sabato 29 marzo 2008

L'inquinamento jonico che arriva fino a Lecce

Mentre Campi Salentina guarda al fotovoltaico, perchè zona fortemente "stressata", tra l'inquinamento di Taranto e Brindisi,
a Taranto si chiede con forza a Stato, Regione, Provincia, Comune e Grande Industria, una riduzione delle emissioni degli inquinanti.



Campi salentina svolta verso l'ambiente. E lo fa con il fotovoltaico.
La Giunta Comunale ha infatti approvato il progetto preliminare per la realizzazione di un impainto che nascerà sull'immobile della scuola materna di via Kennedy. (...)

"Nel caso di Via Kennedy - precisa il primo cittadino - si tratta di un impianto per la produzione di energia elettrica solare che non causa emissione di sostanze inquinanti nell'atmosfera"

"Secondo alcuni studi condotti di recente, infatti,- prosegue il primo cittadino - la nostra zona risulta essere fortemente "stressata" per la presenza dell'impianto di Cerano, dell'ex petrolchimico di Brindisi, e per gli impianti dell'Ilva di Taranto. (...)
L'auspicio è che all'impegno dei Comuni segua un intervento regionale , che di fatto - conclude Como - riducendo la potenza della centrale a carbone di Brindisi, riduca l'inquinamento ambientale"

Dal sito Lecce Prima

Il nostro auspicio è che, oltre alla riduzione della potenza della centrale a carbone di Brindisi, lo Stato, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Taranto, prendano seri provvedimenti per la riduzione delle emissioni delle sostanze inquinanti IN PARTICOLARE nello stabilimento Ilva di Taranto, così come nella Cementir, e nella raffineria ENI AGIP presenti nel capoluogo jonico.


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