giovedì 5 febbraio 2015

Alla canna del gas

Ilva, accelerazione dal governo. Intesa Sanpaolo dà ossigeno con 200 milioni

Passi avanti per la soluzione dell'intricata videnda dell'Ilva. A Palazzo Chigi si è tenuto un vertice sull'acciaieria tarantina, presieduto dal premier Matteo Renzi. La riunione, spiegano fonti di governo, è servita a fare un punto sui vari capitoli del decreto con l'obiettivo di accelerare sulle soluzioni. Il governo, spiega una fonte, sta valutando emendamenti per aiutare tra l'altro l'indotto dell'Ilva.
Nell'incontro, che ha visto riuniti per la prima volta tutti gli attori della vicenda, dal Mef al Mise alla Cdp, tutti i partecipanti hanno convenuto sull'opportunità di imprimere una svolta sul fronte legislativo, con la conversione del decreto. Grande attenzione verrà riservata all'indotto, beneficiato dall'intera operazione, consentendo alla occupazione di ripartire. Sul fronte ambientale, si va avanti secondo quanto stabilito dall'Aia. Chi era presente ha parlato di una "vera e propria svolta".
Infine, soddisfazione è stata espressa per la riapertura delle linee di credito da parte di Banca Intesa per circa 200 milioni. Oltre ai ministri Pier Carlo Padoan e Federica Guidi, hanno preso parte alla riunione il consigliere economico di Palazzo Chigi, Andrea Guerra, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il sottosegretario Teresa Bellanova, i commissari straordinari Piero Gnudi, Corrado Carruba e Enrico Laghi e i vertici della cassa depositi e prestiti Franco Bassanini e Giovanni Gorno Tempini.
Solo poche settimane fa, la società è finita in amministrazione straordinaria e il Tribunale di Milano ne ha certificato l'insolvenza. Fonti parlamentari fanno sapere che ci sarà un nuovo incontro venerdì prossimo. Intanto, martedì prossimo inizierà il voto sugli emendamenti al dl ilva da parte delle commissioni Industria e Ambiente del Senato. Il provvedimento sarà incardinato in Aula molto probabilmente la settimana successiva. (Rep)

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