domenica 31 agosto 2008
Losappio neocampione dell'ecologismo? Riparliamone!
III LOTTO è stata rilasciata l'AIA
L'Assessorato regionale all'Ecologia ha rilasciato l'Autorizzazione integrata ambientale per il cosiddetto III lotto della discarica gestita da Ecolevante spa in loc.La Torre-Caprarica. La determinazione del dirigente è stata affissa all'Albo dell'Assessorato, che ha sede in Modugno, dal 3 luglio al 18 luglio 2008 ma non è stata pubblicata sul Bollettino della Regione Puglia.
L'area, già sequestrata in seguito alla sentenza del Tar di Lecce sul ricorso del comitato Vigiliamo per la discarica, quindi dissequestrata dopo la sentenza del Consiglio di Stato, è sottoposta a numerosi vincoli, è vicinissima al Santuario Madonna delle Grazie di S.Marzano e a una cooperativa di disabili, e su di essa passa una condotta di acqua potabile dell'acquedotto. Tutte circostanze segnalate alla Commissione AIA, oltre che da Vigiliamo per la discarica, anche dal Comune e da associazioni di S.Marzano e dal Presido permanente No Discariche.
Si vedano nel sito www.vigiliamoperladiscarica.it le news 19.2.2007; 26.5.2007; 7.7.2007; 16.7.2007; 10.8.2007; 28.9.2007; 6.1.2008: 21.1.2008.
Per le future iniziative, ogni venerdì il comitato Vigiliamo per la discarica si riunisce alle ore 20 presso la Casa per la pace in via S.Francesco De Geronimo 3 a Grottaglie (vicino al Trinunale).
Impariamo dagli amici
Ancora un bell'esempio dei italian way alla democrazia: i sotterfugi amministrativi per aggirare - anzi raggirare - il nemico... Oops, il nemico sono i cittadini!
Cosa vuol dire “normalizzare” la Valsusa?
Paolo Mattone Comitato No Tav Torino
Virano e Ferrentino impegnati ad ammodernare la democrazia storica
Estate 2008. Che l’architetto Mario Virano sia ormai arrivato molto avanti sulla sua strada è una constatazione oggettiva, all’indomani delle ultime vicende legate alla proposta “FARE” (Ferrovie Alpine Ragionevoli ed Efficienti) ed all’accordo di Pra Catinat, subito tradotto dal Tavolo Politico di Luglio nell’apertura della fase di progettazione di una nuova ferrovia.
Un paio di obiettivi, della missione del Commissario straordinario alla Torino-Lione, che implica divisione ed indebolimento del fronte di opposizione, si possono dire ormai conseguiti quasi al cento per cento.
Uno: sottrarre la trattazione del tema TAV ai Valsusini, in particolare alla democrazia rappresentativa dei Consigli comunali (troppe le continue delibere di opposizione in 17 anni!).
Due: darne la gestione in esclusiva a sempre nuovi organismi extra-istituzionali (Conferenza dei Sindaci, Tavolo Politico, Osservatorio, Cabine di regia, Comitati di pilotaggio, Centri di governance unitaria… e via inventando) dove le regole di partecipazione e di funzionamento, non scritte, abbiano sì una qualche parvenza democratica, ma in realtà siano a geometria variabile e possano essere quotidianamente adattate al bisogno del momento (per diluire, ad esempio, la presenza di amministratori ribelli in delegazioni sempre più ampie e variegate).
Leggi l'articolo integrale.
Chi intendesse approfondire i vari passaggi trova in http://www.notavtorino.org/indice-to-lione.htm la cronologia degli eventi principali ed i link ai documenti citati nel testo; sul travaglio dei Consigli comunali negli ultimi mesi è utile vedere anche http://www.spintadalbass.org/appuntamenti.htm
sabato 30 agosto 2008
Cantiere sonoro 2008-per la sicurezza sul lavoro
6-7 settembre, Villa Baldassarri,
YUPPIE FLU e RADICI NEL CEMENTO per la sicurezza sul lavoro
Il Festival anche quest´anno offre una due giorni di grande rilievo musicale per gridare al mondo l´importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tema scivoloso e scottante, la sicurezza nei luoghi di lavoro è balzata agli "onori" della cronaca diverse volte nell´anno 2008. La tragicità degli eventi ha evidenziato l´ordinarietà di una triste contraddizione: lavorare per morire.
Nel terzo millennio la sicurezza sul lavoro è parte integrante di quelli che sono gli stessi meccanismi di produzione: incertezza, mancanza di regole chiare, precarietà che lega il lavoratore al suo lavoro sono variabili che incidono profondamente sul grado di sicurezza. In Europa, l´Italia possiede il non invidiabile primato delle vittime.
Nel complesso gli incidenti sul lavoro sono circa un milione l´anno ed i morti più di mille.
In Germania nel 1995 le vittime erano state 1500, duecento in più di quelle italiane. Oggi sono scese a 804 unità, un numero ben inferiore al nostro. Secondo l´Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), questi numeri dimostrano che non si tratta di un fenomeno occasionale e relegato a situazioni straordinarie, ma piuttosto di "un effetto perverso che sembra profondamente innervato nel modo di produzione".
La manifestazione oltre che uno stimolo alla riflessione, attraverso le sonorità vibranti e penetranti della musica e del suo messaggio, rappresenta una preziosa opportunità per le band emergenti del panorama musicale locale.
Lo scenario si interseca con la tradizionale sagra del maiale. Una sagra che sin dalle origini è per i matassarresi ed i paesi limitrofi un momento di convivialità passionale, in cui la musica di qualità ed il buon vino si fondono, mentre la riflessione si intreccia alla felice condivisione del gusto.
Il programma delle due giornate:
6 settembre, sabato Rock, sul palco si alterneranno gli anconetani Yuppie Flu, una delle più solida e brillante band della scena indipendente italiana, ai nostrani Lenula e Notte Industriale, Dj set a seguire.
7 settembre, domenica Reggae Folk, sarà invece la serata che vedrà il turno dei Radici nel Cemento, storica formazione romana, accompagnati da Risonanze Folk e Skalento, Dj set a seguire.
Nelle due giornate sarà possibile raccogliere materiale informativo sul problema della sicurezza ed apprezzare la mostra foto-inchiesta curata dalla cooperativa PAZ Lab.
6-7 settembre, Villa Baldassarri - Guagnano, piazza San Lorenzo, ore 21.00 strada Salice-Sandonaci.
Anche questo è ambiente...
Poi arrivarono i politici e le multinazionali di acciaio e petrolio...
Treni, la Puglia perde gli Eurostar
Se fosse un film il suo titolo sarebbe "Ritorno al Passato", se fosse una favola inizierebbe con il più classico dei "C'era una volta". Se volessimo usare uno schema classico, potremmo dire che si tratta della eterna contesa NORD- SUD. Di certo c'è che la Puglia perde i treni Eurostar. Si inizia tra poco più di una settimana: dal prossimo nove settembre sarà soppresso l'Eurostar per Milano in partenza dalla stazione di Foggia alle 8.04 del mattino. Tempo un paio di mesi e spariranno tutti i pendolini in partenza dalle stazioni di Lecce, Taranto e Bari, e tutti transitanti per quella di Foggia. C'era una volta il pendolino che in tre ore e mezzo ti portava a Roma e in poco meno di sette a Milano. Si torna al passato, al regionale delle 5.52 che arriva a Roma poco dopo le 15, o all'intercity per Milano, partenza da Foggia alle 6.28, arrivo nella metropoli lombarda alle 16.29. Troppo pochi i viaggiatori per treni di alto livello, si giustifica Trenitalia, che intende dirottare le motrici veloci verso tratte più remunerative. A quella economica si aggiunge una motivazione tecnica: i locomotori ETR, quelli veloci, saranno tutti spostati sulle linee ad alta velocità, la Milano - Bologna e la Torino - Salerno. Quelle due tratte sono state adeguate, e si potrà viaggiare a velocità superiori ai 200 km l'ora. Sulla vecchia linea adriatica, mai adeguata, si dovrà invece continuare a viaggiare a non più di 150 km l'ora. Di qui l'inutilità dei pendolini. Tempi più lunghi, quindi, per raggiungere la capitale politica e quella economica del Paese. Trenitalia avrebbe intenzione di eliminare qualche fermata per ridurre i tempi di percorrenza degli Intercity. Provvedimento insufficiente a risarcire i viaggiatori meridionali dai disagi creati dal declassamento dell'intera tratta adriatica.
venerdì 29 agosto 2008
Da non perdere
Grottaglie. Stanno aprendo il terzo lotto. E' ora di agire.
Conferenza stampa urgente
Domani mattina, sabato 30 agosto, ore 11, conferenza stampa al presidio permanente (località La Torre Caprarica, Grottaglie San Marzano di San Giuseppe), davanti ai cancelli della discarica per rifiuti speciali gestita dalla Ecolevante Spa.
E' bene ricordare che:
· ci sono già due lotti di discarica per rifiuti prodotti per lo più altrove;
· nella provincia di Taranto, di discariche ce ne sono già 72, oltre a due inceneritori, l'Ilva, i cementifici, le raffinerie e tanto altro ancora;
· il terzo lotto di discarica è stato autorizzato sulla base di carte falsate da gravissime omissioni;
· sono stati cancellati dalle carte i siti archeologici, i vincoli paesaggistici, una casa famiglia per diversamente abili; una condotta di acqua potabile e tutte le realtà produttive della zona;
· la società Ecolevante e la Provincia di Taranto sono sotto processo per abuso d'ufficio e violazione delle norme ambientali.
Nonostante tutto, nel disprezzo più totale dei cittadini, la Ecolevante ha aperto i cancelli a tante altre tonnellate di rifiuti. Ha cominciato a deturpare ulteriormente un altro pezzo di questo territorio. Tempo scaduto. E' arrivato il momento di muoversi. Di tentare il tutto per tutto. In questo fine settimana, ogni sera alle 19, con le nostre assemblee, stiamo decidendo il da farsi. Tutti insieme. Invitiamo la cittadinanza a partecipare. Intanto, domani invitiamo le gentili testate giornalistiche ad un incontro per fare il punto della situazione e per alcune anticipazioni su ciò che avverrà nei prossimi giorni.
Nessun dorma...
Sud Sound Sistem: è Lecce la Provincia più a rischio TUMORE AI POLMONI!
di Antonio Bruno
Sud Sound Sistem, Esemble notte della taranta, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - LILT, Comune di Lecce e Provincia di Lecce il 6/9/2008 a favore della salute e dell’ ambiente. Il cittadino della Provincia di Lecce è in buona Salute se vive in un Ambiente Incontaminato: tale binomio inscindibile.
Leggi l'articolo
Cronache dal Terzo Millennio
Notizia di oggi a Torino.
Quando la leggeremo a Taranto?
La leggeremo mai?
Lì il terziario postindustriale.
Qui il ritorno all'800 inglese...
L’energia pulita nell’ex Thyssen
Le procedure per la riconversione della zona industriale occupata dalla Thyssen Krupp sono partite. Lunedì prossimo la giunta regionale approverà una delibera che definisce l’area di corso Regina Margherita, compresa la parte occupata dall’Ilva, come strategica e di interesse regionale. E’ questa la condizione necessaria e sufficiente per chiedere al Governo di finanziare la bonifica di siti inquinati. Al posto dell’acciaieria della morte potrebbero essere costruite nuove strutture per ospitare insediamenti di aziende tecnologicamente avanzate e specializzate nel campo ambientale ed energetico. La Regione e il comune di Torino ipotizzano la creazione di una spina «clean tech» che comprende anche l’Enviroment Park, l’area ex Vitali e le Basse di Stura.«I contributi statali - precisa Andrea Bairati, assessore regionale all’Innovazione - sono vincolati alla riconversione economica e produttiva dell’area e non possono essere usati per una sua riqualificazione a residenza o a spazi commerciali». La Regione, così, conta di ottenere una parte dei 450 milioni messi a disposizione dal Governo su tutto il territorio italiano. In quella delibera anche l’area della Mirafiori occupata da Tne sarà definita di interesse regionale e candidata per ottenere i fondi statali. La Regione chiederà i finanziamenti anche per le bonifiche dei siti ex Novelis a Borgofranco d’Ivrea e ex Embraco di Riva presso Chieri.
Ma torniamo all’ex Thyssen Krupp. «Il Comune - spiega il vicesindaco Tom Dealessandri - ha individuato in quella parte di città il luogo dove realizzare un polo delle tecnologie ambientale ed energetiche». L’Environment Park, infatti, è poco lontano e le sue possibilità di espansione sono limitate ad una parte dell’area ex Vitali. In quegli spazi è possibile realizzare centri per la ricerca e formazione ma praticamente impossibile trovare spazi per la produzione. Ecco perché «i siti di corso Regina Margherita possono essere riconvertiti e utilizzati per ospitare attività produttive e anche di di vendita per le imprese innovative nel campo ambientale e dell’energia rinnovabile».
La Thyssen Krupp si è detta disponibile a mettere a disposizione l’area per le iniziative degli enti locali. E per attirare le imprese la Regione è «pronta a mettere a disposizione gli incentivi previsti dal contratto di insediamento regionale per le imprese che producono tecnologie avanzate in campo ambientale ed energetico», precisa Bairati. Gli spazi che si affacciano su corso Regina Margherita, dunque, potrebbero diventare sede di «dimostratori energetici urbani».
Non convince la svolta "ambientalista" di Losappio
E quando contro se stessi?
Michele Losappio ha anticipato il rientro dalle ferie sui giornali per fare, sui rifiuti in arrivo dalla Campania in Puglia, discorsi più da ultrà dell’ecologismo che da assessore pugliese all’Ambiente. Ha detto a Repubblica di essere pronto a fare le barricate (titolo del giornale) al fianco dei cittadini di Bovino, in provincia di Foggia. Invece di essere dalla parte della Regione o della ragione (e quindi dello Stato) e di esortare i cittadini di Bovino o di altro Comune a contribuire pacificamente, come tanti altri d’Italia, ad eliminare un problema nazionale appena avviato a soluzione, Losappio non imita neppure il realismo del sindaco di Bovino.
*** Il Genio militare, com’era previsto, ha completato i lavori per attivare i binari della stazione ferroviaria. I treni merci trasporteranno i rifiuti a Bovino. Di qui, in Tir, i containers saranno trasferiti alla discarica di Savignano. I lavori sono terminati alcuni giorni fa. Quindi, treni e Tir non sono entrati in azione. “Voglio augurarmi che ci avvisino prima – dice giustamente il sindaco Dedda - altrimenti davvero ci stenderemo sui binari. Spero che tengano fede alle assicurazioni di concertare l’eventuale arrivo”.
*** Il sindaco dice di aver incontrato la settimana scorsa a Napoli il braccio destro di Bertolaso, che gli ha dato queste assicurazioni, e di essere determinato a farle rispettare, anche perché, aggiunge: “Capisco la solidarietà per la Campania, ma la Puglia ha già dato il suo contributo, bruciando le ecoballe e consentendo il transito dei camion della spazzatura sulla Candela-Accadia”. Discorso da pubblico amministratore responsabile e ragionevole, specialmente quando esprime il legittimo timore che “il provvisorio diventi definitivo”.
*** Al contrario, Losappio raccoglie quelli che Repubblica definisce i “boatos degli ambientalisti locali”, sui rifiuti che arriveranno a Bovino per i prossimi due anni. E, invece di calmare gli animi, dicendo che non può essere possibile, oppure di telefonare a Bertolaso o al suo braccio destro per verificare se questo “provvisorio può davvero diventare definitivo”, scende nelle barricate prima del sindaco e dei cittadini di Bovino. Come sempre l’ultrà dell’ecologismo sostituisce l’assessore all’Ambiente con interventi che possono creare anche problemi di ordine pubblico, per non parlare dei danni alle imprese. Basta indicare due esempi nella città de sequestri edilizi, il primo e l’ultimo: il raddoppio del porto di Bari e la ripresa dei lavori al sottoparcheggio di piazza Battisti a Bari continuano ad essere fermi da anni: la Regione di Losappio non ha la mezz’ora di tempo per completare col suo ok. l’iter di tutte le altre Amministrazioni Pubbliche.
*** Ma quello di ieri è stato un rientro incredibilmente negativo per Losappio. Un’altra sua intervista nella stessa pagina di Repubblica costringe i lettori a notare la stridente differenza tra la spazzatura in arrivo a Bovino dalla Campania e l’inquinamento dell’Ilva, nella seconda città pugliese, ormai da mezzo secolo. Come può lo stesso assessore regionale essere pronto alle barricate per i “boatos degli ambientalisti” di Bovino e non per la riduzione della diossina dello stabilimento siderurgico di Taranto?
*** Per Taranto si continua a convocare, più che a fare. Fra pochi giorni ci sarà una ennesima ricognizione in loco – spiega Losappio – per verificare come procede l’attuazione di impegni sottoscritti mesi fa, ancora una volta, dall’Ilva e quindi non onorati, se hanno bisogno di altre interminabili verifiche. Anzi, avrebbe dovuto risparmiarsele un Gruppo che è nettamente 1° in Italia, 3° in Europa e 12° nel mondo nella produzione di acciaio, dando lavoro a 25 mila famiglie e fatturando 10 miliardi di euro l’anno, con utili di 2,5 miliardi negli ultimi quattro.
*** Toccava al siderurgico provvedere da decenni al disinquinamento o essere costretto a farlo dalla Regione per prima non certo con gli incontri, le ricognizioni, eccetera. Invece siamo tuttora fermi a Losappio che a Bovino è pronto alle barricate, mentre per l’Ilva, dopo ben tre anni da assessore, si limita a dire nell’ultima sua nota riportata da Repubblica che “all’incontro del 17 l’Ilva si presenta dopo aver incassato dal ministero la sconfessione dei dati allarmanti rilevati dall’Arpa sui camini. La Regione non vuole lasciare nulla al caso”. Addirittura non vuole lasciare nulla al caso.
*** “I report che le strutture assessorili hanno fornito non sono incoraggianti: delle opere concordate è stata realizzata la metà. Un 25 per cento – spiega Losappio – sarebbe in corso: c’è da capire che fine hanno fatto i lavori dell’altro 25 per cento. Tra questi ci sarebbero le barriere vegetali che dovrebbero difendere Statte dalle polveri delle acciaiere soffiate dal vento”. E chi è pronto alle barricate per Bovino aspetta tre anni per un semplice “c’è da capire”, sulle polveri respirate non solo a Statte? E quando gli assessori come Losappio faranno le barricate finalmente contro se stessi?
giovedì 28 agosto 2008
giornalando...
L'Ilva nel mirino della UIL
Ed ecco una polemica tra dinosauri: quand'è che i politici capiranno che gli inceneritori non chiudono il ciclo dei rifiuti!
mercoledì 27 agosto 2008
Alitalia, ahi Italia!
Grandi manovre finanziarie a Milano.
Utili alle stelle, promesse e intese di governo.
Salviamo la Compagnia di Bandiera!
Grandi manovre di minerali e fumi a Taranto.
Dissesto, ricatto occupazionale, promesse di malattie
Si salvi chi può!
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta...
E mentre Riva & co. si accaparrano sottocosto la parte in attivo della compagnia, il settore fallimentare ce lo accolliamo noi, ovvero lo Stato, che deve trovare i soldi per sistemare tutti gli esuberi e pagare i debiti. Ancora una volta l'uomo d'acciaio ha fiutato l'affarone!
Indovinate un po' a chi sarà affidata la liquidazione della parte marcia dell'Alitalia?
A FANTOZZI!
... e nel cortile?
Continuano a starnazzare!
martedì 26 agosto 2008
L'ILVA vola alto?
Legambiente sostiene l'Arpa e avanza il sospetto che sul piatto della bilancia ci siano da un lato i nostri morti passati e futuri, dall'altro l'elemosina chiesta agli imprenditori per salvare l'Alitalia dal tracollo finanziario... Merce di scambio...
... e intanto qui i microscopici politici locali giocano a prendersi a pesci in faccia.
Ricordatevi che dopo tre giorni il pesce puzza!
Rassegnina e appuntamento...
Sabato 6 settembre, con inizio alle ore 10,30 presso la Direzione dello stabilimento ILVA di Taranto, la Regione ha convocato tutti i soggetti firmatari il protocollo di intesa del 23 ottobre 2006 concernente le opere di “ambientalizzazione” dello stabilimento per una verifica degli impegni assunti nel protocollo. “Si tratta – spiega l’assessore all’Ecologia Michele Losappio - come è noto, dell’atto di intesa sottoscritto prima dell’accordo di programma sull’AIA da numerosi Enti e soggetti, a iniziare naturalmente da ILVA e Regione. Una ricognizione in loco di come procede l’attuazione di tali impegni è considerata opportuna dalla Regione prima della nuova convocazione degli stessi soggetti presso la Prefettura di Taranto”. Sia la ricognizione del 6 settembre che la successiva riunione del “tavolo” in altra data sono dunque procedure indipendenti e parallele rispetto a quelle ministeriali su diossine ed AIA. Queste ultime avranno un nuovo punto di verifica a Roma il prossimo 17 settembre. La stampa potrà partecipare al sopralluogo previo contatto con la Direzione ILVA.
Greenreport - Toscana
Continua la polemica sull´Ilva di Taranto e a Legambiente non sono andate giù «Le recenti dichiarazioni del direttore generale del ministero dell´ambiente, ...
Gazzetta del Mezzogiorno:
Le situazioni più a rischio in Puglia
La Gazzetta del Mezzogiorno
QUI TARANTO - L’Ilva preleva 320 litri al secondo dal Sinni. Sino all’anno scorso il quantitativo era di 500 litri al secondo. Una circostanza che scatena ...
Puglia assetata (come la Basilicata)
di MASSIMILIANO SCAGLIARINI
Acqua per le campagne garantita almeno fino al 10 settembre: Puglia e Basilicata si incontreranno oggi a Matera per decidere come affrontare l’emergenza idrica. Ma con gli attuali prelievi, l’invaso del Sinni è destinato ad esaurirsi entro 40 o 60 giorni
• La grande sete
• Le situazioni più a rischio in Puglia
• Anche la Basilicata ridurrà i prelievi
Favole idriche e realtà industriali
lunedì 25 agosto 2008
Anche per Taranto passerà la "carovana di pace"
di Giuseppe Vespo. Fonte: Articolo21
Un’iniziativa che nasce innanzitutto dal monito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affinché si possa sempre tornare a casa dopo il lavoro. Ma un’iniziativa che - vogliono precisare i due padrini, l’ex ministro del Lavoro Damiano e l’esponente dell’Idv e portavoce di Articolo 21 Giulietti - «non è di propaganda, ma di contenuto: per continuare la lotta al lavoro nero e alla precarietà, per applicare realmente il protocollo del luglio 2007, approvato da 5milioni di lavoratori, per difendere il Testo Unico su Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro firmato dal governo Prodi». Per questo e «perché non si accendano i rilfettori su questa guerra solo quando è la cronaca nera ad imporlo», aggiunge Giulietti. Tante le adesioni già arrivate dal mondo politico, sindacale, dello spettacolo e della cultura. Attori e registi, cantanti e poeti, sindaci e parlamentari, familiari delle vittime e cittadini. Adriano Celentano, di cui il 4 settembre a Venezia verrà riproposto Yuppy Du, primo film sulle stragi bianche, e Claudia Mori, sono stati tra i primi ad unirsi alla Carovana. Ma anche “Busta” dei Subsonica è del tour, con il suo gruppo che si esibirà a Torino il 6 dicembre in occasione del passaggio della manifestazione. O Daniele Segre, di cui verrà proiettato “Morire di lavoro” a Mineo in occasione del passaggio della Carovana il 26 settembre. Fiorella Mannoia promette di parlarne durante i suoi concerti, così come Mariella Nava, tra l’altro autrice di «Stasera torno prima», brano scritto e cantato contro le morti sul lavoro. E tra i cantanti ci sono anche quelli del Banco di Mutuo soccorso, storica band di rock progressivo italiano. C’è il teatro con, tra gli altri, Ottavia Piccolo che sta prerando delle letture dal Metello di Pratolini, libro che tocca da vicino il problema delle morti sul lavoro nella Firenze di fine ‘800.
Di «grande iniziativa di civiltà» parla Marco Muller, direttore della Mostra di Venezia, quando spiega le ragioni dell’adesione del suo Festival alla “Carovana per il lavoro sicuro”. Mentre «un grazie particolare - aggiunge Giulietti - va ad Antonio Padellaro, perché ha aderito personalmente all’iniziativa, ma soprattutto perché con il suo giornale è stato tra i primi a battersi affiché non si spegnessero i riflettori sul dramma delle vittime bianche».
Molti chiaramente i sindacalisti che appoggiano l’iniziativa, tra questi anche la leader dell’Ugl Renata Polverini e i politici, con più di 258 parlamentari, che hanno firmato l’appello dei due colleghi Damiano e Giulietti.
«La carovana è aperta a tutti», aggiungono loro, che puntano a coinvolgere e sensibilizzare prima di tutto cittadini e lavoratori. Ché si rendano conto che «la sicurezza non è solo individuale, come vuol far credere la destra», dice Beppe Giulietti. «È la sicurezza sociale la vera emergenza da affrontare» aggiunge l’esponente dell’Idv. mentre il suo collega si dice «deluso e amareggiato da questo governo: bravo a togliere ma non a proporre alternative».
Damiano, entra nel tecnico e tira fuori i numeri: «Il taglio delle risorse al pubblico impiego - denuncia il parlamentare Pd - colpirà anche quei 1.411 nuovi ispettori che noi avevamo messo al servizio della sicurezza nei luoghi di lavoro, a partire dai cantieri edili, tra i più insicuri nel nostro Paese».
La carovana partirà ufficialmente il 5 settembre dalla Mostra del Cinema di Venezia, dove verranno proiettati i film “La fabbrica dei tedeschi” di Mimmo Calopresti e “ThyssenKrupp Blues” di Pietro Balla e Monica Repetto. Ma già il giorno prima la mostra riproporrà Yuppy Du di Adriano Celentano, che nel 1975 fu tra i primi a portare su pellicola gli omicidi bianchi. A Venezia seguirà il 22 settembre Campello sul Clitunno (Pg), dove il 25 novembre del 2006 persero la vita quattro lavoratori dell’oleificio Umbra Olii. A Campello, familiari delle vittime e cittadini hanno chiesto ad Artcolo 21 di costituire una troupe che segua il processo sulla strage. Il 26 settembre doppia tappa siciliana tra Mineo (Ct), dove l’11 giugno scorso all’interno di una cisterna del Comune morirono sei operai e Gela (Cl), sede del più grande petrolchimico d’Europa, dove insieme al sindaco Rosario Crocetta verrà proiettato il film di Calopresti sulla strage alla ThyssenKrupp. La carovana arriverà il 18 ottobre a Fossano (Cn), dove al Molino di Cordero il 16 luglio 2007 cinque lavoratori persero la vita a seguito di un’esplosione. Non è ancora fissata la data della tappa di Carbonia, che ospiterà la manifestazione all’auditorium della vecchia miniera di Serbariu. Poi Taranto - anche qui giorno da fissare - sede dello stabilimento Ilva, teatro di diversi incidenti sul lavoro.
...e intanto si muore ancora
In retromarcia ha investito l'uomo che aveva 56 anni
(ANSA) - TARANTO, 25 AGO - Un uomo di 56 anni, di Rutigliano (Bari), dipendente di una ditta di generi alimentari, e' morto schiacciato da un tir. Il mezzo stava eseguendo una manovra in retromarcia nell'area-parcheggio dell'ipermercato Auchan di Taranto. L'operaio, del quale non e' stato ancora reso noto il nome, stava scaricando la merce dal camion di proprieta' dell'azienda presso la quale lavorava quando e' stato travolto dal tir riportando lo schiacciamento del torace: e' morto sul colpo.
Acqua e diossina
Invece ristagna con il botta e risposta tra i cavalieri dell'inettitudine politica locale il dibattito sull'Autorizzazione Integrata Ambientale e le diossine.
Intanto le rilevazioni e le condizioni di vita sono sempre più drammatiche.
domenica 24 agosto 2008
Acciaio e diossine. Uno sguardo sul Paese
Osservata speciale
Manuela Mareso
Diossine e policlorobifenili a livelli inimmaginabili. Tassi di decessi per tumore superiori alla media regionale del 65-80%. In Bassa Val di Susa è allarme per i dati rilevati dall’Arpa. Le cause? Gli studi condotti finora portano a un’acciaieria...
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Approfondimenti:
Scarica la brochure: "Dottore. Mi fa male l'acciaieria!"
Scarica la presentazione del Dott. Piras "Acciaierie e Margherite"
o visualizzale qui sotto
Rassegna Ilva
Vediamola sotto un'ottica più ottimistica: quando i cittadini uniti chiedono di cambiare, i politici devono tirare la testa fuori dal fosso! Chissà se sapranno tenerla alta?
sabato 23 agosto 2008
A Putignano arriva ArtAmbiente
peccato che al nostro fianco non ci sia anche il Ministero dell'Ambiente, ma ce lo potevamo aspettare di non essere accompagnati dalla Prestigiacomo, nella nostra lotta contro l'inquinamento e le ingiustizie.
D'altronde il proverbio dice bene: meglio soli che male accompagnati! chissà se in futuro la Ministra però sarà capace di stupirci in positivo. Taranto spera di sì, ovviamente.
Ma di sola speranza non si vive, quindi impegnamoci ogni giorno nel nostro piccolo.
Come tante e tante formiche che pian pianino fanno grandissime cose, altrettanto noi tutti insieme le possiamo fare per la nostra gente che spesso è cieca, sorda e un pò addormentata. Risvegliamo Taranto!
Risvegliamola attraverso lo studio, l'informazione, la conoscenza.
Risvegliamola partecipando alle iniziative, tutte quelle che parlano di ambiente, ma soprattutto del Nostro Ambiente Malato: convegni, banchetti informativi per strada, conferenze, convegni, iniziative culturali.... come quella promossa e organizzata dall'Arpa Puglia!!!!
Si chiama ArtAmbiente!
Per i dettagli: qui sotto un articolo del Corriere del Mezzogiorno di oggi (16/08/08) che trovate pure on line..........
La manifestazione, che si svolgerà presso la Masseria Angiulli Nuova a Putignano, vedrà due momenti di partecipazione e riflessione: nel primo si darà spazio al dialogo con un dibattito sul tema del turismo sostenibile; nel secondo si aprirà lo spettacolo con la rappresentazione delle antiche tradizioni popolari della Murgia, messa in scena dalla Compagnia Stabile di Alberobello, e del lavoro teatrale di Alessandro Langiu, "Venticinquemila granelli di sabbia", in cui protagonista è Taranto e i suoi cittadini che vivono all'ombra dell'Ilva.
Il dibattito "Il turismo sostenibile: la certificazione ambientale Ecolabel" avrà inizio alle 19. Interverranno: Gianvincenzo Angelini De Miccolis, sindaco di Putignano; Giorgio Assennato, direttore generale di Arpa Puglia; Olga Tateo, responsabile Masseria Angiulli Nuova.
Alle 20.30 si esibirà la Compagnia Stabile di Alberobello. Sul palco rivivranno ricerca, recupero e rappresentazione di antiche tradizioni popolari della Murgia. La vita contadina sarà ripercorsa nelle varie stagioni scandite da mietitura, battitura delle mandorle, vendemmia, semina, raccolta delle olive, i canti da lavoro tradizionali.
Alle 22 andrà in scena la rappresentazione "Venticinquemila granelli di sabbia" dell'autore-attore e regista tarantino Alessandro Langiu, con cui ha vinto nel 2004 il Premio Annalisa Scafi.
La storia racconta di Panz, Nunzio e Mustazz che vivono nella polvere rossa, proveniente dall'acciaieria Ilva di Taranto. I ragazzi crescono nelle palazzine di periferia della città, giocano a pallone, rompono i citofoni, sfidano a calcio i visitatori del sabato pomeriggio. Molte donne delle palazzine Italia sono casalinghe e lottano, ogni giorno, con l'aspirapolvere contro la polvere rossa, che i mariti lavorano nell'acciaieria.
16/8/2008
Per maggiori informazioni consultare i seguenti siti:
Alessandro Langiu
Arpa Puglia - ArtAmbiente
Stefàno: il mago dell'equilibrismo
Il sindaco Ezio Stefàno spiega le strategie dell'autunno e incrocia inquinamento ambientale e smog da traffico, dragaggi al porto e turismo, sanità e politica in un'intervista alla Gazzetta
Ezio Stefàno
di FULVIO COLUCCI (fonte: Gazzetta del Mezzogiorno)
TARANTO - «Le industrie inquinano, il traffico pure. Non sottovalutiamolo. Con i tecnici comunali studiamo come abbattere lo smog. Ampliare i parcheggi è una soluzione. C’è il progetto per posti auto sotterranei alla rotonda di lungomare. Mi auguro di aprire qualche silos».
Sindaco Stefàno ammetterà che la partita decisiva contro l’inquina - mento è quella industriale. «Traffico e industrie sono le due facce della stessa medaglia. Perché di inquinamento ci si continua ad ammalare e questo non è più tollerabile. Ma non spariamo nel mucchio».
Però imporre all’Arpa di rifare i controlli, come ha chiesto il ministero dell’Ambiente, rischia di produrre ritardi insostenibili. «Contestare i dati del professor Assennato è pretestuoso. L’unica azione possibile è quella del raggiungimento di un equilibrio tra industrie, nessuna esclusa, e ambiente. Rispettando le leggi. Non c’è altra strada».
Non sta nominando l’Ilva; ma sulla questione Ici, per esempio, i controlli disposti e il polverone sollevato negli ultimi giorni fanno pensare che il “patto delle fontanelle al cimitero” è archivato... «Chiariamo: io ho disposto controlli per verificare se tutte le industrie, non solo l’Ilva, pagano l’Ici. Ripeto: non si vuol colpevolizzare nessuno. Ad ottobre partiranno controlli a tappeto sugli spazi pubblici: chi è in regola bene, altrimenti dovrà pagare. I controlli coinvolgono persone, ditte, imprese. Tutti devono rispettare la legge».
Lettera al Commissario UE per l'Ambiente sull'ILVA
Questo momento- secondo Lavarra, eurodeputato socialista- richiede la massima consapevolezza della situazione di rischio e la piena assunzione di responsabilita’ collettiva per una gestione compatibile fra esigenze della produzione industriale e salute ambientale. Oltretutto, come del resto prevedibile, un’azienda di tali impatto e dimensioni certo non difetta di risorse e professionalita’ per adempiere anche al Patto gia’ sottoscritto con tutti i significativi livelli istituzionali del territorio. A questo punto - ha concluso Lavarra - preso atto dei ritardi del Governo e del differimento dei termini entro cui ILVA si era impegnata con Regione e enti locali a rientrare entro certi valori di emissioni, credo sia necessaria una nuova riunione tecnica, alla presenza delle stesse parti, del ministero e delle rappresentanze parlamentari pugliesi a Bruxelles, per vigilare sull’adempimento di quanto previsto nelle normative della direttiva comunitaria IPPC e sull’attuazione dell’accordo di programma per la riduzione delle emissioni pericolose per un territorio che ha diritto come tutti alla salute. Oltretutto una riunione interistituzionale rappresenterebbe un esempio di gestione trasparente, democratica e partecipata che certamente aumenterebbe il livello di consapevolezza della situazione e quindi l’attivazione di misure utili e riportare il rischio entro soglie accettabili”
Sito internet di Vincenzo Lavarra
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pugliaeuropa@libero.it
VEOLIA TRUCCA I DATI DELLE EMISSIONI?
L’INCENERITORE DI PIETRASANTA (LU) EMETTE TROPPA DIOSSINA ED IL GESTORE (VEOLIA) E’ SOTTO INCHIESTA PER AVER “TAROCCATO” IL SOFTWARE DEI CONTROLLI.
AMBIENTEFUTURO NEWS 18 AGOSTO 08
L’inceneritore di Pietrasanta è stato imposto con la forza dalla Regione Toscana nel 2001. Da allora AMBIENTE E FUTURO NON HA MAI “MOLLATO” nel “far le pulci” ai dati relativi al controllo delle emissioni. Già nel 2003 l’impianto che tratta 170 T/g venne chiuso perché responsabile di aver “sforato” i limiti per la emissione di diossine e furani (ed IPA). Fatto ripartire dovette accettare “il controllo in continuo” (per la verità previsto su di una delle due linee) delle diossine applicando il metodo AMESA. All’inizio del 2008 (febbraio) tale controllo fa registrare uno “sforamento” di due volte e mezzo i limiti riguardanti le diossine che contestato dal gestore trova l’ARPAT “comprensiva” nell’imputare questo dato alla “provetta sporca”. Si susseguono assemblee e riunioni da parte di Comitati ed Ambiente e Futuro a cui le Istituzioni continuano a fare “orecchie da mercante”. A giugno è la stessa VEOLIA ( la multinazionale francese che ha rilevato il GRUPPO TERMOMECCANICA ex gestore anche dell’inceneritore di GIOIATAURO, anch’esso, ora targato VEOLIA) che CHIUDE LA LINEA 2 (la stessa “incriminata” a febbraio) perché “avrebbe emesso troppo ossido di carbonio”. Naturalmente tutte le istituzioni minimizzano affidandosi agli “scarsi rischi connessi ad un’eccessiva emissione di CO”. Ma giusto il 10 agosto l’ufficio stampa della provincia di Lucca ammette che “il controllo in continuo delle diossine messo in atto dalla seconda metà di giugno al 15 luglio sulla linea 1 ha rivelato valori 4 volte superiori ai limiti di legge”. A QUESTO PUNTO LA MAGISTRATURA , SI APPRENDE, AVEVA GIA’ APERTO UN’INCHIESTA PER SOSPETTA “MANOMISSIONE” DEI DATI DI CONTROLLO. La stessa ARPAT (Agenzia Ambiente della Toscana) nell’incontro di stamattina in Provincia ammette che i dati delle emissioni della stessa linea 2 (quella che ancora funziona) “vanno bene ma eccedono i valori di legge per il CO e il COT di cui, alla luce del sistema di controllo in continuo fino ad oggi messo in atto dall’azienda, VANNO MOLTIPLICATI PER 10” .
Detto in altre parole si riconosce che l’azienda HA TAROCCATO I DATI re che la stessa linea 2 sta funzionando male. ORA QUELL’IMPIANTO VA SUBITO CHIUSO! Si è fatto “beffe” della salute dei cittadini e dello stesso “potere di controllo” delle istituzioni. Dall’incontro di stamani è probabile che questa strada venga fatta propria dalla provincia ( era presente l’Assessore all’ambiente Maura Cavallaio, tra l’altro residente a Pietrasanta, che si è detta “molto amareggiata per la vicenda” riconoscendo senza mezzi termini le “ragioni” da sempre sostenute dai cittadini) che anticipando il periodo di “chiusura straordinaria” dell’impianto previsto a ottobre ne approfitterà per APRIRE (ad impianto chiuso) UN PERIODO DI VERIFICA TECNICA AMMINISTRATIVA sull’intera vicenda.
Vicenda che, nella sua tristezza, ha dei risvolti positivi. Infatti si è rivelato alla lunga vincente aver imposto il “controllo in continuo” per le diossine oltre a non aver mai mollato nel richiedere con dettagliate cognizioni di causa spiegazioni in merito alle emissioni poste costantemente sotto i “riflettori pubblici”.
venerdì 22 agosto 2008
Quando nasce un amore...
ILVA: Regione grata ad Istituzioni ed ARPA
Fonte: Regione Puglia
In relazione alla nota del Ministero dell’Ambiente sulle rilevazioni ARPA inerenti allo sostanze inquinanti connesse all’attività dello stabilimento ILVA, interviene l’assessore all’ecologia, Michele Losappio:
“ La Regione conferma la piena fiducia verso la professionalità e la qualità scientifica dell’attività di ARPA Puglia, specificatamente ancor di più, nel caso di ILVA.
“La completa sinergia istituzionale definita tra Regione, Provincia, Comuni di Taranto e Statte ed ARPA e la piattaforma sulla riduzione delle diossini e sulla attuazione del Protocolli d’Intesa presentate all’opinione pubblica nella conferenza stampa cui hanno partecipato il Presidente della Provincia jonica, Florido;il Sindaco di Taranto, Stefano; quello di Statte, Miccoli;, il direttore di Arpa, Assennato ed io, costituiscono la migliore garanzia per i tarantini ed i pugliesi sulla necessità di coniugare sempre più la tutela della salute e del territorio con il lavoro e lo sviluppo.
“ Di ciò – conclude l’assessore- la Regione è grata alle Istituzioni ed alla sia Agenzia”.
Le coste e il mare di Puglia
Come si può, ancora una volta, soprassedere all'applicazione alla lettera della legge nazionale di tutela delle coste e mettersi a trattare con dei criminali (ricordiamo che l'abusivismo è un reato penale)? Si arriva addirittura a consentire di non rimuovere le baracche in inverno (quando ancora qualche angolo di natura si può apprezzare quasi integro) e a proporre la perequazione di aree comunali in cambio della restituzione di terreno demaniale(tuteliamo il profitto del privato con il patrimonio pubblico!!!)! E che più? Una fetta di c...?
Ma qualcuno è convinto che questa gente sia veramente il meglio degli operatori turistici cui possiamo ambire con popò di mare, clima e coste che abbiamo? Credete che facendo tabula rasa, migliorando le infrastrutture e i servizi e stabilendo (e facendole rispettare a tutti) regole serie non ci siano imprenditori onesti che vogliano investire in Puglia?
Altrimenti...
Vieni a ballare in Puglia, Puglia, Puglia!
Ma che pazzi questi amministratori e gruppi locali che pretendono di opporsi al Bene Comune deciso dalla Regione! Saranno ascoltati o travolti?
giovedì 21 agosto 2008
Il governo libera le mani all'ILVA
di Giuliano Foschini
Fonte La Repubblica
Non sarà imposto nessun limite più restrittivo rispetto a quelli attuali. Non ci sarà alcun nuovo paletto: l´Ilva nei prossimi anni potrà continuare a lavorare, e a inquinare, esattamente come ha fatto fino a oggi. A dirlo è il ministero dell´Ambiente, in una lettera inviata all´Arpa l´8 agosto scorso. Secondo il direttore generale dell´ente, l´ingegner Bruno Agricola, allo stato attuale delle cose non ci sono dati per supportare qualsiasi tipo di provvedimento restrittivo.
Le analisi che dimostravano la pericolosità ambientale dello stabilimento siderurgico, la presenza di diossine e altri inquinanti nell´aria, insomma tutti i numeri presentati al Ministero dall´Arpa pugliese sarebbero praticamente da buttare. In particolare i valori del benzoapirene (uno degli inquinanti più pericolosi e cancerogeni, prodotto dalle cockerie), non sarebbero nemmeno da tenere in considerazione secondo gli uffici del ministro Stefania Prestigiacomo. «Un decreto legislativo del 2007 - scrive Agricola - prevede per le campagne di misura il rispetto di tre requisiti: un periodo minimo di copertura di 120 giorni, misurazioni uniformi nel corso dell´anno e un valore misurato come media in un anno».
Parametri questi che le rilevazioni presentate dall´Arpa non avrebbero rispettato. «Le campagne di rilevazione effettuate - si legge - non possono essere ritenute valide ai fini dell´individuazione di specifiche criticità ambientali e quindi della possibilità di imporre limiti più restrittivi rispetto a quelli definiti dalle norme o raggiungibili con le migliori tecniche disponibili».
Quella del direttore generale del ministero non è però l´ultima parola. Come e se potrà lavorare l´Ilva nei prossimi anni, lo dovrà stabilire la commissione incaricata di rilasciare l´Aia (Autorizzazione integrata ambientale), chiamata a esprimersi sulla base dei dati raccolti entro il 31 marzo del prossimo anno.
La Regione ha intenzione di andare fino in fondo. Difendendo le analisi presentate dall´Arpa con una contro-relazione che sarà consegnata nei prossimi giorni. Il 17 settembre si terrà infatti una riunione del comitato di coordinamento, in vista appunto della discussione finale sull´Aia. E proprio sulla commissione che dovrà decidere, le associazioni ambientaliste tarantine stanno sollevando una serie di perplessità riprendendo una polemica lanciata dal direttore generale dell´Arpa, Giorgio Assennato, nei mesi scorsi. Nella segreteria tecnica c´è per esempio l´ingegner Rotatori, del Cnr, che ha lavorato con l´Ilva in passato. Il capo della sezione inquinamento atmosferico del Cnr, Ivo Allegrini, è stato uno dei consulenti dell´Ilva. «Una situazione che va chiarita», ha chiesto più volte Assennato.
Di fabbrica si muore (e male)
...si muore anche di fame...
Un video di Emanuele De Gasperi per fugare ogni illusione: sotto quelle ciminiere non c'è salute e futuro!
P.S. tutti gli animali saranno "soppressi"
Rassegna Dis-salata
Ecco l'emergenza idrica, si chiudono i rubinetti, si assetano i campi e il popolo (pardòn, l'opinione pubblica) è pronto a sostenere a spada tratta l'ennesimo ricatto ambientale!
Poco importa che l'Acquedotto Pugliese - un feudo politico mangiasoldi che coniuga sapientemente l'inerzia pubblica con il menefreghismo del privato - disperda dai vecchi tubi il 40% dell'acqua che trasporta o che parte delle riserve si sprechi per fare acciaio.
I dissalatori sono la soluzione di tutti i nostri mali!
Il sogno di berci un bel bicchiere di mare si avvera! Ma che principiante quel Mosè che si limitava ad aprire le acque (peraltro con la mano di Dio), noi le dissaliamo per piegarle al nostro comodo e produrre tonnellate di pomodori e cucuzze!!!
Quisquilie il costo di un litro d'acqua dissalata che farà concorrenza alla minerale imbottigliata; pinzellacchere il dissesto idrobiologico e l'annientamento degli ecosistemi persino nei parchi e nelle aree protette; un'inezia il consumo di quantità spaziali di energia; per non parlare dell'opposizione delle amministrazioni e della gente che sono niente rispetto al Bene Comune (che lo decide la Regione)!
Il popolo lo vuole, il politico lo garantisce, e i fessi lo pagheranno per decenni!
Beviamoci sopra!