Ilva: Galletti, 80% vincoli ambiente rispettati entro agosto
"L'80% delle prescrizioni Aia (Autorizzazione integrata ambientale, ndr) dovrà essere adottato entro l'agosto 2015 e ci impegniamo per questo''. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, a margine della messa pasquale celebrata oggi nello stabilimento siderurgico tarantino. ''Che sia chiaro: la legge - ha aggiunto - stabilisce che tutto il piano ambientale dovrà essere realizzato entro il 4 agosto 2016. E' una sfida molto ambiziosa e vedremo se riusciremo ad arrivare a quella scadenza avendo completato tutti gli interventi. La novità è che il piano ambientale parte''. Il ministro ha fatto presente che ''c'è una tabella con le prescrizioni e che il piano ambientale prevede anche la copertura dei parchi minerali''.Per finanziare il piano ambientale saranno usati i soldi dei Riva. ''Con l'ultimo decreto abbiamo individuato delle fonti di finanziamento importanti: 150 milioni da Fintecna che sono già arrivati, altri 400 milioni garantiti dallo Stato e poi ci sono un miliardo e duecento milioni che vanno a finanziare il piano di ambientalizzazione, che sono quelli che stiamo sequestrando ai Riva'' ha sottolineato Galletti. In merito al ricorso del gruppo Riva contro il sequestro, il ministro auspica che non ci siano ''condizionamenti o ritardi''. ''Mi auguro e credo - ha spiegato - di no. Noi abbiamo fatto una legge e siamo supportati da pareri legali molto forti. Noi andiamo avanti. Abbiamo firmato insieme al ministro (dell'Economia, ndr) Padoan e insieme al ministro (dello Sviluppo Economico, ndr) Guidi l'atto, il decreto, che avvia questa operazione. Quindi, l'emissione del prestito obbligazionario e l'arrivo dei soldi''.
Galletti ha tenuto a spiegare di essere andato a Taranto per dire alla città e ai lavoratori dell'Ilva ''che il governo c'è. Taranto ha bisogno dell'Ilva e l'Ilva ha bisogno di un piano di ambientalizzazione che la metta in sicurezza''. In occasione della visita erano presenti anche i commissari straordinari dell'Ilva Piero Gnudi, Corrado Carruba ed Enrico Laghi. ''Questa - ha aggiunto Galletti - è la grande sfida che abbiamo davanti: conciliare l'industria col rispetto dell'ambiente. Ce l'abbiamo a Taranto e in tante altre parti d'Italia. Oggi i cittadini non sono più disposti a scambiare il valore del lavoro con il rispetto dell'ambiente. Questi due valori devono andare di pari passo e devono trovare una convivenza l'uno con l'altro''.
Il ministro ha visitato alcuni impianti produttivi. ''La situazione è molto difficile come tutti sanno. Il fatto che si sia individuata una soluzione non solo sull'Ilva, ma anche per tanti altri problemi ambientali che esistono a Taranto vuole dire che il governo ha intenzione di risolvere questi problemi. Bisogna farlo con tanti sacrifici purtroppo, anche ricorrendo agli ammortizzatori sociali per i lavoratori'' ha dichiarato Galletti. ''Il nostro obiettivo sin dall'inizio - ha precisato il ministro - è stato uno solo: quello di salvaguardare la produzione industriale insieme all'ambiente. Sono le due facce della stessa medaglia. Non ci può essere un'impresa che non rispetti l'ambiente e Taranto, lo ripeto, ha bisogno dell'impresa Ilva''.
''Noi abbiamo accolto il desiderio e la disponibilità del ministro dell'Ambiente, Galletti, a partecipare alla messa. Io ho dato il mio messaggio. Evidentemente si nota l'interesse del governo. Anch'io però ho detto che alle promesse devono seguire i fatti'' ha rilevato l'arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro, parlando con i giornalisti dopo la messa pasquale celebrata all'interno dello stabilimento tarantino. ''Perciò - ha aggiunto - ora siamo in una posizione di speranza ragionevole, continueremo con la vicinanza ai lavoratori e questa messa serve come segno tangibile e poi servirà una vigilanza attenta sui fatti e sugli interventi che sono stati promessi''.
Sono diversi gli impianti dell'area a caldo dell'Ilva che attualmente non sono in attività per i lavori di ristrutturazione previsti dall'Aia (Autorizzazione integrata ambientale). In seguito alla fermata dell'Altoforno 5, il più grande d'Europa, e dell'Acciaieria 1, è aumentata anche la platea dei lavoratori in contratto di solidarietà. Il picco massimo è previsto a giugno e saranno 3.178 i dipendenti coinvolti. Per questo Galletti ha parlato di ''sacrifici necessari per ambientalizzare la fabbrica salvaguardando al contempo la produzione''. (ANSA)
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