Colpi di sole d'agosto o i soliti colpi all'intelligenza?
Applichiamo le regole di Mary Poppins: Basta un poco di zucchero e la pillola va giù! Allora si capisce il tono dell'articolo riportato sotto, apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno di ieri.
Il titolo dice "Gioite! Siamo bravi a recuperare anche noi! Facciamo il compost dai rifiuti per concimare la terra!". All'interno, poi, passa il messaggio che l'impianto è ancora da testare, che non si sa se riusciremo a distinguere bene i rifiuti per ottenere concime, ma, soprattutto, che quest'impianto è funzionale all'inceneritore!
L'inceneritore dell'Amiu, quello vecchio di venticinque anni, voluto da Guadagnolo (!) e in grado di bruciare monnezza e di ridistribuire particolato, veleni e diossine su tutto il fronte occidentale della Provincia!
Leggiamolo bene insieme: viene da ridere a scorgere che, se tutto va bene, saranno compostati i rifiuti organici di mercati ortofrutticoli, ingrosso e strutture pubbliche (mense, ospedali...) per massimo 15-20 mila tonnellate annue, mentre l'inceneritore, il vero pezzo forte della torta, spargerà i fumi e le ceneri di 120 mila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati!!!
Chiunque conosca il settore sa che ciò che quest'articolo spaccia per un grande progresso fa parte del piano dell'allora sindaco Guadagnolo... Se facciamo la metafora con un essere umano potremmo dire che facciamo la festa al presunto neonato che è già maggiorenne da quasi 10 anni!
Infatti quel materiale, quasi dappertutto, si smaltisce da decenni in questo modo! Sono le stesse ditte di compostaggio che fanno a gara per averlo!!!
Il vero problema da risolvere, per la cui soluzione si potrebbe applaudire e inneggiare al progresso, è quello di differenziare efficacemente tutti i rifiuti urbani.
Solo così si avvierà un circolo virtuoso che, passando per il recupero e il riciclaggio, porterà allo sviluppo di un settore economico ricco di prospettive e posti di lavoro stabili! Non soldi in tasca agli industriali e ai politici! In questo processo (in verità già da tempo avviato nelle "lontane" regioni del norditalia - ma a noi stanno antipatici i primi della classe, vero? - ) un elemento "naturale" è la CHIUSURA DEGLI INCENERITORI, non è neanche immaginabile la riapertura di un catorcio inquinante come il nostro!
Infine, un dubbio va sollevato anche sulla qualità della stampa, laddove si riscontra la totale sottomissione alle linee politiche, amministrative e economicistiche.
Ma non si stancano, i cosiddetti giornalisti (ahi quanto si rotolano nelle tombe Biagi, Montanelli & co. a sentirli chiamare così...!), a stare sempre nella posizione dello struzzo?
Ma soprattutto, si può ancora definire "ostacoli" le procedure autorizzative (europee, per fortuna) e l'ascolto delle osservazioni della cittadinanza e del territorio che si oppongono alla riapertura di quella grigliata permanente di monnezza! ...e solo per soldi...?
Ai posteri la sentenza.
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