venerdì 22 agosto 2008

Le coste e il mare di Puglia

Inizia la "regulation" delle coste con il tentativo di mettere ordine al disastro ambientale dell'abusivismo e occupazione di suolo demaniale. A parte la goffagine amministrativa pare che ci siano troppi favori da rendere agli imprenditori...: come si fa a trattare con i guanti bianchi chi ha devastato migliaia di chilometri di coste meravigliose con scatoloni di cemento e forati degni di un set da dopoguerra? Gli stabilimenti pugliesi sono prevalentemente abusivi, vecchi e brutti!
Come si può, ancora una volta, soprassedere all'applicazione alla lettera della legge nazionale di tutela delle coste e mettersi a trattare con dei criminali (ricordiamo che l'abusivismo è un reato penale)? Si arriva addirittura a consentire di non rimuovere le baracche in inverno (quando ancora qualche angolo di natura si può apprezzare quasi integro) e a proporre la perequazione di aree comunali in cambio della restituzione di terreno demaniale(tuteliamo il profitto del privato con il patrimonio pubblico!!!)! E che più? Una fetta di c...?
Ma qualcuno è convinto che questa gente sia veramente il meglio degli operatori turistici cui possiamo ambire con popò di mare, clima e coste che abbiamo? Credete che facendo tabula rasa, migliorando le infrastrutture e i servizi e stabilendo (e facendole rispettare a tutti) regole serie non ci siano imprenditori onesti che vogliano investire in Puglia?
Altrimenti...
Vieni a ballare in Puglia, Puglia, Puglia!

Ma che pazzi questi amministratori e gruppi locali che pretendono di opporsi al Bene Comune deciso dalla Regione! Saranno ascoltati o travolti?

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