"Non facciamo confusione" cantava Ivan Della Mea "se io sto con chi lavora, io non sto con il padrone": ed è sempre stato Salvatore De Rosa con coerenza e rigore, senza alcun dubbio, dalla parte dei lavoratori, e dei più deboli, spinto ed animato dalle sue idee.
E le sue idee animavano anche i nostri dibattiti, erano lo stimolo per guardare avanti, per vedere la luce nel grigiore e torpore culturale e politico tarantino.
Salvatore se n'è andato, ma rimangono e rimarranno le sue idee e i suoi principi che hanno fatto fare i primi passi al Comitato per Taranto, di cui Salvatore è stato uno dei più attivi fondatori.
Strenuo assertore nonchè ispiratore dei "principi di metodo" -Salvatore credeva fortemente nella partecipazione democratica, e nell'uguaglianza, nelle assemblee così come nella vita- rifiutava per questo ogni forma di delega permanente.
E su questi principi che ha impostato tutte le lotte che insieme abbiamo affrontato: da quella che ci ha dato ragione - contro la costruzione del rigassificatore a Taranto - fino alla lotta contro la privatizzazione dell'acqua (che ci ha visti vittoriosi al referendum).
Ma Salvatore era anche un Compagno che amava incontrare la gente, confrontarsi, informare e contro-informare, partecipare attivamente alla vita dei quartieri più disagiati: dai presidi al volantinaggio, dalle manifestazioni ai dibattiti, ci potevi contare, Salvatore infaticabile, era presente.
EInsomma Salvatore hai lasciato un segno! Un segno indelebile, un segno rosso, rosso un fiore...
prima che la nostra idea
così rossa e così pazza
ci portasse a lottare e a morire in ogni piazza
ma io che ti penso sempre..
e ti cerco con amore
io ti sogno ancora
come un segno rosso rosso un fiore
io ti sogno ancora
come un segno rosso rosso un fiore
Ivan Della Mea
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