lunedì 3 agosto 2009

Provincia goffa...: lo fa apposta?

AMBIENTE L’AZIENDA INTENDE REALIZZARE UNA PIATTAFORMA DI STOCCAGGIO, IL CONSIGLIO PROVINCIALE SI ERA ESPRESSO PER IL «NO»
Rifiuti, Provincia bocciata
Il Tar accoglie il ricorso della Universal Service di San Marzano
Mimmo Mazza (La Gazzetta di Taranto, 3agosto p.VII)

Il Tar di Lecce boccia la Provincia e annulla la delibera con la quale lo scorso 21 gennaio il Consiglio provinciale approvò all’unanimità (ma Forza Italia e An polemicamente non parteciparono al voto) un ordine del giorno proposto dal consigliere provinciale Giampiero Mancarelli sulla proposta presentata dalla Universal Service di San Marzano per la realizzazione di un centro di stoccaggio per i rifiuti speciali.
Il progetto è ormai da anni al centro di polemiche anche perché il 12 giugno del 2008 il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di San Marzano ha ordinato la demolizione di alcune opere già realizzate dalla Universal Service e che costituivano una parte del progetto presentato alla Provincia di Taranto. Quell’ordinanza è stata sospesa sempre dal Tar di Lecce il 26 novembre 2008.
Con la delibera del 21 gennaio 2009, ora bocciata dal Tar di Lecce, la Provincia approvò un indirizzo contrario per l’intero progetto, invitando il dirigente competente a prenderne atto; l’atto di indirizzo era fondato sulla seguente motivazione: «La Via risulterebbe accordata in maniera sovrabbondante rispetto le richieste come evidenziate in corso di iter amministrativo; una eventuale autorizzazione dell’Ente equivarrebbe ad una sanatoria dell’accertato abusivismo esponendo l’Ente provinciale ad eventuali conseguenze penali; la procedura ordinaria come attivata non prevede la modifica delle richieste sui codici Cer come rappresentato solo in itinere dall’azienda a differenza della procedura semplificata; oltre 3000 cittadini hanno dichiarato la propria contrarietà sottoscrivendo una petizione popolare sul presupposto della irreversibile incidenza di un siffatto impianto su una zona agricola, nonché sul presupposto della mancanza di programmazione attuale, oltreché numerose associazioni e comitati hanno presentato memorie e documentazione di disapprovazione per un siffatto impianto con argomentazioni condivisibili; il progetto di ampliamento si inserisce, poi, in una pianificazione non formale di trasformazione irreversibile del territorio di San Marzano in quanto funzionalmente connesso ad altri interventi vedi la discarica III lotto La Torre Caprarica». Con determina del 30 gennaio 2009, il dirigente del settore Territorio e ambiente della Provincia prese atto della volontà espressa dal Consiglio provinciale e rigettò l’autorizzazione all’ampliamento dell’impianto richiesta dalla ricorrente.
Secondo il Tar, il ricorso è fondato in quanto la delibera del Consiglio provinciale interviene su argomenti rimessi alla competenza dei dirigenti; la «sovrabbondanza» della Via non costituisce un ostacolo ma al limite una «la possibile “riduzione” del progetto in maniera tale da ridurne l’impatto sull’ambiente»; la petizione popolare «non può, di per sé, assumere efficacia preclusiva della realizzazione dell’impianto, ma costituisce solo un elemento, al pari della vicinanza di un altro impianto (la discarica Ecolevante).
Il Tar ha invece respinto la richiesta di risarcimento dei danni presentata dalla Universal Service.

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