mercoledì 4 marzo 2009

Casa della Cultura?

Lettera aperta agli Amministratori del Comune e della Provincia di Taranto

Altri hanno, nelle scorse settimane, messo in evidenza le precarie condizioni della Biblioteca/Emeroteca “Acclavio”: umidità assolutamente intollerabile per dipendenti ed utenti (anche per il sistema di riscaldamento assolutamente inadeguato), infiltrazione di acqua nel solaio dell’Emeroteca e via discorrendo. Mi associo, quale assiduo frequentatore soprattutto dell’Emeroteca, alle loro giuste e sacrosante proteste.
La verità è che la struttura, progettata e nata nata per contenere un’esposizione di mobili con relativo deposito, si mostra per quella che è: assolutamente inadeguata per le funzioni che dovrebbe svolgere attualmente; né è pensabile intervenire con interventi di “adeguamento” che, a mio parere, risulterebbero costosissimi e sostanzialmente inefficaci.
Si tratta quindi, sempre a mio parere, di mettersi a lavorare per costruire una nuova soluzione: a Bari quello che era il vecchio macello comunale è diventato, dopo opportuna ed idonea ristrutturazione, l’accogliente struttura dell’Archivio di Stato, della Biblioteca Nazionale e dell’Emeroteca
Perché non pensare a qualcosa di analogo anche a Taranto? Nella nostra Città non mancano certo strutture di pregio abbandonate che potrebbero essere trasformate in una Casa della Cultura degna di questo nome, magari attingendo a fonti di finanziamento europee.
Indico, con una riflessione immediata e superficiale, solo alcuni possibili contenitori: l’ ex Liceo Ferraris in via Mazzini, abbandonato da anni, di proprietà della Provincia che potrebbe gestire, insieme al Comune, un eventuale progetto; l’ ex Ospedale vecchio, abbandonato da qualche anno; l’ex circolo della Marina Militare in Via Di Palma (di fronte all’Arsenale), anch’esso abbandonato da anni.
Probabilmente con una riflessione più approfondita ed organica si individuerebbero anche altre soluzioni che potrebbero dare alla Casa della Cultura una sede adeguata e confortevole.
Pinuccio Stea (storico locale)

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