domenica 23 marzo 2008

TRANQUILLI...


... allora grazie, Governatore Vendola, grazie a tutti i governanti jonici, pugliesi, italiani! Siamo tutti più tranquilli adesso. Ma stavate scherzando? Diossina nel latte del tarantino!...e le mozzarelle? ...e il cacioricotta? che fine avrebbe fatto l'immagine della Puglia degli ulivi messa sui calendari costosi e stucchevoli regalati a piene mani dalla Regione agli amici degli amici? No, signori: la diossina ve la siete inventata! era in un formaggio per uso strettamente personale, come la droga. Ognuno si assuma le sue responsabilità. Ma siete pazzi? Pensavate che si potesse far pascolare pecore e capre nella gravina di Leucaspide, una delle più belle e ignorate d'Italia e poi ricavarci del latte e addirittura formaggio? Ma lo sanno tutti che qui le pecore libere non sono autorizzate a fare latte!!! Mirti, tamerici, cardi, cicorie, macchia e tutte quelle piante appestate dal pianto continuo di polveri e miasmi servono solo per le foto! Siamo proprio ignoranti! Il latte che si vende, quello buono, viene dagli allevamenti intensivi, seri e industriali, dove gli animali, anzi i capi di bestiame mangiano pappette controllate confezionate dalla sana industria, in cui c'è tutto ciò che serve per le loro mammelle procaci! Diciamolo una volta per tutte, le greggi sotto gli ulivi si portano soltanto per le foto e i video da distribuire alla Pro Loco o APT o per le etichette dei formaggi da mandare a Milano!Tranquillizziamo tutti i cittadini, il latte tarantino è solo prodotto a Taranto, la sostanza di base viene da tutto il mondo: cina, est europeo, russia, qualche farina di animali morti, un pò di pesce per l'omega3 e qualche patata per il selenio, ovviamente coltivata altrove. Mi pare di aver sentito che stanno studiando addirittura un sistema di chiusura stagna degli allevamenti per evitare che l'aria appestata entri e contamini il prezioso alimento! Anzi, qualcuno parla di importare bidoni di aria cinese del tibet, tanto ai tibetani tra un po' non servirà più. Grazie governatore, e Grazie anche a tutti i bracci tecnici che indagano da anni, decenni, secoli sul sesso delle formiche per capire da dove viene l'inquinamento. é di fondamentale importanza che sulla nostra tomba si sappia non di cosa siamo morti, ma chi, dove, quando perchè e cosa faceva il cane della vicina quando si riversavano nell'aria, nella terra, nel mare tonnellate di veleno!
Ma restano però alcuni dubbi, cari Governatori. ma noi possiamo ancora uscire di casa? dobbiamo indossare le maschere o bastano dei fazzolettini imbevuti di acqua? possiamo coltivare ancora o è anche quella solo un'attività di promozione turistica? diteci se dobbiamo prendere a calci quegli sprovveduti che si azzardano a vendere frutta e verdura nostrane o addirittura latticini artigianali! Non ne faccio una questione di forma... è che quelle pecore morte mi fanno tanto pensare a noi stessi...

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