giovedì 21 agosto 2008

Il governo libera le mani all'ILVA

Scontro con la Regione: "Analisi sbagliate". Nessun limite all´industria
di Giuliano Foschini
Fonte La Repubblica

Non sarà imposto nessun limite più restrittivo rispetto a quelli attuali. Non ci sarà alcun nuovo paletto: l´Ilva nei prossimi anni potrà continuare a lavorare, e a inquinare, esattamente come ha fatto fino a oggi. A dirlo è il ministero dell´Ambiente, in una lettera inviata all´Arpa l´8 agosto scorso. Secondo il direttore generale dell´ente, l´ingegner Bruno Agricola, allo stato attuale delle cose non ci sono dati per supportare qualsiasi tipo di provvedimento restrittivo.
Le analisi che dimostravano la pericolosità ambientale dello stabilimento siderurgico, la presenza di diossine e altri inquinanti nell´aria, insomma tutti i numeri presentati al Ministero dall´Arpa pugliese sarebbero praticamente da buttare. In particolare i valori del benzoapirene (uno degli inquinanti più pericolosi e cancerogeni, prodotto dalle cockerie), non sarebbero nemmeno da tenere in considerazione secondo gli uffici del ministro Stefania Prestigiacomo. «Un decreto legislativo del 2007 - scrive Agricola - prevede per le campagne di misura il rispetto di tre requisiti: un periodo minimo di copertura di 120 giorni, misurazioni uniformi nel corso dell´anno e un valore misurato come media in un anno».
Parametri questi che le rilevazioni presentate dall´Arpa non avrebbero rispettato. «Le campagne di rilevazione effettuate - si legge - non possono essere ritenute valide ai fini dell´individuazione di specifiche criticità ambientali e quindi della possibilità di imporre limiti più restrittivi rispetto a quelli definiti dalle norme o raggiungibili con le migliori tecniche disponibili».
Quella del direttore generale del ministero non è però l´ultima parola. Come e se potrà lavorare l´Ilva nei prossimi anni, lo dovrà stabilire la commissione incaricata di rilasciare l´Aia (Autorizzazione integrata ambientale), chiamata a esprimersi sulla base dei dati raccolti entro il 31 marzo del prossimo anno.
La Regione ha intenzione di andare fino in fondo. Difendendo le analisi presentate dall´Arpa con una contro-relazione che sarà consegnata nei prossimi giorni. Il 17 settembre si terrà infatti una riunione del comitato di coordinamento, in vista appunto della discussione finale sull´Aia. E proprio sulla commissione che dovrà decidere, le associazioni ambientaliste tarantine stanno sollevando una serie di perplessità riprendendo una polemica lanciata dal direttore generale dell´Arpa, Giorgio Assennato, nei mesi scorsi. Nella segreteria tecnica c´è per esempio l´ingegner Rotatori, del Cnr, che ha lavorato con l´Ilva in passato. Il capo della sezione inquinamento atmosferico del Cnr, Ivo Allegrini, è stato uno dei consulenti dell´Ilva. «Una situazione che va chiarita», ha chiesto più volte Assennato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ormai non mi stupisce nulla. Comunque penso che se dovessero essere sbagliate le analisi, sono più che sicuro del fatto che, lo sarebbero in difetto e non in eccesso, come possiamo ben immaginare...