sabato 1 agosto 2009

Controlliamo la carne!

Lettera del coordinamento Altamarea alle autorità competenti

Alta concentrazione di diossina nel fegato di pecore e capre a Taranto
I dati del 2008 per pecore e capre sono i seguenti: latte 17% di superamenti (7 campioni su 41); carne 83% di superamenti (5 campioni su 6); fegato: 100% di superamenti (16 campioni su 16).

Taranto, 13 luglio 2009

Al Dr. Silvio BORRELLO Direttore Generale Sicurezza di alimenti e nutrizione
Ministero del lavoro, delle salute e delle politiche sociali
Direttore Generale Prevenzione e salute
Ministero del lavoro, delle salute e delle politiche sociali
Direttore Generale Qualità della vita
Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
Via C. Colombo 44 – 00147 ROMA
Direttore Generale per la salvaguardia ambientale
Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
Via C. Colombo 44 – 00147 ROMA
On. Nichi VENDOLA Presidente Regione Puglia
Lungomare N. Sauro 33 – 70121 Bari
Dr. FIORE – Assessore alla sanità della Regione Puglia
Dr. Giovanni FLORIDO – Presidente della Provincia di Taranto
Via Anfiteatro 4 – 74100 Taranto
Assessorato alla sanità della Provincia di Taranto
Dr. Ippazio STEFANO Sindaco di Taranto
Piazza Castello - 74100 Taranto
Assessorato alla sanità del Comune di Taranto
Via Plinio 75 - 74100 Taranto
Dr. Angelo MICCOLI – Sindaco di Statte
Via S. Francesco 5 – 74010 Statte (TA)
Assessorato alla sanità - Comune di Statte
Via S. Francesco 5 – 74010 Statte (TA)
Prof. Giorgio ASSENNATO – Direttore Generale ARPA Puglia
Corso Trieste 27 – 70126 Bari
Dr. Elio CALABRESE – Responsabile Dpt di Taranto ARPA Puglia
Via Anfiteatro 8 – 74100 Taranto
Dr. Angelo COLASANTO Direttore Generale ASL Taranto
Viale Virgilio 31 – 74100 Taranto
Dr. Michele CONVERSANO – Responsabile Dpt Prevenzione ASL TA
Via Diego Peluso 117 – 74100 Taranto
Dr. Alfonso PIRONTI - Prefetto di Taranto
Via Anfiteatro 4 – 74100 Taranto
Dr. Franco SEBASTIO - Procuratore della Repubblica di Taranto
Via Marche – 74100 Taranto

Oggetto: Alta concentrazione di diossina nel fegato di pecore e capre a Taranto

Il coordinamento di “ALTA MAREA contro l’inquinamento”, che, tra l’altro, ha promosso la “Marcia dei 20.000 contro l’inquinamento a Taranto” del 29 novembre 2008, esprime la propria viva preoccupazione in merito alla contaminazione da diossina rilevata ormai da diversi mesi nella catena alimentare.
Le analisi svolte negli ultimi tempi dal Dipartimento di prevenzione della ASL di Taranto su pecore e capre che hanno pascolato attorno all'area industriale di Taranto presentano preoccupanti superamenti dei limiti di legge per la diossina:
  • latte: 17% di superamenti (7 campioni su 41)
  • carne: 83% di superamenti (5 campioni su 6)
  • fegato: 100% di superamenti (16 campioni su 16).
Il fegato, quindi, è l'organo bersaglio della diossina e della sua contaminazione. Inoltre, la concentrazione di diossina riscontrata nel fegato di pecore e capre supera di oltre 10-20 volte i valori riscontrati nel latte.
Il Dipartimento di prevenzione della AS di Taranto ha cominciato a coordinarsi con l’analogo organismo della ASL di Bari: saranno effettuati controlli direttamente nei macelli per esaminare il fegato di animali che hanno pascolato nelle aree contaminate o presumibilmente contaminate.
Dai dati prima esposti appare chiaro che ci troviamo non di fronte ad un problema circoscritto, ma verosimilmente alla punta di un iceberg dato che tutte le analisi del fegato fin qui effettuate denunciano valori di diossina molto al di sopra dei limiti di legge. Tali dati si aggiungono a quelli, sempre sulla diossina, rilevati nel sangue di cittadini, nel latte materno di puerpere, nel formaggio artigianale e nelle uova, con metodiche analitiche talvolta diverse da quelle del Dipartimento di prevenzione della ASL/TA, ma comunque attendibili.
Tutto ciò è la spia di un fenomeno molto preoccupante che temiamo possa rivelarsi ancor più esteso quando verranno effettuati i controlli della diossina nei macelli.
Occorre fare chiarezza e farla presto, dato che il fegato degli agnelli viene ampiamente consumato in Puglia (i cosiddetti “fegatini” sono rinomati e molto richiesti nella stagione turistica e nelle festività).
L’art. 32 della Costituzione Italiana stabilisce che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. Tale diritto può essere fatto valere dai cittadini sia nei confronti dello Stato e degli enti pubblici sia nei confronti dei privati o dei datori di lavoro. Esso tutela un interesse collettivo della società a non subire conseguenze negative non controllate che possono portare alla contaminazione della catena alimentare.
In ottemperanza al suddetto precetto costituzionale, chiediamo che la questione della diossina nella catena alimentare a Taranto, data la sua rilevanza e pericolosità, venga affrontata con rigore e tempestività dalle Autorità sanitarie nazionali, in aiuto a quelle regionali e locali.
Chiediamo inoltre di sapere se a livello nazionale siano effettuati controlli sistematici nei macelli sulla contaminazione da diossina nel fegato degli animali macellati.
Riteniamo che il tema della sicurezza alimentare debba coinvolgere i cittadini, con le dovute cautele, ma con una puntuale e dettagliata informazione. Anche su Internet devono essere pubblicate le analisi svolte e la mappa, costantemente aggiornata, delle aree in cui si riscontrano elevati livelli di contaminazione da diossina.
Riteniamo altresì che sia utile oltre che doveroso che i consumatori in quanto cittadini detentori di un fondamentale diritto alla conoscenza siano informati puntualmente circa la eventuale nocività degli alimenti, con particolare riguardo alle fasce più sensibili (bambini, donne in stato di gravidanza, ecc.).
Tutto ciò premesso chiediamo che tutte le Istituzioni interessate, quelle sanitarie in primis, si attivino in ogni direzione, inclusa quella politica, perché vengano presi efficaci provvedimenti atti a fronteggiare la grave situazione sopra esposta.
Chiediamo infine che il Governo si impegni per imporre la massima limitazione alle emissioni di diossina, (indipendentemente dalla vigente normativa, inspiegabilmente ancora in vigore, che prevede limiti assolutamente abnormi e in contrasto con tutti i provvedimenti in materia della UE), e che provveda alla indispensabile bonifica del territorio.
Se non si raggiungeranno a breve questi due ineludibili obiettivi, la contaminazione alimentare a Taranto è inevitabilmente destinata ad aumentare, suscitando preoccupazioni sempre più forti e accrescendo i rischi per la salute dei cittadini.

Per le rappresentanze locali raggruppate in “ALTAMAREA contro l’inquinamento”
Paola D’Andria, Presidente AIL Sezione di Taranto

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