Fonte (AGI)
Questo momento- secondo Lavarra, eurodeputato socialista- richiede la massima consapevolezza della situazione di rischio e la piena assunzione di responsabilita’ collettiva per una gestione compatibile fra esigenze della produzione industriale e salute ambientale. Oltretutto, come del resto prevedibile, un’azienda di tali impatto e dimensioni certo non difetta di risorse e professionalita’ per adempiere anche al Patto gia’ sottoscritto con tutti i significativi livelli istituzionali del territorio. A questo punto - ha concluso Lavarra - preso atto dei ritardi del Governo e del differimento dei termini entro cui ILVA si era impegnata con Regione e enti locali a rientrare entro certi valori di emissioni, credo sia necessaria una nuova riunione tecnica, alla presenza delle stesse parti, del ministero e delle rappresentanze parlamentari pugliesi a Bruxelles, per vigilare sull’adempimento di quanto previsto nelle normative della direttiva comunitaria IPPC e sull’attuazione dell’accordo di programma per la riduzione delle emissioni pericolose per un territorio che ha diritto come tutti alla salute. Oltretutto una riunione interistituzionale rappresenterebbe un esempio di gestione trasparente, democratica e partecipata che certamente aumenterebbe il livello di consapevolezza della situazione e quindi l’attivazione di misure utili e riportare il rischio entro soglie accettabili”
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