Ognuno dice che ha vinto.
Speriamo bene...
Quarantaquattro voti dell'Aula consiliare della Puglia per approvare all'unanimita' il disegno di legge del governo regionale che modifica i termini temporali (individuati nella legge n. 44 del 19 dicembre del 2008) per l'applicazione dell'accordo sui valori limite di diossina (2 nanogrammi e 1/2 di diossina al metro cubo) emessa dallo stabilimento Ilva di Taranto, a partire dal 30 giugno del 2009 anziche' dal 1 aprile e a partire dal 31 dicembre del 2010 (0,4 nanogrammi al metro cubo).
Il ddl che mantiene fede agli impegni assunti in sede di protocollo integrativo dell'Accordo di programma ''Area industriale di Taranto e Statte'' dell'11 aprile del 2008, firmato a Roma il 19 febbraio di quest'anno rappresenta un caso di forte sinergia istituzionale tra Ministero, sindacati, Ilva, Regione, Provincia e Comune.
''Eccellente la qualita' legislativa di questo Consiglio che, prima ancora del Parlamento europeo e di altre nazioni, ha saputo legiferare in questa materia - ha detto l'assessore competente Michele Losappio a conclusione del dibattito in Aula - basti ricordare che appena il 10 marzo scorso, il Parlamento europeo, su iniziativa di alcuni parlamentari tra cui Marcello Vernola e Enzo Lavarra, ha approvato un emendamento, il cosiddetto emendamento Ilva, che fissa i limiti stringenti per gli impianti di combustione per Taranto e Brindisi. E questo, voglio sottolinearlo, lo hanno fatto dopo l'intervento legislativo del consiglio regionale pugliese''.
''L'impalcatura della legge del dicembre del 2008 e' stata completamente recepita - ha aggiunto ancora Losappio - e i limiti sono stati lasciati cosi' come erano stati da noi individuati. Anzi, per la prima volta e senza precedenti in Italia, e' previsto anche un monitoraggio di controllo, a carico del gestore, e realizzato da Arpa e Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)''. (ASCA)
La Puglia è giunta prima del Parlamento Europeo al varo di una legge che limita sul territorio le emissioni di diossina...
Il 10 marzo scorso – ha quindi detto Losappio - il Parlamento europeo, su iniziativa di alcuni parlamentari, tra cui Marcello Vernola e Enzo Lavarra, ha approvato un emendamento, il cosiddetto “emendamento Ilva”, che fissa limiti stringenti per gli impianti di comustione per Taranto e Brindisi. “E questo – ha detto Losappio – il Parlamento europeo lo ha fatto dopo la legge antidiossina varata dal consiglio regionale pugliese”.
Un’atmosfera favorevole evidenziata in precedenza anche da consiglieri di opposizione come Ignazio Zullo, Nicola Tagliente, Donato Salinari, Giammarco Surico e Pietro Lospinuso. Quest’ultimo, come aveva fatto anche il capogruppo di Fi, Rocco Palese, ha evidenziato più volte il fatto che le modifiche esaminate oggi dal consiglio erano state già richieste dal centrodestra a dicembre, in sede di approvazione della legge regionale antidiossina. Nel corso del dibattito, toni polemici sono emersi solo da parte del consigliere regionale Sergio Silvestris (An), che in un primo momento ha definito Losappio “un assessore da operetta”, precisando in un secondo momento che si riferiva ad atteggiamenti assunti nella seduta di dicembre dedicata all’argomento affrontato oggi nell’aula consiliare. Per la maggioranza sono intervenuti i consiglieri Pietro Mita, Paolo Costantino, Donato Pentassuglia e Arcangelo Sannicandro. Tutti hanno espresso “soddisfazione” per il risultato raggiunto in materia ambientale. (la Gazzetta del Mezzogiorno)
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