Egregio sig. Sindaco del Comune di Lizzano,
Il nostro Comune da tempo è interessato da interventi di riqualificazione urbana che interessano in particolar modo le aree pubbliche, in cui in modo più o meno indiscriminato vengono abbattuti alberature di alto fusto.
E’ inutile ricordarLe l’importanza degli alberi all’interno dei luoghi costruiti, della loro funzione bio-ecologica e di socializzazione.
Proprio per queste ragioni, è urgente che Lei e l'Amministrazione tutta si assicuri, prima di ogni futuro intervento, di avere la possibilità di rispondere con chiarezza a delle semplici domande, le cui risposte rappresentano sia un diritto per ogni singolo cittadino che un dovere per l'Amministrazione tutta.
1) Nelle scelte e conseguenti delibere del Comune è stato tenuto conto del valore economico di ogni singolo albero?
Ogni albero presente sul territorio comunale è di proprietà del Comune stesso, il che è equivalente a dire che è proprietà di ogni singolo Cittadino.
Se un qualsiasi privato cagionasse un danno ad un albero appartenente al patrimonio comunale, sarebbe immediatamente sottoposto alla sanzione corrispondente alla rimessione in pristino dello stato dei luoghi, precedentemente al danno stesso.
Quando è invece un'Amministrazione comunale a deliberare l'abbattimento, deve evidentemente dare una giustificazione tecnica del proprio operato, indicando chiaramente in delibera la conseguente diminuzione di valore del Patrimonio Comunale tra le voci di spesa, in modo che la scelta possa essere chiaramente valutabile dal Collegio dei Revisori dei Conti; diversamente qualsiasi Cittadino potrebbe chiedere ragione di questa mancanza attraverso la Corte dei Conti, con conseguente determinazione delle responsabilità.
Indicativamente, alberi come quelli esistenti in Piazza San Nicola hanno un valore economico compreso tra i 3000 e i 5000 euro per singolo esemplare.
Nel catalogo di Tor San Lorenzo [il più grande vivaio d'Italia] del 2006 i Pinus pinea di altezza compresa tra 5 ed i 6 metri vengono 3.408 euro l'uno, naturalmente IVA [al 10%], trasporto ed impianto esclusi.
Ci troviamo quindi di fronte a valori complessivi, per l'intera alberatura, dell'ordine di un centinaio di migliaia di euro.
2) L'abbattimento di un albero è chiaramente giustificato là dove vi fosse pericolo per la pubblica incolumità; tale necessità deve tuttavia sempre essere preceduta da un accurato esame tecnico, svolto da professionisti abilitati (Dottori Agronomi o Forestali, in quanto competenza esclusiva dell'Ordine cui afferiscono) utilizzando le metodologie che più sono accreditate allo scopo, come la VTA ( Visual Tree Assessment), ed approfondendo l'esame, qualora emergessero fattori di rischio, con gli opportuni esami strumentali, quali il Resitograph e l'Arbotom (Tomografia sonica tridimensionale).
3) Naturalmente, una possibile ragione per l'eliminazione di un albero può essere costituita da danni od interferenze ad infrastrutture pubbliche, qualora non siano possibili soluzioni alternative. Il costo delle alternative deve ovviamente essere valutato in confronto con la diminuzione di valore del patrimonio comunale conseguente all'abbattimento (si veda il punto 1, in proposito).
A questo proposito siamo lieti di fornire, in allegato, due relazioni che attestano la metodologia d'intervento da seguire in questi casi, per evitare futuri danni all'asfalto o alle reti idriche fognarie; la prima è del Prof. Francesco Ferrini, il maggior esperto italiano di arboricoltura urbana, nonché professore universitario a Firenze, che la redasse per un caso simile, all'interno della causa giudiziaria che vide conseguentemente coinvolto il Comune di Marina di Campo (LI); la seconda è una dettagliata relazione tecnica del Dott. Valentino TRAVERSA Consulente dello Osservatorio Europeo del Paesaggio membro della Commissione Locale per il Paesaggio dell’Union 3, redatta per il Comune di Nociglia e già posta in essere, che illustra con precisione modalità d'intervento e costi delle sperimentate metodologie che risolvono i conflitti tra alberi ed infrastrutture dell'ambiente urbano.
4) All'interno delle future decisioni di riassetto del paesaggio urbano, riteniamo oramai indispensabile corrispondere alle raccomandazioni e direttive che arrivano dall’U.E. per la gestione partecipata del governo del territorio, in modo partecipato, a partire dalla Convenzione di Århus e alla successiva Convenzione Europea del Paesaggio, ratificate e divenute quindi leggi di nazionali.
I principi ispiratori di questi trattati sono poi stati recepiti in sede regionale, ad esempio, il DRUG,la nuova legge regionale sull’uso e la tutela del territorio (LR 20/2001), i piani di rigenerazione urbana, e tanti, tanti altri esempi che ogni amministrazione dovrebbe conoscere. Le metodologie sono altrettanto note ed utilizzate in qualsiasi Comune, come il processo di Agenda 21 Locale e l’applicazione della procedura EASW, European Awarness Scenario Workshop , di consultazione della popolazione.
Per concludere, noi riteniamo giusto e utile intervenire nei luoghi urbani pubblici, che in quanto pubblici sono di tutti , ma riteniamo indispensabile in quest'ambito, la consultazione diretta dei Cittadini e delle Associazioni.
Riteniamo quindi necessario essere soggetti attivi all’interno di questi processi, ci piacerebbe che la democrazia partecipativa fosse un metodo di normale applicazione per prospettare nuovi scenari che interessano il futuro aspetto del nostro paese.
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Associazione di Cittadini Attiva Lizzano
Via Canova 9, 74020 Lizzano (TA)
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