pure premiato al Forum PA di Roma di Maggio, http://comunicazione.regione.puglia.it/

Ad ogni modo siamo ancora lontani in Italia dalla rivoluzione 2.0, e del web sociale, si vedano ad esempio in UK www.mysociety.org (creato da Hacker ed ormai utilizzato da diverse PA locali come piattaforma di segnalazione/partecipazione geomappata).
In generale per maggiori riferimenti si legga il Blog di David Osimo, tra i massimi esperti europei di e-gov 2.0, http://egov20.wordpress.com/

Anonimo ha detto...

ok, Walter. Più articolato e sicuramente interattivo quello della Puglia (una domanda: quanto è costato? e chi lo ha fatto?), però ci ho messo un'ora a cercare tutta la documentazione sui rifiuti e mancano i riferimenti, gli approfondimenti, le schede... Non serve tutta la community stile facebook per una sana gestione condivisa dell'ambiente. Diciamo che ciò che occorre ora, in comuni tristi come Taranto e provincia dal punto di vista della trasparenza e dell'onestà verso i cittadini, sono pagine semplici come quelle sarde, con la possibilità di documentarsi, indicare e condividere feedback tematici di base, senza raggiri e senza censure!
L

Walter ha detto...

Lasicamo la storia dei costi, dopo la cantonata di Italia.it costato 80 milioni di euro! ad ogni modo un servizio che funzioni bene e sia mantenuto ha comunque dei costi; il sito della Puglia (lo dico da semplice utente, che opera in questo campo) è fatto con una piattaforma open source intanto, gratuita, ed è progettato per gestire relazioni e feedback dal basso (per quanto possa essere magari non di immediata accessibilità, perchè richiede una certa dimistichezza), mentre quello della Sardegna sarà stato realizzato da ATS presumo, con piattaforma proprietaria (quindi con un costo di sviluppo incorporato e di personalizzazione), ma lasciamo gli inutili tecnicismi! Se per semplicità ci rifacciamo a un sito-brochure come quello della Sardegna, statico, poco interattivo, che va bene solo per illustrare a mò di propaganda il ciclo di gestione dei rifiuti, alzo le mani è una visione diversa dalla mia.
Personalmente credo nelle forme di accesso telematico in cui si dovrebbe poter aver accesso non solo agli atti, segnalare cattive e buone pratiche, ma anche interagire tra utenti per autorganizzarsi.
Ma quest'ultimo punto forse non è nè nel ruolo nè nel dna della PA, nè sarda o di qualsivoglia parte del mondo.

Ad ogni modo Puglia2.0 è stao premiato al Forum PA di Roma alcuini mesi fa, come best practice di trasparenza e partecipazione, ma non devo perorare nessuna causa semplicemente mi preme l'onestà intellettuale delle argomentazioni, per i costi o altre informazioni in Puglia 2.0 c'è la pagina dei contatti: http://comunicazione.regione.puglia.it/contatti.

NB: il mio appunto non è al progetto Sardegna sostenibile, che nelle finalità è lodevole certamente, per l'approccio verso le scuole, la sensibilizzazione, che viene fatta grazie ad una società Achab (che conosco personalmente e opera in tutta Italia), ma averlo definito come modello di web2.0 collaborativo, bene mi sento fermamente di escludere questa affermazione, ottimo sito-brochure-propaganda, ma il 2.0 collaborativo è ben altro!

coxta ha detto...

Ok, pace: quello sardo è un ottimo web 1.1 ma non 2.0. Resta il dato che pPer un comune come quello di Taranto la cui comunicazione telematica è trasparente come il mare di Rimini, sarebbe un progresso strepitoso!
In ogni caso, sul fronte interattivo, anche il portale paesaggistico della Regione Puglia è una rivoluzione che merita considerazione. Purtroppo, nonostante la vicinanza geografica, Taranto e Bari sono molto lontane...