domenica 17 agosto 2008

Rassegnina domenicale

A Taranto, si parla continuamente di Ilva.... e come non parlarne dopo che è stato azzerata da parte del Ministero dell'Ambiente, la Commissione IPPC, Integrated Pollution Prevention and Control (Prevenzione e controllo integrato dell'inquinamento), e dopo le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Prestigiacomo sulle analisi effettuate e comunicate dall'Arpa Puglia?

A queste dichiarazioni risponde il direttore dell'Arpa Puglia, Giorgio Assennato. L'articolo è della Gazzetta del Mezzogiorno, di Fulvio Colucci.

A Taranto la polemica: c'è inquinamento
«I dati raccolti dall’Arpa nel 2005 e nel 2006 a Taranto sono validi. L’inquinamento c’è e si vede».Il direttore dell’Agenzia regionale per l’ambiente, Giorgio Assennato, replica alle osservazioni - definite inquietanti - del ministero dell’Ambiente in cui si boccia l’attività di monitoraggio dell’aria effettuata negli ultimi 3 anni

Professor Assennato, il ministero dell’Ambiente boccia i dati raccolti nel 2005 e nel 2006 dall’Arpa. Ci saranno ulteriori ritardi nel rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale?
«No, i tempi dovranno essere comunque rispettati. Non si potrà derogare dalla data del 31 marzo2009. Le osservazioni del ministero non mi stupiscono anche se le considero francamente inquietanti ».

Perché?
«Leggendo le critiche sembra di trovarsi di fronte ad osservazioni del ministero delle Attività produttive. Bisogna chiedere al direttore generale Bruno Agricola perché è stato usato un sillogismo inquietante e assurdo: secondo il ministero le misurazioni effettuate nel 2005 e nel 2006 non sono valide perché i dati raccolti non rispettano i criteri stabiliti dal decreto legislativo del 2007. E’evidente l’assurdità: come potevamo fare campionamenti seguendo, due anni prima, i criteri imposti da una legge due anni dopo? Io difendo quei risultati: sono validi scientificamente e rientrano nelle procedure per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale. L’Aia è concessa dal ministero dell’Ambiente con il supporto dell’Agenzia nazionale cui l’Arpa fa riferimento. Non credo che per l’Agenzia nazionale quei dati non siano validi».

Un intoppo burocratico, insomma, che però potrebbe aver un peso “politico”. Il ministero vi chiede anche di distinguere tra inquinamento industriale e da traffico.
«La distinzione dovrebbero tenerla a mente anche loro ben sapendo, perché ormai arcinoto, che i risultati del monitoraggio offrono dati nei quali è evidente l’impatto industriale sulla qualità dell’aria. Cos’altro c’è da aggiungere? Il benzoapirene è verosimilmente legato all’attività delle cokerie dell’Ilva. Il benzoapirene è l’agente inquinante monitorato nel 2005 e nel 2006 e di cui sono accertati gli sforamenti dalle centraline poste al quartiere Tamburi».

Su questi dati è prevedibile un «braccio di ferro» con il ministero?
«No, la prossima settimana, rientrando al lavoro, risponderò tecnicamente, punto su punto, alle osservazioni. Stupisce lo zelo ministeriale in ragione del fatto che, ad esempio, non hanno mai risposto alla richiesta del presidente della Regione Nichi Vendola di modificare i parametri di legge sulle diossine, adeguandoli agli standard europei. Eppure la richiesta è di un anno fa».

Il ministro per l’Ambiente ha azzerato la commissione per il rilascio dell’Aia, ora giungono queste «osservazioni». Cosa pensa?
«Faccio una riflessione da semplice cittadino: mi sembra che il governo adotti due pesi e due misure. Così per il Mezzogiorno, condizionato storicamente da problemi occupazionali, si favorisce una certa politica tendente a lasciare inalterate situazioni o a diluire nel tempo soluzioni altrove, invece, già adottate. Mi riferisco, per esempio, all’emergenza diossina: in Friuli, o in Toscana, è un ricordo del passato. Perché qui ancora no?».

• Nel mirino le analisi degli anni 2005-6


17/8/2008

Prestigiacomo risponderebbe a Giorgio Assennato:
"Lei ha parlato per mezz'ora ora lasci parlare me! Questa è una analisi schierata come questa platea! Stiamo cercando di ripristinare il cornetto alla crema e l'uso del bigodino".

Seguiamo tra la gente Lei, il Ministro Stefania Prestigiacomo:



  • Altro interessante articolo. Dell'Espresso...
Si parla di Acqua, dell'acqua che fuoriesce dai nostri rubinetti, che dovrebbe essere potabile ed invece risulta essere in alcune città dal nord al sud Italia "contaminata"... Dobbiamo crederci? o è anche questo un modo per incentivare l'acquisto dell'acqua in bottiglia?

Se volete sapere di più, clicca sul titolo dell'articolo:

Zona verde acqua nera

di Claudio Pappaianni e Paolo Tessadri
Coliformi fecali in un terzo dei rubinetti delle case campane. Idrocarburi in quelli di Vicenza. E nelle basi Usa scattano i divieti

  • E mentre si cerca di capire se l'acqua nelle nostre case è potabile, via Garibaldi a Taranto continua ad allagarsi....
Dalla Gazzetta del Mezzogiorno
Taranto vecchia allagata per tubatura
Tecnici dell'Acquedotto pugliese al lavoro su un pezzo di condotta idrica che, cedendo, ha allagato via Garibaldi. Non è la prima volta. Qualche settimana fa in una situazione analoga s'aprì una voragine
TARANTO - Una conduttura idrica è saltata oggi nella città vecchia di Taranto causando l’allagamento di un tratto di strada in via Garibaldi. Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Acquedotto pugliese per procedere alla riparazione.

Qualche settimana fa la rottura di una tubazione nella stessa zona ha creato una voragine di diversi metri.

16/8/2008

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