sabato 30 luglio 2011

Fumo nero dalla Raffineria: non è una novità

Breve cronistoria e pro-memoria delle fumate nere

Oramai siamo "abituati" - alle fumate nere provenienti dalla raffineria ENI. Ma questo non significa che i tarantini - abituati, assuefatti, rimangano serenamente a guardare. Destano preoccupazioni quelle fumate nere, che di certo non sono sinonimo di "sicurezza" - "ambientalizzazione" - "produzione eco-sostenibile" - "rispetto del territorio e della salute dei cittadini".

Qui di seguito riportiamo un breve pro-memoria delle fumate nere provenienti dall'Eni di Taranto.

Ma, andiamo per ordine:

Era il primo marzo 2007 - la Gazzetta del Mezzogiorno informava di una nube tossica - questo il titolo: "Nube Tossica, incubo interminabile
Decine di chiamate ai vigili del fuoco ieri mattina per il forte odore di gas. «Ci stanno avvelenando», si sentiva dire nei capannelli di fedeli, ieri mattina, al termine della messa di mezzogiorno". L'articolo lo trovate nel sito di Peacelink.

Era il 14 marzo 2008 - La Gazzetta del Mezzogiorno titolava: "Taranto, tragedia sfiorata in raffineria. La tragedia, questa volta, è solo sfiorata. Ma avrebbe potuto diventare l’ennesima tragica giornata sul lavoro. A farne le spese, due operai della raffineria Agip di Taranto".
- Ma all'interno dello stesso articolo si legge "il 12 ottobre una nube avvolse la città".
Potrete trovare e leggere l'articolo sul sito di Peacelink.

Era il 20 agosto 2008: il sito La Repubblica titolava "Fiamme a Taranto, paura all´Eni
Il fuoco lambisce la raffineria. Brucia pure l´oasi di Urmo. Per i due incendi evacuate 50 villette con turisti alcune case e i locali del Sert"

E lo stesso giorno usciva il comunicato stampa del Comitato per Taranto.

Era il 26 settembre 2008 - Leo Corvace di Legambiente in un'intervista alla gazzetta del Mezzogiorno denunciava: "A maggio 2006 ci fu uno sversamento di 30 mila metri cubi di gasolio da un serbatoio che peraltro era il più vicino all’area dove si sarebbe voluto realizzare il rigassificatore. Ad ottobre 2007 si verificò un altro incidente all’impianto di desolforazione Rhu, ora quest’altro»
Nell'intervista - che trovate pubblicate sul sito di Peacelink - Leo Corvace "punta il dito
contro gli «incidenti che si stanno susseguendo in tempi sempre più stretti»". Una situazione inaccettabile che continua ancora oggi, sotto gli occhi di tutti. Ma le istituzioni, dove sono?


Era il 7 ottobre 2008, e questo blog, con immagini e post informava:

ENI. I cittadini si fanno sentire!
Ecco una lettera di un cittadino all'ARPA in merito alla "fumata nera" delle torce ENI e, di seguito, la risposta dell'Ente.



Era il 14 luglio 2009, e sul sito di Peacelink si leggeva (ma si può ancora trovare):

Esce fumo nero dall’Eni: perché il prefetto di Taranto non attiva il livello 1 del piano di emergenza?



Della fumata nera avvenuta nella notte tra l'11 e il 12 marzo 2010, gli Amici di Beppe Grillo di Taranto hanno realizzato un video che "mostra le stille di petrolio che sono cadute sulle auto al quartiere tamburi... Come è possibile affermare che non ci sono state ricadute di carattere ambientale?"



Sempre sul sito di Peacelink è possibile trovare un articolo pubblicato dal Corriere del Giorno che porta la firma di Michele Tursi, dal titolo:
L'incendio si è sviluppato a notte fonda
Fuoco e fumo alla raffineria Eni Paura in città
Perdita di combustibile dall'impianto di idrogenazione
Michele Tursi
Fonte: Corriere del Giorno - 13 marzo 2010



Non era passato nemmeno un mese!

Eppure.... l'8 aprile 2010 .... il sito Forum Ambiente e Salute raccoglieva una serie di articoli pubblicati da quotidiani locali. Era accaduto di nuovo: una fuoriuscita di combustibile e di idrogeno a contatto con l’aria, aveva preso fuoco.

Tra i tanti articoli, un titolo abbastanza eloquente è quello pubblicato da La Gazzetta del Mezzogiorno: "DA UN TUBO DELLA RAFFINERIA FUORIESCE IDROGENO CHE PRENDE FUOCO A CONTATTO CON L’ARIA - Eni, esplosione nella notte paura in città ".

Ora la storia - già vista, sentita, letta - si ripete. L'incubo si ripete, ma ancora nessuna risposta dalle istituzioni.
Il corriere del mezzogiorno oggi titola: "Fumo nero da raffineria Eni - La centrale viene fermata- Si è trattato di un guasto temporaneo ad un impianto
Il blocco causa la fuoriuscita di fumo nero dalle torce"

"Rispetto è una parola indispensabile" recita lo spot dell'Eni - qui a Taranto di "rispetto" da parte dell'Eni non se n'è mai visto! Sarà perchè i tarantini hanno la grande sfortuna di vedere ( e sentire!) ogni giorno l'Eni con occhi (e nasi) diversi.

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