Quando i politici di destra, confindustria e i sindacati vanno d'accordo c'è sempre quantomento qualcosa di strano...
Pdl tutela salute in aree a rischio ambientale, audizioni in V commissione
“Norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate ad elevato rischio ambientale” al centro delle audizioni questa mattina in V commissione consiliare. All’incontro, presieduto da Donato Pentassuglia, sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati per presentare osservazioni e integrazioni alla proposta di legge.
"Pur apprezzando il percorso di condivisione avviato dalla commissione su un tema importante come quello della regolamentazione e del contenimento delle emissioni nelle zone fortemente inquinate", il presidente di Confindustria Puglia Angelo Bozzetto, ha manifestato le preoccupazioni delle imprese in merito a misure “troppo restrittive, che potrebbero soffocare ulteriormente il settore produttivo, già indebolito dalle limitazioni per l’accesso al credito. C’è grande allarme - ha ribadito Bozzetto - tra le aziende che rischiano di chiudere per mancanza di competitività sul mercato”.
L’invito dunque alla classe dirigente politica “a coniugare la tutela della salute e dell’ambiente con il sostegno alle attività produttive per la salvaguardia dell’occupazione dei lavoratori, ma soprattutto ad evitare strumentalizzazioni ai fini della campagna elettorale in corso per le elezioni amministrative”.
Condivisione sullo spirito del provvedimento anche da parte dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil che pur riconoscendone l’importanza, non ravvisano “alcuna urgenza per l’approvazione della legge, che se non opportunamente corretta, potrebbe rischiare di essere impugnata per incostituzionalità”.
Tra gli aspetti più controversi, l’introduzione della Vis (Valutazione dell’impatto sanitario) che - secondo i sindacati - necessita della predisposizione, da parte della Giunta, di linee guida che ne definiscano il campo d’azione “per evitare che si riveli un ulteriore ostacolo per le imprese”. Critiche anche sulla percentuale di riduzione dei valori delle emissioni fissata al 10%, che “andrebbe invece calibrata in base alle singole emergenze”. Infine, data la necessità di un monitoraggio continuo delle emissioni più nocive da affidare all’Arpa, “andrebbe prima verificato se l’agenzia regionale sia nelle condizioni di svolgere questi compiti aggiuntivi”.
Presenti all’incontro anche i tecnici dell’assessorato all’Ambiente e i legali dell’Avvocatura regionale a cui la commissione ha chiesto di fare ulteriori approfondimenti sugli aspetti sollevati nel corso delle audizioni e di presentare eventuali modifiche al testo, il cui esame è stato rinviato alla prossima seduta.
Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Puglia, Agenzia nr. 1455
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