lunedì 6 aprile 2015

Solidarizzano

Per 3mila lavoratori Ilva contratti di solidarietà decurtati, la protesta di Stefàno e sindacati

All'Ilva, dall'inizio di questo mese, è aumentato il numero dei lavoratori soggetti ai contratti di solidarietà (adesso sono poco più di 3mila) ma la retribuzione continua a restare decurtata, cioè al di sotto della copertura (70 per cento) ripristinata di recente col decreto "Milleproroghe". Tempo addietro era all'80 per cento, poi due leggi di Stabilità l'hanno portata prima al 70 e poi al 60.
Il "Milleproroghe" ha in seguito ripristinato la copertura al 70, ma, nonostante questo provvedimento sia legge già da alcune settimane, il 12 aprile - il 12 di ogni mese è giorno di accredito - gli 11mila dipendenti dell'Ilva di Taranto prenderanno lo stipendio di marzo con la "solidarietà" al 60 per cento. Questo perchè l'Inps non ha ancora provveduto a fare gli atti amministrativi relativi al ripristino del 10 per cento mancante.
La persisistenza del taglio sui contratti si solidarietà all'Ilva ha spinto il sindaco di Taranto, Ezio Stefano, e i sindacati metalmeccanici Uilm Uil e Fim Cisl a protestare. La Uilm, inoltre, annuncia una manifestazione per il 10 aprile sotto la sede dell'Inps di Taranto se la situazione non dovesse cambiare nel giro di qualche giorno. "L'ulteriore erogazione della misura del 10 per cento in aggiunta a quanto previsto per legge (60 per cento) certamente non è risolutiva della questione più generale ma, senz'altro, concorre ad alleviare la loro condizione socio-economica segnatamente precaria" scrive il sindaco di Taranto al ministero del Lavoro e all'Inps riferendosi alla condizione dei lavoratori.
"Crediamo che un gesto di attenzione - prosegue il sindaco - non solo scongiurerebbe forme di mobilitazione di protesta ma testimonierebbe un buon esempio di sana amministrazione in sintonia con la volontà del Governo espressa in maniera chiara e ferma con l'emanazione della relativa legge, oltre a rappresentare un segnale forte di vicinanza all'intero territorio jonico, ormai da anni alla ricerca di una effettiva via d'uscita da questa condizione di crisi economico-produttivo-occupazionale ed ambientale". Riferendosi ad "una circolare Inps non ancora emanata", la Uilm denuncia in una nota che "si continua ad assistere ad un atteggiamento di perfetta burocrazia dannosa alla collettività". (RepBA)

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