sabato 30 agosto 2008

Anche questo è ambiente...

C'erano una volta le ferrovie pubbliche che dovevano contendere il primato dei trasporti alle auto inquinanti e dispendiose.
Poi arrivarono i politici e le multinazionali di acciaio e petrolio...

Treni, la Puglia perde gli Eurostar


FOTO Se fosse un film il suo titolo sarebbe "Ritorno al Passato", se fosse una favola inizierebbe con il più classico dei "C'era una volta". Se volessimo usare uno schema classico, potremmo dire che si tratta della eterna contesa NORD- SUD. Di certo c'è che la Puglia perde i treni Eurostar. Si inizia tra poco più di una settimana: dal prossimo nove settembre sarà soppresso l'Eurostar per Milano in partenza dalla stazione di Foggia alle 8.04 del mattino. Tempo un paio di mesi e spariranno tutti i pendolini in partenza dalle stazioni di Lecce, Taranto e Bari, e tutti transitanti per quella di Foggia. C'era una volta il pendolino che in tre ore e mezzo ti portava a Roma e in poco meno di sette a Milano. Si torna al passato, al regionale delle 5.52 che arriva a Roma poco dopo le 15, o all'intercity per Milano, partenza da Foggia alle 6.28, arrivo nella metropoli lombarda alle 16.29. Troppo pochi i viaggiatori per treni di alto livello, si giustifica Trenitalia, che intende dirottare le motrici veloci verso tratte più remunerative. A quella economica si aggiunge una motivazione tecnica: i locomotori ETR, quelli veloci, saranno tutti spostati sulle linee ad alta velocità, la Milano - Bologna e la Torino - Salerno. Quelle due tratte sono state adeguate, e si potrà viaggiare a velocità superiori ai 200 km l'ora. Sulla vecchia linea adriatica, mai adeguata, si dovrà invece continuare a viaggiare a non più di 150 km l'ora. Di qui l'inutilità dei pendolini. Tempi più lunghi, quindi, per raggiungere la capitale politica e quella economica del Paese. Trenitalia avrebbe intenzione di eliminare qualche fermata per ridurre i tempi di percorrenza degli Intercity. Provvedimento insufficiente a risarcire i viaggiatori meridionali dai disagi creati dal declassamento dell'intera tratta adriatica.

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