lunedì 17 marzo 2008

Firma anche tu la Petizione!

No Waste Incineration: Diciamo No all'incenerimento dei Rifiuti!


Il Comitato per Taranto ha realizzato una petizione contro la proposta di legge del Consiglio Europeo dei Ministri di riclassificare l'incenerimento dei rifiuti con recupero energetico ad alta efficienza, elevandolo da forma residuale di smaltimento a forma di recupero, quasi equiparandolo al riciclaggio.

La Rete Jonica Ambientale la scorsa settimana ha elaborato una lettera da inviare ai parlamentari che trovate cliccando qui.

Sulla base di questa proposta a favore del riciclaggio e a sfavore dell'incenerimento dei rifiuti, non solo abbiamo ritenuto opportuno inviare una mail ai parlamentari europei, ma abbiamo anche realizzato una petizione on line in inglese.

Dalla petizione che vi invitiamo a firmare, emerge non solo il danno ecologico che si andrebbe a causare, se la proposta di legge venisse approvata dai parlamentari europei, ma anche un danno di tipo economico.

Ora tocca a voi firmare la petizione e diffonderla il più possibile.
La petizione la potete trovare cliccando qui: Stop waste incineration

Ecco la versione italiana della Petizione:

Nei prossimi giorni il Parlamento Europeo si dovrà esprimere sulla proposta di riclassificazione dell'incenerimento ad alto rendimento dei rifiuti come pratica di recupero. Questo comporta la "promozione" dell'INCENERIMENTO a forma di RICICLAGGIO!

Con questa petizione Vi invitiamo a leggere e valutare le seguenti osservazioni:

- Dal punto di vista dell'inquinamento generato, anche applicando le migliori tecnologie oggi disponibili ed economicamente accettabili, l'incenerimento rilascia in atmosfera una notevole quantità di sostanze estremamente nocive come diossina e nanoparticelle (pm 0,3). Molti di questi inquinanti hanno provati effetti concerogeni e genotossici (modifiche al livello di DNA) sulle popolazioni esposte. Altri sono stati individuati recentemente e sono sottoposti a studi scientifici non ancora definitivi. E' illegale l'autorizzazione a diffonderli sui cittadini della Comunità Europea senza conoscerne gli effetti;

- Molti scienziati, medici, associazioni e cittadini europei hanno manifestato la loro contrarietà verso l'incenerimento e hanno richiesto una moratoria sulla realizzazione di nuovi impianti;

- L'energia prodotta mediante l'incenerimento dei rifiuti è molto inferiore, a parità di massa, rispetto a quella derivante dall'uso dei combustibili tradizionali e comporta il rilascio di una quantità di inquinanti notevolmente superiore;

- In termini economici, la quantità di energia necessaria per produrre nuovi materiali partendo dalle materie prime non lavorate è molto maggiore rispetto a quella ottenibile incenerendo i rifiuti. Il riuso e il riciclaggio consentono di risparmiare molte fonti energetiche;

- Le risorse naturali sono in esaurimento anche a causa di questa politica di consumo e distruzione. Dopo l'incenerimento e il conferimento in discarica delle ceneri non è più possibile recuperare i materiali originari;

- La riclassificazione dell'incenerimento come recupero incentiverà l'esportazione di centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti dai paesi più ricchi verso quelli più poveri della Comunità Europea, dove la maggiore influenzabilità economica consentirà la realizzazione di molti impianti;

- Rispetto al riciclaggio, con l'incenerimento si immettono in atmosfera 0.8 tonnellate di CO2 (gas serra equivalente) in più per ogni tonnellata di rifiuti;

- Il riciclaggio crea molta più occupazione. La stressa Commissione Europea stima che il riciclaggio di 10.000 tonnellate di spazzatura possa sostenere 250 posti di lavoro, contro i 20-40 dell'incenerimento e i 10 delle discariche;

- Se l'incenerimento è riclassificato come recupero si perderanno molti incentivi alle imprese che promuovono il riciclaggio e fanno ricerca per migliorare il recupero dei prodotti;

- L'incenerimento non rispetta la volontà dichiarata dalla Commissione Europea di promuovere la competitività dell'Unione e di creare nuovi e stabili posti di lavoro;

- Gli investimenti in grandi impianti di incenerimento vincolano città e regioni ad assicurare il conferimento di cospicue quantità di rifiuti per molti anni per ammortare le spese iniziali. In questo modo si ostacola pesantemente la spinta verso la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti.


Conclusioni
La proposta della Commissione Europea, così come formulata, proseguirà per molti decenni ancora quell'approccio inefficace e insostenibile dell'Europa al problema dei rifiuti.
Non vogliamo che questa pericolosa politica sia ancora in auge. Vogliamo che l'Europa attui una reale politica di riciclaggio che possa accrescere il rendimento delle risorse eridurre sensibilmente l'impatto sul clima. Vogliamo una politica che protegga l'ambiente e rispetti le risorse naturali per la qualità della vita delle future generazioni.


Per queste (e molte altre) ragioni, chiediamo che:

- L'incenerimento non sia riclassificato come recupero;
- Si smetta di incenerire o sotterrare tutti i rifiuti che potrebbero essere riciclati o compostati;
- Siano introdotte misure reali per ridurre e riciclare i rifiuti;
- L'Unione Europea spinga i produttori a realizzare prodotti più duraturi, più riutilizzabili e riciclabili;
- L'unione Europea continui ad opporsi all'importazione di rifiuti per discariche o inceneritori;
- I fondi strutturali e di coesione europei vadano indirizzati in modo coerente verso la prevenzione, la differenziazione e il riciclaggio.



Diffondiamo la petizione,
Grazie mille

Luigi

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